StampaPeriodica ,
«
Spiega
perché
la
California
non
è
l
'
Italia
»
mi
dice
Carlo
Rossella
,
mutuando
il
titolo
di
un
libro
di
Franco
Tatò
.
«
Ma
resto
soltanto
tre
giorni
...
»
.
«
Scegli
qualche
tema
che
ti
colpisce
e
scrivi
una
specie
di
diario
»
insiste
.
E
mi
fa
sentire
,
si
passi
il
paragone
immodesto
,
come
Montanelli
quando
nel'52
il
Corriere
lo
mandò
a
raccontare
New
York
.
Gaetano
Afeltra
,
allora
redattore
capo
e
anima
del
giornale
,
aveva
fatto
il
suo
viaggio
più
lungo
da
Amalfi
a
Milano
.
«
Eppure
»
scrisse
Montanelli
«
eccomi
al
Waldorf
Astoria
ad
aspettare
che
Gaetanino
mi
chiami
da
Milano
per
sapere
da
che
parte
devo
cominciare
per
render
chiara
l
'
America
,
la
mia
America
,
ai
lettori
»
.
Il
problema
è
che
allora
l
'
America
,
a
cominciare
da
Afeltra
,
non
la
conosceva
nessuno
.
Adesso
la
California
la
conoscono
in
molti
.
Il
tentativo
,
dunque
,
è
pericoloso
.
Comunque
,
proviamo
.
Le
città
.
Los
Angeles
è
fatta
a
misura
d
'
auto
.
Sarà
un
caso
,
ma
il
pomeriggio
in
cui
sono
andato
a
spasso
in
centro
,
diciamo
così
,
i
pedoni
erano
scomparsi
.
Sbucano
dai
garage
sotterranei
,
entrano
in
uffici
e
negozi
e
arrivederci
.
La
via
Monte
Napoleone
di
Beverly
Hills
si
chiama
Rodeo
drive
,
è
piena
di
raffinate
luci
natalizie
e
di
negozi
di
balocchi
per
grandi
:
vestiti
,
orologi
,
oggetti
più
diversi
con
una
sola
cosa
in
comune
:
il
lusso
sfrenato
.
Le
grandi
griffe
italiane
dominano
il
quartiere
.
Se
sapete
quanto
costa
una
borsa
in
Italia
,
entrate
a
domandare
:
vi
chiederanno
il
triplo
.
Accidenti
all
'
euro
,
qui
siamo
poveri
in
canna
.
Chiedo
a
un
amico
come
mai
qui
non
esiste
il
problema
del
parcheggio
.
«
Vengono
a
fare
spese
con
l
'
autista
»
risponde
.
Se
a
Los
Angeles
si
va
dal
pienone
delle
autostrade
urbane
al
deserto
dei
quartieri
chic
,
San
Francisco
è
tutt
'
altra
storia
.
A
Chinatown
trovate
più
cinesi
che
a
Pechino
,
a
North
Beach
siete
in
Italia
.
Il
vecchio
Caffè
Trieste
è
un
'
istituzione
,
il
sabato
si
suona
e
si
canta
,
una
signora
sta
scrivendo
un
libro
sulla
storia
vissuta
tra
questi
tavoli
.
Alla
chiesa
di
San
Pietro
e
Paolo
dicono
messa
in
italiano
e
in
cinese
.
Ho
incontrato
due
sposi
che
salivano
sulla
carrozzella
bianca
.
Per
i
parenti
c
'
era
una
limousine
bianca
lunga
quanto
un
bus
.
L
'
ambiente
.
A
Beverly
Hills
e
a
Bel
Air
,
dove
vivono
gli
attori
più
ricchi
di
Hollywood
,
lavorano
20
mila
giardinieri
e
si
vede
.
Per
chilometri
incontri
solo
siepi
bellissime
e
piante
d
'
ogni
specie
che
segnano
il
confine
tra
una
invisibile
villa
e
l
'
altra
.
Se
dimentichi
di
comprare
il
pane
,
devi
provvedere
con
l
'
elicottero
.
Le
spiagge
di
Malibu
e
di
Santa
Monica
in
questa
stagione
sono
incantevoli
:
nelle
ore
più
calde
si
può
prendere
il
sole
in
costume
.
Anche
se
nei
giorni
feriali
non
c
'
è
quasi
nessuno
,
la
vigilanza
è
strettissima
.
Sulla
sabbia
non
trovi
un
pezzo
di
carta
o
una
cicca
nemmeno
se
bandisci
un
concorso
internazionale
.
Ogni
trenta
metri
c
'
è
un
bidone
per
i
rifiuti
.
Per
chi
sporca
la
multa
è
di
mille
dollari
,
2
milioni
e
300
mila
lire
.
Noi
siamo
più
poveri
.
Ma
se
multassero
di
mezzo
milione
chi
getta
una
busta
di
plastica
in
mare
o
un
cartoccio
sulla
sabbia
,
l
'
Italia
diventerebbe
un
altro
paese
.
Le
donne
.
Sono
stato
alla
festa
per
i
quarant
'
anni
di
attività
di
Valentino
.
Mi
ha
detto
Flavio
Briatore
,
che
accompagnava
la
bellissima
Naomi
:
«
Celebriamo
un
mito
.
Reggere
quarant
'
anni
in
quest
'
ambiente
è
straordinario
»
.
Valentino
qui
è
a
casa
sua
più
che
a
Roma
.
Come
Pavarotti
.
Venerato
da
donne
bellissime
,
si
gode
un
successo
costruito
abito
dopo
abito
.
Non
sono
pratico
di
dive
e
di
modelle
,
fino
a
Claudia
Schiffer
arrivo
da
solo
,
poi
chiedo
a
qualche
Virgilio
di
condurmi
per
mano
in
questo
mondo
fatato
.
Quella
è
Anjelica
Huston
,
quello
schianto
è
Charlize
Theron
,
ma
sì
,
la
donna
-
Martini
.
Bellissima
Ivonne
Sciò
come
Jennifer
Beals
(
Flashdance
)
ed
Elisabeth
Hurley
.
Bella
la
Herzigova
,
ma
lì
giochiamo
in
casa
.
Giudizio
complessivo
:
alte
come
giraffe
,
splendide
,
sederi
e
tette
perfetti
.
Ma
tutte
uguali
,
meglio
le
italiane
.
Musei
.
Il
nuovo
Getty
Center
di
Los
Angeles
lascia
senza
fiato
.
Mai
visto
niente
di
più
bello
e
funzionale
.
Non
si
paga
il
biglietto
,
come
nei
nostri
musei
siciliani
,
e
questo
non
sta
bene
perché
l
'
arte
costa
e
non
si
regala
.
(
Perché
nella
romana
San
Luigi
dei
Francesi
non
si
recinge
un
settore
di
preghiera
e
non
si
chiede
un
biglietto
per
vedere
e
mantenere
gli
straordinari
Caravaggio
?
)
.
Ma
il
vecchio
Getty
e
i
suoi
eredi
hanno
voluto
donare
questo
splendore
agli
Stati
Uniti
e
a
caval
donato
...
Non
ci
sono
impianti
di
allarme
visibili
,
la
vigilanza
è
strettissima
,
ma
discreta
e
cortese
.
I
custodi
sono
assai
meno
colti
dei
nostri
:
a
Brera
o
al
Poldi
Pezzoli
possono
farsi
scoperte
magnifiche
.
Negli
Usa
si
investe
molto
in
cultura
perché
il
fisco
è
generoso
.
Premia
i
Paul
Getty
,
ma
rende
integralmente
detraibili
anche
le
centomila
lire
della
tessera
di
socio
del
Moma
a
New
York
.
In
Italia
,
dove
l
'
arte
potrebbe
mantenerci
tutti
da
signori
,
il
fisco
è
miope
.
Per
usare
un
eufemismo
.