StampaPeriodica ,
Martedì
scorso
,
mentre
tutti
i
giornali
dedicavano
numerosi
articoli
alle
tensioni
fiorentine
,
su
la
Repubblica
appariva
una
vignetta
di
Bucchi
:
rappresentava
due
silhouette
,
un
'
Africa
enorme
e
incombente
,
un
'
Italia
minuscola
;
accanto
,
una
Firenze
che
non
era
rappresentabile
neppure
con
un
puntino
(
e
sotto
c
'
era
scritto
"
Dove
vogliono
più
polizia
"
)
.
Sul
Corriere
della
Sera
si
riassumeva
la
storia
delle
mutazioni
climatiche
sul
nostro
pianeta
dal
4000
a.C.
a
oggi
.
E
da
questa
rassegna
emergeva
che
a
mano
a
mano
la
fertilità
o
l
'
aridità
di
un
continente
provocavano
immense
migrazioni
che
hanno
cambiato
il
volto
del
pianeta
e
creato
le
civiltà
che
oggi
conosciamo
o
per
esperienza
diretta
o
per
ricostruzione
storica
.
Oggi
,
di
fronte
al
cosiddetto
problema
degli
extracomunitari
(
grazioso
eufemismo
che
,
come
è
stato
già
notato
,
dovrebbe
comprendere
anche
gli
svizzeri
e
i
turisti
tetani
)
,
problema
che
interessa
tutte
le
nazioni
europee
,
continuiamo
a
ragionare
come
se
ci
trovassimo
di
fronte
a
un
fenomeno
di
immigrazione
.
Si
ha
immigrazione
quando
alcune
centinaia
di
migliaia
di
cittadini
di
un
paese
sovrappopolato
vogliono
andare
a
vivere
in
un
altro
paese
(
per
esempio
gli
italiani
in
Australia
)
.
Ed
è
naturale
che
il
paese
ospitante
debba
regolare
il
flusso
di
immigrazione
secondo
le
proprie
capacità
di
accoglienza
,
come
va
da
sé
che
abbia
il
diritto
di
arrestare
o
espellere
gli
immigrati
che
delinquono
-
così
come
d
'
altra
parte
ha
il
dovere
di
arrestare
,
se
delinquono
,
sia
i
propri
cittadini
che
i
turisti
ricchi
che
portano
valuta
pregiata
.
Ma
oggi
,
in
Europa
,
non
ci
troviamo
di
fronte
a
un
fenomeno
di
immigrazione
.
Ci
troviamo
di
fronte
a
un
fenomeno
migratorio
.
Certo
non
ha
l
'
aspetto
violento
e
travolgente
delle
invasioni
dei
popoli
germanici
in
Italia
,
Francia
e
Spagna
,
non
ha
la
virulenza
dell
'
espansione
araba
dopo
l
'
Egira
,
non
ha
la
lentezza
di
quei
flussi
imprecisi
che
hanno
portato
popoli
oscuri
dall
'
Asia
all
'
Oceania
e
forse
alle
Americhe
,
muovendosi
sopra
lingue
di
terra
ormai
sommerse
.
Ma
è
un
altro
capitolo
della
storia
del
pianeta
che
ha
visto
le
civiltà
formarsi
e
dissolversi
sull
'
onda
di
grandi
flussi
migratori
,
prima
dall
'
Ovest
verso
l
'
Est
(
ma
ne
sappiamo
pochissimo
)
,
poi
dall
'
Est
verso
l
'
Ovest
,
iniziando
con
un
movimento
millenario
dalle
sorgenti
dell
'
Indo
alle
Colonne
d
'
Ercole
,
e
poi
in
quattro
secoli
dalle
Colonne
d
'
Ercole
alla
California
e
alla
Terra
del
Fuoco
.
Ora
la
migrazione
,
inavvertibile
perché
assume
l
'
aspetto
di
un
viaggio
in
aereo
e
di
una
sosta
all
'
ufficio
stranieri
della
questura
,
o
dello
sbarco
clandestino
,
avviene
da
un
Sud
sempre
più
arido
e
affamato
verso
il
Nord
.
Sembra
una
immigrazione
,
ma
è
una
migrazione
,
è
un
evento
storico
di
portata
incalcolabile
,
non
avviene
per
transito
di
orde
che
non
lasciano
più
crescer
l
'
erba
dove
sono
passati
i
loro
cavalli
,
ma
a
grappoli
discreti
e
sottomessi
,
e
però
non
prenderà
secoli
o
millenni
,
ma
decenni
.
E
come
tutte
le
grandi
migrazioni
avrà
come
risultato
finale
un
riassetto
etnico
delle
terre
di
destinazione
,
un
inesorabile
cambiamento
dei
costumi
,
una
inarrestabile
ibridazione
che
muterà
statisticamente
il
colore
della
pelle
,
dei
capelli
,
degli
occhi
delle
popolazioni
,
così
come
non
molti
normanni
hanno
installato
in
Sicilia
dei
tipi
umani
biondi
e
con
gli
occhi
azzurri
.
Le
grandi
migrazioni
,
almeno
in
periodo
storico
,
sono
temute
:
dapprincipio
si
tenta
di
evitarle
,
gli
imperatori
romani
erigono
un
vallum
qua
e
uno
là
,
mandano
le
quadrate
legioni
in
avanti
per
sottomettere
gli
intrusi
che
avanzano
;
poi
vengono
a
patti
e
disciplinano
le
prime
installazioni
,
quindi
allargano
la
cittadinanza
romana
a
tutti
i
sudditi
dell
'
impero
,
ma
alla
fine
sulle
rovine
della
romanità
si
formano
i
cosiddetti
regni
romano
-
barbarici
che
sono
l
'
origine
dei
nostri
paesi
europei
,
delle
lingue
che
oggi
orgogliosamente
parliamo
,
delle
nostre
istituzioni
politiche
e
sociali
.
Quando
sulle
autostrade
lombarde
troviamo
località
che
si
chiamano
italianamente
Usmate
,
Biandrate
,
abbiamo
dimenticato
che
sono
desinenze
longobarde
.
D
'
altra
parte
,
da
dove
venivano
quei
sorrisi
etruschi
che
ritroviamo
ancora
su
tanti
volti
dell
'
Italia
centrale
?
Le
grandi
migrazioni
non
si
arrestano
.
Ci
si
prepara
semplicemente
a
vivere
una
nuova
stagione
della
cultura
afroeuropea
.