StampaPeriodica ,
In
Italia
,
durante
il
XVI
secolo
e
per
buona
parte
del
secolo
XVII
,
vissero
molti
musicisti
,
i
quali
,
invece
di
dar
sfogo
alla
loro
ispirazione
,
erano
affetti
da
una
strana
mania
contrappuntistica
,
che
valeva
appena
a
rivelare
la
loro
grande
abilità
tecnica
.
"
Naturalmente
"
i
compositori
di
questo
tipo
furono
numerosi
.
A
titolo
di
curiosità
ancora
oggi
si
ristampano
e
,
di
quando
in
quando
,
si
eseguiscono
le
opere
di
un
Pierluigi
da
Palestrina
,
di
un
Gesualdo
da
Verona
;
e
di
qualche
altro
,
ma
tali
esumazioni
lasciano
il
tempo
che
trovano
.
La
puerilità
e
,
allo
stesso
tempo
,
la
temerarietà
dei
cosidetti
polifonisti
erano
ineffabili
.
Un
certo
Orazio
Vecchi
osò
persino
scrivere
una
commedia
musicale
in
istile
madrigalesco
che
intitolò
:
Anfiparnasso
.
Manca
di
ogni
ispirazione
melodica
e
anche
l
'
infimo
dei
nostri
"
cantanti
"
non
troverebbe
in
questa
elocubrazione
accademica
la
possibilità
di
sfoggiare
le
sue
qualità
canore
.
Verso
la
fine
del
cinquecento
e
al
principio
del
seicento
,
a
Firenze
,
una
combriccola
di
intellettuali
si
cacciò
in
testa
di
resuscitare
la
tragedia
greca
,
creando
un
pseudo
-
melodramma
,
che
con
l
'
opera
d
'
oggi
non
ha
nulla
a
che
fare
.
Questa
combriccola
,
chiamata
anche
Camerata
fiorentina
,
s
'
illudeva
d
'
imprigionare
il
genio
musicale
nel
cervello
e
perciò
le
opere
che
ci
ha
tramandato
sono
tutte
cerebrali
.
In
esse
si
cerca
un
'
espressione
musicale
parallela
all
'
espressione
poetica
e
drammatica
;
ne
viene
di
conseguenza
che
l
'
ispirazione
,
cioè
la
vena
melodica
,
deve
adattarsi
a
deplorevoli
rinunzie
.
Soltanto
a
un
musicista
del
XVII
secolo
,
che
oggi
alcuni
musicomani
osano
collocare
fra
i
genii
della
musica
,
si
deve
una
grande
riconoscenza
:
a
Claudio
Monteverdi
,
"
inventore
"
di
quell
'
accordo
di
settima
di
dominante
che
nell
'
ottocento
divenne
una
delle
più
potenti
energie
musicali
,
sopprimendo
tutti
gli
altri
accordi
,
meno
quello
della
tonica
necessario
per
finire
i
differenti
brani
musicali
(
arie
,
duetti
,
ecc
.
ecc
.
)
di
cui
è
composto
un
melodramma
.
Dall
'
alternarsi
dell
'
accordo
,
di
dominante
e
tonica
,
di
tonica
e
dominante
,
nacque
appunto
lo
stile
cadenzato
,
cioè
quello
stile
delizioso
che
,
negli
ultimi
cent
'
anni
,
ha
permesso
di
fruttare
le
belle
voci
e
le
immense
miniere
di
melodia
che
abbondano
in
Italia
,
specialmente
dove
fioriscono
limoni
ed
aranci
.
Nel
passato
in
Italia
vi
furono
musicisti
che
si
dedicarono
alla
musica
da
camera
,
all
'
oratorio
,
alla
musica
istrumentale
,
forme
musicali
più
adatte
ai
popoli
nordici
e
che
vennero
distrutte
,
nell
'
ottocento
,
dal
fascino
della
melodia
intensificato
dall
'
interpretazione
dei
nostri
sublimi
cantanti
.
Sarebbe
ingiusto
dimenticare
ciò
che
dobbiamo
pure
al
settecento
:
quantunque
già
nel
seicento
i
seguaci
della
Camerata
fiorentina
avessero
tentato
di
sviluppare
le
"
arie
"
,
fu
il
settecento
che
determinò
definitivamente
la
forma
dell
'
opera
"
a
pezzi
"
che
permette
il
completo
trionfo
del
cantante
.
Più
si
confronta
l
'
epoca
aurea
dell
'
opera
italiana
,
l
'
ottocento
,
con
quelle
precedenti
,
più
ci
si
convince
che
essa
non
ha
"
quasi
"
nessun
debito
di
riconoscenza
col
passato
,
per
la
mancanza
di
legami
materiali
e
ideali
con
questo
.
L
'
ottocento
musicale
italiano
è
un
'
immensa
"
gola
"
da
cui
sgorga
un
torrente
di
melodia
.
L
'
orchestra
,
che
nel
settecento
cominciava
a
diventare
pericolosa
,
vi
è
soppressa
,
l
'
armonia
vi
è
bandita
,
si
canta
come
le
cicale
sotto
il
bel
sole
italico
.
Il
canto
è
riuscito
dunque
a
sopprimere
la
musica
ed
è
molto
strano
che
si
sia
poi
confuso
il
canto
non
pure
con
la
musica
,
ma
col
dramma
,
quantunque
l
'
evoluzione
di
questo
genere
sia
stata
tale
da
considerare
quantità
trascurabile
tutto
ciò
che
non
torni
utile
al
cantante
.
Si
canta
perché
si
canta
,
e
grazie
a
questa
esuberanza
a
poco
a
poco
si
è
potuto
organizzare
la
grande
esportazione
della
melodia
e
dei
cantanti
,
si
son
potute
istituire
solide
aziende
commerciali
,
le
quali
hanno
monopolizzato
la
musica
italiana
,
sfruttando
così
una
delle
più
singolari
manifestazioni
del
genio
latino
.
Per
merito
dell
'
America
e
di
qualche
altro
paese
di
cuccagna
,
si
son
potute
accumulare
considerevoli
ricchezze
che
furono
di
grande
utilità
per
il
nostro
paese
.
I
musicisti
arrivati
amarono
sempre
il
lusso
e
una
vita
"
comoda
"
.
Persino
l
'
industria
automobilistica
ne
ha
risentito
parecchi
vantaggi
.
Bella
è
poi
la
lotta
che
tiene
deste
tante
energie
per
la
conquista
del
titolo
di
"
cigno
nazionale
"
che
può
essere
conferito
soltanto
a
un
"
operista
"
.
È
questa
una
grande
tradizione
che
suscita
in
tutti
gli
italiani
la
scintilla
del
nazionalismo
.
Spetta
al
melodramma
anche
il
merito
di
aver
resa
famosa
la
musicalità
italiana
,
che
è
stata
apprezzata
e
riconosciuta
in
tutto
il
mondo
,
tant
'
è
vero
che
,
quando
l
'
Italia
entrò
in
guerra
,
alleati
e
nemici
si
stupirono
che
i
soldati
di
un
popolo
tanto
canterino
potessero
sopportare
il
fragore
delle
cannonate
!