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STORIA DEL MELODRAMMA ITALIANO ( MALIPIERO FRANCESCO , 1919 )
StampaPeriodica ,
In Italia , durante il XVI secolo e per buona parte del secolo XVII , vissero molti musicisti , i quali , invece di dar sfogo alla loro ispirazione , erano affetti da una strana mania contrappuntistica , che valeva appena a rivelare la loro grande abilità tecnica . " Naturalmente " i compositori di questo tipo furono numerosi . A titolo di curiosità ancora oggi si ristampano e , di quando in quando , si eseguiscono le opere di un Pierluigi da Palestrina , di un Gesualdo da Verona ; e di qualche altro , ma tali esumazioni lasciano il tempo che trovano . La puerilità e , allo stesso tempo , la temerarietà dei cosidetti polifonisti erano ineffabili . Un certo Orazio Vecchi osò persino scrivere una commedia musicale in istile madrigalesco che intitolò : Anfiparnasso . Manca di ogni ispirazione melodica e anche l ' infimo dei nostri " cantanti " non troverebbe in questa elocubrazione accademica la possibilità di sfoggiare le sue qualità canore . Verso la fine del cinquecento e al principio del seicento , a Firenze , una combriccola di intellettuali si cacciò in testa di resuscitare la tragedia greca , creando un pseudo - melodramma , che con l ' opera d ' oggi non ha nulla a che fare . Questa combriccola , chiamata anche Camerata fiorentina , s ' illudeva d ' imprigionare il genio musicale nel cervello e perciò le opere che ci ha tramandato sono tutte cerebrali . In esse si cerca un ' espressione musicale parallela all ' espressione poetica e drammatica ; ne viene di conseguenza che l ' ispirazione , cioè la vena melodica , deve adattarsi a deplorevoli rinunzie . Soltanto a un musicista del XVII secolo , che oggi alcuni musicomani osano collocare fra i genii della musica , si deve una grande riconoscenza : a Claudio Monteverdi , " inventore " di quell ' accordo di settima di dominante che nell ' ottocento divenne una delle più potenti energie musicali , sopprimendo tutti gli altri accordi , meno quello della tonica necessario per finire i differenti brani musicali ( arie , duetti , ecc . ecc . ) di cui è composto un melodramma . Dall ' alternarsi dell ' accordo , di dominante e tonica , di tonica e dominante , nacque appunto lo stile cadenzato , cioè quello stile delizioso che , negli ultimi cent ' anni , ha permesso di fruttare le belle voci e le immense miniere di melodia che abbondano in Italia , specialmente dove fioriscono limoni ed aranci . Nel passato in Italia vi furono musicisti che si dedicarono alla musica da camera , all ' oratorio , alla musica istrumentale , forme musicali più adatte ai popoli nordici e che vennero distrutte , nell ' ottocento , dal fascino della melodia intensificato dall ' interpretazione dei nostri sublimi cantanti . Sarebbe ingiusto dimenticare ciò che dobbiamo pure al settecento : quantunque già nel seicento i seguaci della Camerata fiorentina avessero tentato di sviluppare le " arie " , fu il settecento che determinò definitivamente la forma dell ' opera " a pezzi " che permette il completo trionfo del cantante . Più si confronta l ' epoca aurea dell ' opera italiana , l ' ottocento , con quelle precedenti , più ci si convince che essa non ha " quasi " nessun debito di riconoscenza col passato , per la mancanza di legami materiali e ideali con questo . L ' ottocento musicale italiano è un ' immensa " gola " da cui sgorga un torrente di melodia . L ' orchestra , che nel settecento cominciava a diventare pericolosa , vi è soppressa , l ' armonia vi è bandita , si canta come le cicale sotto il bel sole italico . Il canto è riuscito dunque a sopprimere la musica ed è molto strano che si sia poi confuso il canto non pure con la musica , ma col dramma , quantunque l ' evoluzione di questo genere sia stata tale da considerare quantità trascurabile tutto ciò che non torni utile al cantante . Si canta perché si canta , e grazie a questa esuberanza a poco a poco si è potuto organizzare la grande esportazione della melodia e dei cantanti , si son potute istituire solide aziende commerciali , le quali hanno monopolizzato la musica italiana , sfruttando così una delle più singolari manifestazioni del genio latino . Per merito dell ' America e di qualche altro paese di cuccagna , si son potute accumulare considerevoli ricchezze che furono di grande utilità per il nostro paese . I musicisti arrivati amarono sempre il lusso e una vita " comoda " . Persino l ' industria automobilistica ne ha risentito parecchi vantaggi . Bella è poi la lotta che tiene deste tante energie per la conquista del titolo di " cigno nazionale " che può essere conferito soltanto a un " operista " . È questa una grande tradizione che suscita in tutti gli italiani la scintilla del nazionalismo . Spetta al melodramma anche il merito di aver resa famosa la musicalità italiana , che è stata apprezzata e riconosciuta in tutto il mondo , tant ' è vero che , quando l ' Italia entrò in guerra , alleati e nemici si stupirono che i soldati di un popolo tanto canterino potessero sopportare il fragore delle cannonate !