StampaPeriodica ,
La
seguente
lista
fu
respinta
dalla
Prefettura
di
*
*
*
per
esser
giunta
con
tre
ore
di
ritardo
.
Chi
la
portava
cadde
da
cavallo
.
Il
male
si
è
che
s
'
eran
anticipati
parecchi
quattrini
,
le
schede
bell
'
e
stampate
e
,
quel
che
più
conta
,
impegnato
il
nome
di
gente
di
molto
merito
.
Il
contrassegno
della
scheda
era
il
tamburino
che
si
vede
sulla
copertina
de
La
Ronda
(
Roma
,
Piazza
Venezia
,
88
)
.
Peccato
!
Ma
sarà
per
un
'
altra
volta
.
VINCENZO
CARDARELLI
.
Pubblicista
.
Nato
in
vista
del
mare
Tirreno
,
in
terra
etrusca
.
Il
secolare
travaglio
della
vita
l
'
ha
fatto
esperto
dei
vizi
e
dei
valori
umani
.
Soffrendo
d
'
insonnia
,
le
pensa
tutte
:
e
certe
volte
vicino
a
lui
ci
si
sente
inquieti
come
in
una
foresta
d
'
alberi
genealogici
che
cominciassero
a
mormorare
.
La
sua
gioviale
e
provocante
camerateria
si
stampa
profondamente
nella
memoria
delle
persone
di
passaggio
.
Gli
amici
rodono
il
freno
,
ma
non
se
ne
possono
distaccare
:
perderebbero
uno
spettacolo
troppo
bello
:
di
Cardarelli
ce
n
'
è
uno
solo
.
Nondimeno
i
cocciuti
girano
al
largo
.
Avendo
da
ragazzo
cominciato
a
scrivere
con
tutta
la
sua
testa
fu
detto
subito
che
avrebbe
fatto
strada
.
Da
principio
fu
redattore
dell
'
Avanti
!
e
propagandista
;
ma
voltosi
poi
tutto
alle
discipline
letterarie
vi
fece
un
ingresso
da
padrone
.
Ammoniva
e
parlava
come
un
fondatore
.
Tuttavia
non
si
lasciò
prendere
dalle
brutte
febbri
del
nuovo
e
tenne
fede
ai
grandi
scrittori
e
alla
vecchia
umanità
.
Stampati
i
Prologhi
,
illuminazioni
antelucane
e
canzoni
di
primo
mattino
,
scrisse
i
Viaggi
nel
tempo
.
Esercitò
per
un
anno
la
critica
teatrale
sul
Tempo
,
lasciando
di
sé
un
dolceamaro
ricordo
ad
autori
,
attori
,
comparse
macchinisti
e
pubblico
.
Ora
sta
lavorando
alle
Favole
della
Genesi
,
che
è
come
dire
che
rifà
il
mondo
da
capo
,
e
con
più
criterio
di
prima
.
EMILIO
CECCHI
.
Esquire
.
Nato
a
Firenze
al
tempo
della
Regina
Vittoria
.
Come
a
tutti
i
veri
scrittori
il
padre
contrariavane
l
'
onorata
vocazione
delle
lettere
facendolo
meglio
atto
ai
fòndaci
e
alle
dogane
.
Per
non
disobbedire
il
fanciulletto
impiegava
tutti
i
ritagli
del
suo
tempo
ad
apprendere
i
principi
delle
lingue
classiche
e
moderne
,
facendosene
in
breve
ora
padrone
e
conquistando
,
appena
possibile
,
un
posto
di
prim
'
ordine
nella
giovane
letteratura
fiorentina
,
offrendosi
a
covare
per
suo
conto
le
uova
dei
letterati
più
in
voga
e
rompendole
poi
tutte
allegramente
.
Critico
letterario
prima
della
Voce
e
poi
della
Tribuna
,
ha
tenuto
a
battesimo
le
migliori
speranze
della
poesia
e
della
prosa
italiana
,
macellando
fra
tanto
modestamente
tutti
i
capintesta
degli
allora
correnti
generi
letterari
.
Egli
è
l
'
Eliminatore
,
il
Gastigatore
,
il
Capitano
Nemo
di
quest
'
acque
confusionarie
,
e
non
fu
mai
visto
boja
più
elegante
.
Scoppiata
la
guerra
posò
la
mannaia
e
partì
per
il
fronte
.
Sul
finire
della
conflagrazione
fu
in
Inghilterra
con
incarichi
d
'
alta
diplomazia
.
Di
ritorno
,
interrogato
sul
Ponte
Vecchio
di
dove
venisse
,
rispose
come
il
Guerin
Meschino
:
"
Dal
mondo
"
.
Ora
se
ne
vive
romito
al
Ponte
dell
'
Ariccia
in
forse
tra
il
brigantaggio
e
la
critica
letteraria
.
Ma
il
giorno
che
Cecchi
si
desse
al
brigantaggio
,
poiché
egli
è
veramente
il
campione
della
squisitezza
e
del
disinteresse
,
tutta
la
classe
sarebbe
riscattata
e
glorificata
.
Ha
scritto
il
Kipling
,
il
Pascoli
,
la
Storia
della
letteratura
inglese
,
e
altri
libri
raccoglie
e
prepara
,
goccia
a
goccia
.
RICCARDO
BACCHELLI
.
Possidente
.
Nato
a
Bologna
essendo
consoli
Acri
e
Carducci
.
Il
padre
fu
fondatore
nella
città
nativa
di
grandi
istituti
,
d
'
acquedotti
,
strade
,
giardini
e
altri
abbellimenti
edilizi
.
Il
figliolo
sopporta
a
pena
d
'
esserne
il
Cincinnato
.
A
dirla
tutta
egli
è
il
giovane
Goethe
bolognese
che
vien
fuori
da
tutto
il
nostro
sturm
und
drang
post
carducciano
.
Nel
romanzo
,
nella
novella
,
nella
lirica
,
nel
dramma
,
nella
critica
e
nell
'
epigramma
,
e
non
ha
trent
'
anni
,
egli
ha
lasciato
segni
d
'
una
potente
individualità
.
Benché
la
sua
opera
non
possa
tutta
andare
senza
previa
scelta
nelle
mani
delle
virtuose
giovanette
,
tuttavia
essa
è
piena
di
significati
morali
da
capo
a
fondo
.
È
uno
scrittore
che
va
in
ogni
modo
avvicinato
con
cautela
,
giacché
non
si
posa
mai
su
quel
ramo
che
v
'
aspettereste
.
Ma
se
cacciate
sulle
sue
orme
,
ben
avventurata
sarà
la
vostra
caccia
.
Quando
i
giovani
avranno
digerito
la
sua
opera
,
forse
s
'
accorgeranno
di
star
meglio
e
impareranno
a
vivere
.
Se
il
vecchio
console
Carducci
avesse
fatto
a
tempo
a
leggere
alcuni
dei
Poemi
Lirici
sarebbe
morto
con
più
fiducia
.
Tutta
l
'
opera
di
Bacchelli
esprime
la
febbre
del
nostro
tempo
e
la
nostra
decisa
volontà
di
guarire
.
Ha
scritto
il
Filo
meraviglioso
,
i
Poemi
lirici
,
le
Memorie
del
tempo
presente
,
l
'
Amleto
,
e
ora
Spartaco
.
La
sua
dichiarata
fedeltà
alla
Monarchia
lo
designa
al
favore
degli
uomini
d
'
ordine
.
Ha
combattuto
,
a
monte
e
a
mare
.
ANTONIO
BALDINI
.
Baccelliere
in
lettere
.
Di
sangue
arabo
-
tosco
-
romagnolo
la
passione
delle
lettere
gli
s
'
è
sviluppata
grado
a
grado
e
a
lasciarlo
fare
chi
sa
dove
arriva
.
Pertanto
la
sua
indole
conciliante
gli
ha
valso
qualche
condiscendenza
da
parte
di
vecchi
e
nuovi
letterati
.
Le
sue
corrispondenze
sull
'
Illustrazione
Italiana
sono
ricercatissime
la
domenica
al
caffè
dei
vecchi
pensionati
,
e
gli
scrittori
d
'
avanguardia
gli
suppongono
ancora
qualche
malizia
d
'
avanzo
.
Ma
egli
è
tenace
conservatore
del
patrimonio
letterario
nazionale
,
nimicissimo
del
libero
scambio
,
avverso
a
tutti
i
programmi
libertari
,
sostenitore
dei
vecchi
generi
letterari
.
Messo
avanti
,
una
volta
,
da
un
critico
giovane
come
rinnovatore
della
sintassi
e
dell
'
interpunzione
giura
che
non
l
'
ha
fatto
a
posta
.
Avendo
molto
dormito
colla
testa
sui
libri
,
la
sua
vita
non
la
si
può
discorrere
per
colore
e
sorprese
.
Scrupoloso
economo
delle
sue
forze
giace
al
sole
,
come
lo
prega
il
vecchio
sangue
arabo
,
e
aspetta
che
le
frutta
cadano
dal
ramo
.
È
sua
la
frase
"
Signori
,
la
letteratura
non
è
un
terno
al
lotto
"
.
Ha
combattuto
e
ha
scritto
Nostro
Purgatorio
.
Venuta
la
pace
ha
letto
il
Canto
di
Bellacqua
alla
Casa
di
Dante
.
Ma
i
giovini
letterati
non
stuzzichino
i
cani
che
dormono
.
AURELIO
SAFFI
.
Docente
nelle
scuole
governative
.
È
nato
a
Bologna
ed
è
nipote
del
Bajardo
della
Romagna
.
La
politica
in
lui
sonnecchia
con
rari
sussulti
.
La
sua
vera
ringhiera
è
la
poesia
e
l
'
arte
poetica
.
È
l
'
uomo
di
più
sottili
pasti
che
si
conosca
:
è
il
Succi
della
poesia
e
della
prosa
italiana
.
Sarebbe
carnivoro
,
ma
a
fin
di
bene
.
La
sua
analisi
è
più
trafittiva
che
tutte
l
'
altre
analisi
.
Nato
cacciatore
d
'
ermellini
in
terra
di
bufali
,
non
se
ne
dà
per
inteso
e
mantiene
la
posta
.
Dei
giovani
fondatori
di
riviste
egli
è
il
più
schivo
e
il
più
conclusivo
.
In
ronda
è
quello
che
drizza
le
orecchie
ai
rumori
lontani
e
all
'
occorrenza
si
svena
come
il
mistico
pellicano
.
Gran
signore
dell
'
amicizia
,
potrebbe
far
suo
il
motto
liberale
del
Marchese
di
Pescara
:
"
Per
vui
se
fa
"
.
Ha
scritto
tutto
quello
che
tiene
nei
cassetti
.
LORENZO
MONTANO
.
Industriale
.
Veronese
.
Carattere
dominante
,
l
'
ottimismo
.
Egli
è
il
buon
macchinista
che
fida
nella
sua
macchina
e
non
ammette
che
i
cantonieri
possano
rubare
il
salario
allo
Stato
.
Per
grazia
specialissima
degl
'
Iddei
,
dove
gli
altri
uomini
di
lettere
vedono
ostacoli
,
nebbie
e
disservizio
,
egli
vede
la
via
sempre
libera
,
le
belle
rotaie
lucide
,
i
segnali
aperti
e
non
un
filo
di
fumo
all
'
orizzonte
.
Dalla
stessa
stazione
di
partenza
si
può
dire
ch
'
è
uscito
con
applauso
:
figuriamoci
che
sarà
a
quella
d
'
arrivo
.
Il
carico
che
porta
è
senz
'
ammanchi
e
senza
avarie
.
Ne
abbiamo
i
registri
in
regola
.
L
'
abbiamo
assicurato
contro
gl
'
incendi
,
i
deragliamenti
,
furti
e
simili
.
Tutto
lascia
credere
che
il
suo
treno
arriverà
senza
un
minuto
di
ritardo
e
ch
'
egli
avrà
diritto
alla
gratificazione
.
Non
più
tardo
curante
dei
propri
diritti
che
del
proprio
dovere
,
s
'
è
fatto
portare
nella
macchina
i
sedili
di
velluto
della
la
classe
e
il
plaid
per
arrotolarselo
alle
gambe
.
Ha
scritto
con
questo
il
Diario
di
un
bighellone
.
Ha
combattuto
con
questo
sul
Carso
coi
granatieri
di
Sardegna
,
ma
gente
allegra
il
ciel
l
'
aiuta
.
BRUNO
BARILLI
.
Compositore
.
Di
padre
pittore
e
scenografo
nato
in
quel
di
Fano
nel
secolo
scorso
,
anche
di
Barili
ce
n
'
è
uno
solo
e
lasciarselo
scappare
sarebbe
un
delitto
.
Di
calda
,
corrucciata
,
umorosa
e
dimentica
natura
,
egli
è
uno
dei
più
carichi
e
melodiosi
accumulatori
di
musica
che
si
conosca
.
Invece
di
cinque
sensi
ne
ha
dodici
e
tutti
accavallati
.
Vicinissimo
com
'
è
alla
natura
,
rallegrasi
quando
tuona
,
e
sente
le
carogne
da
lontano
dieci
miglia
.
Le
ventiquattr
'
ore
della
giornata
temono
di
lui
,
perché
quando
s
'
accorge
che
lo
seguono
le
mette
in
sordina
.
Morto
Dumas
padre
è
vano
sperare
che
ci
sia
chi
possa
raccontare
la
sua
vita
peninsulare
e
balcanica
di
clerico
vagante
e
di
buon
pirata
innamorato
.
Vive
in
musica
e
scrive
in
musica
.
Lo
stile
delle
sue
cronache
musicali
nel
Tempo
è
sì
pieno
di
foco
spirituale
che
ne
riluce
tutto
di
fuori
e
le
commessure
non
reggono
;
i
tipografi
le
compongono
cogli
occhiali
da
spaccapietra
per
via
delle
schegge
.
Ha
composto
Medusa
,
opera
in
tre
atti
.
Ora
dà
l
'
ultima
mano
a
Emiral
,
opera
albanese
che
i
rivi
di
musica
faran
chiamare
"
Mesopotamia
"
.
ARMANDO
SPADINI
,
pittore
fiorentino
dell
'
antica
razza
,
che
non
si
lascia
scorare
né
dai
soggetti
abusati
,
né
dalla
grandezza
delle
tele
,
né
dal
numero
delle
figure
,
né
dalla
luce
del
sole
,
né
dalla
pena
del
lavoro
:
facilissimo
nel
far
suo
,
ma
pure
scrupoloso
,
provocatore
e
attento
risolvitore
delle
difficoltà
,
non
meno
eccellente
che
grazioso
,
insomma
ornatissimo
dipintore
.
Egli
nacque
all
'
arte
nei
giorni
e
sui
fogli
di
quel
Leonardo
fiorentino
e
papiniano
che
senza
contrasto
vuolsi
essere
stato
il
primo
banditore
delle
nuove
energie
nazionali
:
oggi
,
nel
pieno
sviluppo
della
sua
attività
,
è
l
'
amico
della
Ronda
,
che
gli
dà
voto
in
lista
per
la
bontà
e
la
modestia
dei
suoi
costumi
,
pel
suo
rispetto
alla
tradizione
e
pel
riposo
del
settimo
giorno
.
È
da
sapere
che
i
Sette
Savi
della
Ronda
usano
tutti
i
sabati
sera
ritrovarsi
alle
pergole
del
cav
.
Spadini
alla
villetta
Parioli
per
salutare
al
tramonto
l
'
amico
sole
,
mangiando
e
scolando
quelle
quattro
nature
morte
(
uva
,
fichi
,
caldarroste
e
bottiglie
)
con
le
quali
questi
uomini
all
'
antica
non
rifiutano
di
coronare
le
speculazioni
e
il
lavoro
della
settimana
.