StampaPeriodica ,
Da
qualche
tempo
nelle
colonne
del
Leonardo
,
con
ammirevole
disprezzo
per
i
pregiudizi
degli
spregiudicati
,
e
con
scandalo
dei
religiosi
,
si
parla
di
misticismo
,
di
Cristo
,
di
Dio
,
di
Uomo
-
Dio
,
di
religione
cattolica
;
si
cita
S
.
Teresa
e
S
.
Giovanni
della
Croce
,
Maestro
Eckehart
e
Sebastiano
Franck
...
Ci
interessiamo
e
stimiamo
il
fenomeno
religioso
di
qualunque
sorta
esso
sia
,
e
tanto
che
ci
pare
uno
dei
gravi
difetti
dell
'
Italia
averne
fatto
soltanto
o
un
soggetto
di
retorica
o
un
soggetto
di
caricatura
o
un
soggetto
di
indifferenza
;
ma
non
abbiamo
nessuna
speciale
predilezione
o
inclinazione
per
una
più
che
per
un
'
altra
religione
,
o
se
parliamo
più
di
Cristo
che
di
Buddha
o
Mosè
,
o
del
Papa
più
che
del
Sultano
o
del
Dalai
Lama
,
dipende
soltanto
dal
naturale
riconoscimento
.
che
come
italiani
dobbiamo
fare
,
di
una
maggiore
importanza
personale
del
cattolicismo
nel
problema
religioso
;
giacché
del
cattolicismo
abbiamo
vicini
templi
,
sacerdoti
,
credenti
,
e
nella
varia
esperienza
,
dalla
politica
alla
letteraria
,
ne
ritroviamo
tradizione
e
traccie
...
Noi
intendiamo
la
religione
come
un
campo
di
esperienze
personali
;
e
se
studiamo
e
ammettiamo
anche
che
vi
siano
,
per
queste
esperienze
,
delle
grandi
case
di
produzione
e
di
coltura
,
con
dei
metodi
speciali
,
e
delle
organizzazioni
particolari
(
cioè
,
le
varie
religioni
,
e
per
noi
principalmente
,
il
cattolicismo
)
,
ammettiamo
anche
e
studiamo
tutti
i
tentativi
particolari
e
individuali
di
esperienza
religiosa
,
che
si
sono
prodotti
nel
passato
e
si
possono
ora
e
nel
futuro
produrre
.
Senza
venir
fuori
con
belle
definizioni
e
circoscrizioni
verbali
,
smaltate
di
dotta
pedanteria
e
mosaicizzate
per
maggior
sicurezza
,
con
termini
scolastici
e
tecnici
delle
industrie
religiose
e
filosofiche
,
basterà
ad
esprimere
la
nostra
posizione
,
un
'
immagine
:
noi
non
apparteniamo
ai
professori
di
religione
,
e
li
combattiamo
,
come
abbiamo
combattuto
i
professori
di
filosofia
.
Potremmo
,
cioè
,
a
proposito
della
religione
,
ripetere
quello
che
abbiamo
detto
di
spesso
nella
filosofia
:
che
essa
non
è
un
abbaco
e
non
s
'
impara
con
l
'
ingoiare
lezioni
.
Non
bastano
i
dogmi
a
fare
un
religioso
,
e
sapere
molta
dottrina
non
avvicina
alla
santità
.
Come
a
noi
pare
spesso
più
filosofo
chi
vive
fuori
dei
sistemi
che
chi
s
'
adatta
a
queste
logiche
prigioni
,
così
ci
sembra
più
religioso
chi
vive
fuori
dei
dogmi
che
chi
cerca
di
slogarsi
per
vestirli
.
Stimiamo
più
religioso
anche
chi
non
appartiene
a
nessuna
religione
riconosciuta
.
Se
può
giungere
da
solo
dove
gli
altri
arrivano
,
e
talora
non
arrivano
,
con
la
guida
degli
intermediari
...
Le
anime
non
studiano
religione
,
e
i
professori
di
questa
s
'
aspettano
a
cacciare
dai
loro
orti
le
più
originali
e
maleducate
,
che
si
ostinano
a
non
produrre
i
frutti
che
stanno
disegnati
sui
libri
,
e
le
confinano
in
vasi
di
separazione
,
con
sopra
scritto
:
eresie
.
Noi
abbiamo
invece
per
gli
"
eretici
"
una
straordinaria
simpatia
...
I
santi
sono
pure
stati
,
quasi
tutti
,
eretici
,
almeno
quelli
che
piacciono
a
noi
.
Sono
stati
eretici
fortunati
,
come
gli
eretici
non
sono
che
santi
sfortunati
.
Gli
uni
sono
riusciti
ad
entrare
nei
canoni
,
e
gli
altri
no
;
forse
perché
i
primi
erano
stati
meno
chiari
e
più
malleabili
...
La
Chiesa
Cattolica
ha
accettato
molti
santi
,
più
per
forza
di
necessità
,
che
per
naturale
simpatia
;
li
ha
accettati
perché
eran
potenze
che
meglio
valeva
trasformare
in
amiche
che
soffrire
per
concorrenti
.
Ma
in
fondo
in
fondo
,
il
sacerdozio
ha
sempre
veduto
di
mal
occhio
il
santo
.
Morto
,
lo
ha
naturalmente
sfruttato
;
ma
vivo
ne
ha
sempre
diffidato
.
Ha
dato
il
singolare
spettacolo
d
'
un
controllo
delle
forze
divine
,
da
parte
di
persone
che
ne
erano
escluse
.
I
santi
sono
stati
provati
e
riprovati
;
Santa
Teresa
e
San
Francesco
hanno
subìto
gli
esami
dei
teologi
e
le
prove
dei
politici
;
e
il
Borgia
,
il
Borgia
stesso
,
grazioso
spettacolo
,
ha
voluto
esaminare
in
persona
la
realtà
delle
estasi
e
dei
digiuni
della
Beata
Colomba
di
Perugia
,
già
messa
a
prova
da
due
frati
domenicani
,
come
ora
due
naturalisti
studierebbero
il
Succi
o
la
Eusapia
Paladino
...
Il
clero
e
soprattutto
l
'
alto
clero
,
è
nemico
delle
iniziative
religiose
individuali
,
e
vede
di
mal
occhio
e
cerca
di
sorvegliare
il
laico
che
si
interessa
a
cose
religiose
,
più
in
là
dell
'
obbedienza
,
dell
'
osservanza
eterna
...
La
libera
concorrenza
lo
spaventa
per
il
suo
trust
,
e
a
questo
proposito
è
veramente
ridicola
la
paura
mostrata
per
il
Protestantesimo
in
Italia
,
come
se
in
Italia
quattro
botteghini
da
lotto
ben
scialbati
e
un
paio
di
discorsi
nasali
per
settimana
potessero
prendere
il
posto
che
per
gli
italiani
hanno
l
'
organo
,
il
coro
,
le
processioni
,
l
'
incenso
,
le
vetriate
a
colori
,
le
vergini
e
tutta
la
mitologia
cattolica
.
Ma
non
siete
dunque
nemmeno
protestanti
!
Lettore
poco
intelligente
,
no
,
non
siamo
nemmeno
protestanti
...
Anzitutto
non
ci
muoviamo
nel
solito
ambito
cristiano
,
e
poi
ci
sembra
che
,
ben
fatti
i
conti
,
il
protestantesimo
valga
il
cattolicismo
.
Anzi
val
meno
.
Perché
mentre
il
cattolicismo
è
fondato
sopra
un
'
idea
a
noi
molto
simpatica
(
e
in
modo
speciale
,
come
è
stata
svolta
del
Newmann
)
,
quella
di
una
progressiva
determinazione
dei
dogmi
,
in
modo
che
la
fede
d
'
oggi
,
pur
essendo
in
sostanza
identica
,
sia
però
in
forma
quasi
irriconoscibile
agli
occhi
di
un
Cristiano
del
primo
secolo
dopo
Cristo
,
il
Protestantesimo
è
fondato
sopra
uno
stupido
ancorarsi
alla
lettera
e
non
voler
dipartirsi
da
quella
.
Alla
infallibilità
papale
oppone
l
'
infallibilità
dello
scritto
,
e
tirannia
per
tirannia
,
preferiamo
quella
di
un
uomo
che
le
vicende
storiche
hanno
mostrato
spesso
abilmente
consigliato
,
a
quella
di
un
libro
che
le
vicende
storiche
hanno
mostrato
pieno
di
passi
di
pericolosa
interpretazione
...
Il
progresso
era
il
cattolicismo
e
non
la
Riforma
...
È
appunto
perché
era
e
tende
a
non
essere
più
,
che
abbiamo
una
seconda
ragione
per
non
amarlo
troppo
,
come
è
ora
.
Fino
al
Concilio
di
Trento
,
questo
compreso
,
il
cattolicismo
si
impernia
sul
programma
tacito
di
un
progresso
reale
,
accompagnato
da
una
fissità
apparente
;
c
'
è
in
lui
progresso
interno
e
fissità
esterna
;
progresso
nell
'
azione
,
fissità
nella
dottrina
.
Il
suo
sviluppo
è
continuo
svecchiarsi
,
perenne
cangiar
di
pelle
lasciando
intatto
lo
scheletro
,
modificarsi
secondo
i
bisogni
del
suo
ampliamento
,
trarre
giovamento
dalle
sue
stesse
perdite
,
prendere
il
lato
buono
degli
avversari
,
sapienza
nell
'
utilizzare
e
immedesimare
le
critiche
a
lui
rivolte
e
le
riforme
a
lui
chieste
,
pur
non
avendo
mai
l
'
aria
di
concedere
o
di
imparare
;
in
breve
una
meravigliosa
sapienza
di
adattamento
a
tutti
i
tempi
e
a
tutti
i
luoghi
.
In
nessuna
religione
si
trova
un
potere
di
modificazione
così
abile
e
lento
,
in
mezzo
a
genti
così
mutevoli
e
bizzarre
e
nervose
,
e
avendo
il
proprio
centro
,
proprio
dove
più
rapido
.
e
turbato
da
crisi
repentine
è
stato
lo
sviluppo
dell
'
intelligenza
.
Nessun
moto
vitale
mondiale
è
stato
trascurato
dal
cattolicismo
,
anche
quando
pareva
contraddirlo
,
e
forse
soprattutto
quando
pareva
contraddirlo
...
Ma
con
lo
stesso
Concilio
finiva
il
moto
assimilativo
del
cattolicismo
.
Il
Concilio
di
Trento
ha
fissato
il
costume
,
la
liturgia
,
la
gerarchia
ecclesiastica
,
ma
ha
tolto
con
ciò
ogni
capacità
d
'
evoluzione
.
...
Da
più
di
due
secoli
ciò
che
è
vita
e
mondo
non
appartiene
più
al
cattolicismo
.
Sembra
che
al
Vaticano
si
sia
perduto
l
'
antico
segreto
.
L
'
unica
attività
che
vi
si
mostri
è
di
spengere
ogni
baleno
di
nuova
vita
,
è
di
invitare
al
suicidio
ogni
anima
gravida
d
'
un
futuro
...
Il
cattolicismo
dunque
che
abbiamo
lodato
,
è
quello
che
ora
non
è
più
;
e
il
protestantesimo
che
ci
sarebbe
piaciuto
,
quello
mistico
e
individualista
,
non
è
riescito
ad
esistere
.
Di
questo
,
come
di
altre
religioni
noi
non
siamo
seguaci
,
ma
non
vogliamo
neppure
come
pretenderebbero
i
rivoluzionari
all
'
antica
,
disinteressarcene
e
spezzarle
totalmente
.
Noi
intendiamo
solamente
:
utilizzarle
...