StampaPeriodica ,
Per
quante
preghiere
abbiamo
rivolte
-
privatamente
e
pubblicamente
-
ai
nostri
contemporanei
essi
non
riescono
a
non
occuparsi
di
noi
.
Il
loro
egoismo
intellettuale
li
porta
involontariamente
a
far
del
rumore
intorno
al
nostro
lavoro
e
potrebbe
accadere
che
le
continue
tentazioni
della
celebrità
ci
distogliessero
da
conquiste
assai
più
grandi
.
Inglesi
e
francesi
,
preti
e
anticlericali
,
socialisti
e
mondani
si
interessano
delle
cose
nostre
con
uno
zelo
che
non
avremmo
mai
sperato
e
non
si
restringono
a
manifestare
il
loro
interesse
col
leggere
ma
anche
collo
scrivere
.
Come
possiamo
noi
impedire
-
in
un
tempo
mancante
di
ogni
censura
-
queste
esplosioni
di
meraviglia
o
di
sdegno
?
Miss
Aelfrida
Tillyard
,
ad
esempio
,
ha
consacrato
al
Fiorentine
Movement
un
intero
articolo
nella
Indipendent
Review
(
aprile
1906
)
e
il
movimento
fiorentino
,
per
essa
,
consiste
nel
Leonardo
e
nei
libri
della
Biblioteca
del
Leonardo
.
Come
fare
a
biasimarla
della
sua
ammirazione
per
noi
tutti
,
anche
se
questa
ammirazione
è
accompagnata
da
qualche
misrepresentation
sopra
le
origini
e
le
attitudini
del
nostro
gruppo
?
E
neppure
possiamo
fare
a
meno
di
ringraziare
Maurice
Muret
il
quale
nel
suo
recente
libro
sulla
Litterature
italienne
d
'
aujourd
-
hui
(
Paris
,
Perrin
)
consacra
un
capitolo
al
Neo
Machiavelisme
fiorentino
(
311
-
315
)
e
proclama
nella
prefazione
:
"
Demain
L
'
Europe
entière
connaitra
le
jeunes
théoriciens
ingenieusement
paradoxaux
du
Leonardo
"
(
p
.
X
.
)
.
Come
resistere
poi
quando
,
in
una
delle
più
importanti
riviste
cattoliche
dell
'
Europa
,
gli
Studi
Religiosi
,
diretti
da
Salvatore
Minocchi
,
leggiamo
a
proposito
del
Leonardo
,
"
il
giovane
e
vitale
periodico
che
ha
già
attirato
la
nostra
attenzione
"
,
queste
parole
:
"
È
un
fatto
che
ci
consola
grandemente
il
vedere
dei
giovani
pieni
d
'
ingegno
,
d
'
energia
,
di
volontà
di
vivere
,
sorgere
separatamente
da
noi
,
indipendentemente
da
noi
,
a
combattere
nello
stesso
campo
con
un
programma
così
simile
al
nostro
:
giovani
che
sono
nauseati
dal
gretto
positivismo
imperante
nella
scienza
e
nella
vita
,
ridotta
a
un
freddo
ed
egoistico
meccanismo
;
giovani
che
vogliono
agire
per
i
grandi
ideali
,
che
credono
nelle
supreme
invisibili
forze
della
vita
e
dell
'
universo
e
tentano
di
raggiungerle
e
di
possederle
"
,
(
Studi
Religiosi
,
a
.
VI
,
1906
,
fasc
.
1
,
p
.
115
)
.
Forse
il
Minocchi
ci
rappresenta
assai
più
vicini
a
lui
di
quel
che
non
siamo
,
ma
non
per
questo
possiamo
negare
le
affinità
e
non
contraccambiare
le
simpatie
.
Del
resto
dal
pericolo
di
apparir
clericali
ci
salvano
i
giornali
socialisti
,
i
quali
,
con
mirabile
diligenza
,
continuano
a
tener
dietro
alle
cose
nostre
.
Nel
"
Tempo
"
(
13
aprile
)
F
.
Momigliano
chiama
la
nostra
"
una
rivista
un
po
'
impertinente
,
un
po
'
stravagante
,
un
po
'
meravigliosa
,
ma
vivace
,
combattiva
ed
originale
"
,
e
nel
"
Lavoro
"
(
25
aprile
)
Giuseppe
Rensi
,
che
pure
è
stata
una
delle
nostre
vittime
,
parla
così
del
Leonardo
:
"
Questa
rivista
,
affascinante
ed
odiosa
nel
medesimo
tempo
,
di
cui
talvolta
saresti
tentato
di
fare
un
livre
de
chevet
,
talaltra
di
gettarla
dalla
finestra
,
ma
che
in
ogni
modo
è
sempre
interessante
,
anche
quando
insolentisce
ed
ingiuria
...
"
e
continua
preconizzando
a
me
in
persona
la
sorte
di
restauratore
italico
della
magia
.
Cosa
più
strana
ancora
:
perfino
Firenze
comincia
ad
accorgersi
che
da
più
di
tre
anni
c
'
è
dentro
le
sue
mura
un
gruppo
di
persone
che
lavorano
e
che
fanno
parlar
di
sé
e
il
Nuovo
Giornale
,
l
'
ultimo
quotidiano
in
data
e
il
primo
in
qualità
,
ha
creduto
bene
di
occupare
due
colonne
e
mezzo
con
un
articolo
del
nostro
Emilio
Cecchi
consacrato
appunto
al
Leonardo
e
agli
ultimi
nostri
libri
(
29
aprile
)
.
Volendo
schermagliare
a
tutti
i
costi
ci
sarebbe
da
ridire
su
alcune
affermazioni
e
valutazioni
del
nostro
amico
ma
siamo
costretti
a
riconoscere
la
sua
serietà
di
analisi
e
i
suoi
sforzi
per
esser
sincero
,
cosa
più
difficile
e
inutile
di
quel
che
non
si
creda
.
Ma
se
Dio
vuole
non
parlano
del
Leonardo
solo
i
benevoli
e
possiamo
finalmente
citare
qualcuno
che
si
fa
beffe
di
noi
.
Si
tratta
di
un
giornaletto
di
Napoli
,
intitolato
,
con
una
certa
mancanza
di
modestia
,
il
"
Libero
Pensiero
"
,
e
che
apre
degli
abbonamenti
di
sostegno
a
Lire
5
l
'
anno
.
Avvertiamo
però
che
l
abbonamento
semplice
costa
lire
1,50
e
che
si
mandano
le
cartoline
vaglia
a
Napoli
,
Via
dell
'
Università
,
n
.
9
.
Nel
n
.
6
dell
'
anno
III
,
di
questo
giornaletto
,
sotto
la
rubrica
Frusta
Letteraria
,
c
'
è
uno
scritterello
intitolato
il
Binomio
del
Leonardo
,
il
quale
vorrebbe
-
credo
-
essere
maligno
e
riesce
invece
,
appena
appena
,
ad
essere
sciocco
.
Non
ne
citeremo
che
l
'
epigrafe
:
Antyciram
navigant
.
È
la
vecchia
,
eterna
,
inevitabile
accusa
di
pazzia
data
a
tutti
quelli
che
non
vogliono
dire
le
cose
che
dicono
tutti
.
Quando
si
decideranno
gli
imbecilli
d
'
Italia
a
trovarne
una
altra
?