StampaPeriodica ,
Ci
sono
stati
di
quelli
che
mi
hanno
guardato
come
si
guarda
il
vitello
squartato
sui
ganci
del
macellaro
;
e
altri
hanno
voltato
,
verso
i
vetri
aperti
nei
muri
,
i
risi
rattratti
nel
finto
soprappensiero
.
Ho
avvertito
ne
'
loro
tacchi
,
dietro
dietro
inciampicando
,
uno
scricco
di
più
,
quasi
un
singulto
risareccio
per
la
buona
riuscita
.
Eppure
,
eppure
!
Chi
vi
chiamò
intorno
a
me
se
non
quei
due
occhi
miei
così
ghiotti
dietro
gli
spazzolini
corti
de
'
cigli
,
quei
due
occhi
che
sotto
la
facciata
unita
della
fronte
ingoiano
tutti
i
momenti
le
cose
come
quelli
di
un
negro
?
Mi
bastano
,
nel
piazzone
guarnito
di
ragazzi
in
maglia
rossa
,
due
botte
di
tamburo
per
rifarmi
in
un
lampo
l
'
anima
che
sta
bene
al
deserto
.
L
'
anima
del
nero
che
sa
ballare
al
colore
del
sole
e
del
fuoco
.
Una
negra
soltanto
poteva
essere
la
donna
che
avrebbe
steso
sopra
le
mie
palpebre
grinzose
di
troppo
lume
lo
scialle
bianco
del
sonno
.
Sarò
,
nella
seconda
parte
del
mondo
,
un
buon
negro
di
romanzo
che
si
bagnerà
dopo
il
rinoceronte
e
avrà
una
religione
di
legno
scolpita
a
coltello
.
Oggi
,
cavallo
di
privata
scuderia
,
tagliata
a
striscie
la
pelle
dal
cuoio
lucente
,
col
muso
tra
il
fieno
che
non
vidi
verdeggiare
,
porto
a
spasso
nella
vettura
di
nolo
tutte
le
signore
delle
mie
immaginazioni
.
Un
salto
di
qua
e
uno
di
là
:
per
giorni
e
per
giorni
appena
un
raggio
la
mattina
,
eppoi
tutto
il
giorno
,
imbiancato
,
senza
sole
,
finiva
prima
di
sera
come
un
trasporto
per
carità
.
Laggiù
sarei
stato
proprietario
della
mia
spelonca
di
travi
colla
maschera
di
cinabro
inchiodata
alla
soglia
.
Dentoni
bianchi
di
conchiglie
avrei
messo
fra
labbro
e
labbro
a
inorridire
gli
spiriti
e
avrei
sorseggiato
il
rhum
cristiano
la
domenica
sera
,
di
nascosto
a
tutti
.
Mia
moglie
,
spalmata
d
'
olio
e
rasa
la
testa
,
avrebbe
guardato
,
alla
destra
della
stoia
coniugale
,
le
sue
cioccie
pendenti
a
guanciale
fino
al
bellico
,
il
suo
grasso
bellico
spiombante
a
grembiule
fin
sopra
le
cosce
.
Ora
aspetto
,
sull
'
ora
di
cena
,
chi
passa
nel
vento
e
nei
riflessi
della
gran
piazza
schiacciata
da
'
marmi
.
E
mi
sento
così
scompagnato
dalla
mia
razza
vestita
di
lana
,
così
intirizzito
di
freddo
e
d
'
incerto
dolore
!
Se
un
'
ora
di
gioia
smarrita
viene
a
visitarmi
,
vestita
a
lutto
come
il
prete
per
sempre
,
non
so
riceverla
in
casa
mia
.
Non
mi
appartiene
.
Da
nessuno
mi
fu
destinata
.
Viene
e
sparisce
senza
toccarmi
e
se
nel
polso
il
sangue
vuol
battere
la
misura
del
risorgimento
non
vien
risposta
dalla
parte
del
cuore
.
Nella
solitudine
,
invece
,
mi
sollevo
più
alto
di
me
come
il
giovane
vincitore
di
bronzo
sotto
gli
archi
della
loggia
.
Mi
crescono
intorno
ai
capelli
foglie
di
sempre
-
verdi
e
duri
fiori
d
'
inverno
.
Rido
col
mio
specchio
;
segno
il
passo
nel
vuoto
armonico
delle
dodici
scoccate
;
gusto
ed
assaggio
con
indicibile
raccoglimento
tutta
la
soavità
della
mia
tristezza
bastarda
.
Nessuno
può
prendermi
il
braccio
in
quell
'
ore
.
Si
spengono
i
lumi
e
si
vedon
meglio
le
strade
del
cielo
fra
palazzo
e
palazzo
e
il
getto
dell
'
acqua
nella
rotonda
fontana
dà
bianche
faville
di
goccie
sulla
brunità
della
pietra
invecchiata
.
Passo
e
ripasso
per
rivedere
quel
che
ho
visto
mezz
'
ora
fa
né
mi
stanco
di
questo
giro
di
cose
intorno
a
me
stesso
,
più
fresco
di
amore
che
al
momento
della
levata
.
Le
carrozze
son
ferme
e
chiuse
come
bare
d
'
epidemia
:
se
tutti
gli
orologi
dei
dintorni
suonano
,
l
'
un
dopo
l
'
altro
,
il
primo
tocco
del
nuovo
giorno
penso
con
fremiti
di
passione
alla
bellezza
dell
'
eternità
.
Non
svegliatemi
.
Ripenso
alla
donna
alta
e
matura
che
si
fece
guardare
da
me
verso
l
'
otto
,
tutta
chiusa
nei
suoi
grossi
vestiti
di
velluto
e
di
pelli
,
colla
faccia
nascosta
dietro
la
veletta
,
tesa
come
una
finestra
di
filo
tra
i
capelli
ed
il
mento
.
La
pelliccia
lunga
che
le
rimodellava
in
dolci
monti
il
corpo
grande
e
fasciato
mi
lasciò
un
cattivo
senso
di
fortezza
da
prendere
.
E
quando
mi
fu
lontana
fui
contento
più
del
momento
innanzi
.
Accesi
pronto
una
sigaretta
come
una
ricompensa
odorosa
.
Non
potrò
essere
un
negro
.
Se
questa
pelle
di
secca
recluta
che
consumò
camicie
troppo
fini
lustrasse
di
grana
mora
sotto
il
sole
d
'
Uganda
e
degli
occhi
non
si
vedesse
che
il
bianco
,
più
bianco
di
tutto
sopra
il
mio
naso
camuso
di
cane
,
non
avrei
,
né
alla
luce
né
al
buio
,
questi
amari
passatempi
.
Dormirei
come
un
ceppo
collo
scudo
sotto
la
parrucca
cresputa
come
i
primi
cavalieri
né
mi
sveglierebbe
infingarda
la
luce
bigia
degli
orti
.
Avrei
tanto
bisogno
d
'
esser
più
barbaro
!
E
di
stringere
al
mio
un
corpo
ubbidiente
con
diti
sudici
di
sangue
infedele
.
Partirò
,
partirò
qualche
mattina
.
Sarà
liscio
il
mare
come
la
saponata
nella
conca
e
sarà
il
cielo
tutto
disteso
e
tirato
come
una
pezza
di
seta
nuova
.
Partirò
senza
pianti
dal
granito
del
molo
e
navigherò
verso
il
calore
e
l
'
allegrezza
cantando
a
mezza
voce
tra
il
sorriso
de
'
mozzi
.