StampaPeriodica ,
È
strano
che
in
mezzo
a
tanto
fiorire
letterario
di
piani
educativi
e
di
riforme
,
sia
sfuggito
il
tema
importantissimo
dell
'
educazione
famigliare
e
dei
suoi
necessarî
rimedî
.
La
morale
balorda
di
miliardi
di
persone
dell
'
uno
e
dell
'
altro
sesso
che
affrontano
la
vita
senza
cultura
,
senza
preparazione
morale
,
senza
religione
,
senz
'
anima
,
inquina
e
perturba
l
'
esistenza
delle
famiglie
e
ne
prepara
lo
sfacelo
.
Vivono
e
fondano
una
casa
,
una
famiglia
,
senza
il
culto
propiziatore
,
senza
Lari
,
senza
sentimento
di
responsabilità
,
senza
eroismo
.
Bambini
anche
a
cinquant
'
anni
,
chiusi
nei
piccoli
bisogni
del
loro
egoismo
e
nei
brevi
affetti
abituali
,
non
sono
armati
per
resistere
alle
bufere
del
gran
mondo
,
non
hanno
una
fede
pertinace
fino
alla
morte
,
un
impulso
che
superi
i
limiti
della
loro
persona
.
Il
loro
egoismo
puerile
li
isola
e
li
schiaccia
.
Grandi
famiglie
,
tali
che
,
se
ciascuno
avesse
avuto
la
generosità
di
votarsi
a
uno
scopo
superiore
,
avrebbero
trovato
in
esso
il
motivo
della
loro
solidarietà
e
della
loro
forza
,
finiscono
invece
disperse
in
balia
dei
turbini
dell
'
esistenza
,
perché
il
fondamento
della
loro
unione
in
origine
era
disonesto
,
troppo
inferiore
ai
motivi
pretestati
.
Il
padre
col
pretesto
del
bene
dei
figli
fa
tutto
quello
che
gli
pare
o
con
una
mostruosità
pedagogica
tenta
di
corrompere
e
di
schiacciare
la
loro
personalità
a
profitto
d
'
un
suo
banale
disegno
di
prosperità
economica
;
se
vuol
preservarli
dal
male
vieta
loro
ogni
amicizia
e
compagnia
affinché
si
affiatino
solamente
con
lui
che
rappresenta
il
bene
,
ed
a
lui
solo
riportino
le
loro
forze
vive
.
La
madre
,
col
pretesto
della
modestia
e
dell
'
umiltà
,
si
disinteressa
d
'
ogni
cosa
che
non
sia
il
suo
limitatissimo
compito
quotidiano
di
massaia
;
e
non
le
mancano
materni
pretesti
per
ogni
altro
qualsivoglia
atteggiamento
.
I
figli
con
gli
stessi
pretesti
debbono
tradirli
se
non
vogliono
rimanere
schiacciati
.
Il
bene
della
famiglia
,
la
modestia
,
gli
ideali
,
sono
tutte
belle
e
buone
cose
;
cose
belle
e
buone
tradite
che
si
vendicano
,
cose
che
finiscono
col
deviare
inutilmente
dai
veri
motivi
-
quali
che
siano
-
le
azioni
di
ciascuno
,
e
col
lasciarlo
perire
da
sé
in
un
suo
labirinto
o
in
un
suo
deserto
.
L
'
affiatamento
forzato
allora
diventa
schifo
,
l
'
umiltà
vigliaccheria
,
la
riverenza
sprezzo
o
violenza
.
Vogliono
tutto
per
sé
,
senza
larghezza
,
inospiti
e
avari
ostentano
la
liberalità
perché
non
si
dica
o
non
si
creda
,
e
pretendono
di
farsi
pagare
con
l
'
usura
quel
nome
che
sfruttano
,
quel
beneficio
che
credono
d
'
aver
fatto
o
che
ostentano
di
credere
d
'
aver
fatto
perché
stimarono
d
'
essere
obbligati
a
simularne
l
'
apparenza
e
forse
in
parte
non
poterono
fare
a
meno
di
curarne
anche
la
sostanza
.
Un
enorme
malinteso
,
un
groviglio
di
vuoto
,
un
incubo
.
Di
ogni
seme
che
gettano
nella
vita
pretenderebbero
i
frutti
!
Ma
li
pretendono
con
le
parole
e
non
con
l
'
inesauribile
costanza
d
'
attività
,
di
fede
e
di
cura
.
Noiosissimi
Tersiti
che
rintronano
di
querimonie
le
orecchie
e
mortificano
il
cuore
ai
taciturni
che
lavorano
per
un
loro
sogno
e
che
amano
al
mondo
qualche
cosa
oltre
se
stessi
.
Io
feci
pure
!
Com
'
è
che
non
ebbi
?
Ed
io
,
che
cosa
godo
?
La
loro
anima
è
tutto
negazione
,
tutto
egoismo
,
tutto
vizio
.
Non
v
'
è
più
nulla
d
'
umano
in
essi
.
E
sono
miliardi
.
Le
città
e
i
borghi
ne
sono
pieni
.
La
strada
fangosa
e
merdosa
,
le
case
piene
d
'
odori
di
cucine
,
di
detti
e
di
sporcizie
,
le
facce
bestiali
dei
cristiani
,
l
'
onda
del
mortifero
luridume
umano
che
dilaga
quasi
dappertutto
e
minaccia
anche
in
noi
stessi
,
ci
soffoca
,
ci
nausea
costantemente
,
ci
avvelena
.
Vi
sono
troppi
pidocchi
sull
'
ideale
.
Ci
vuole
un
bagno
rigeneratore
di
sventura
.
Sia
benedetta
la
Guerra
,
che
chiama
ogni
cosa
col
suo
nome
e
se
ci
manda
uno
shrapnel
non
pretende
d
'
averlo
fatto
per
nostro
bene
!