POESIA ( SOFFICI ARDENGO , 1915 )
StampaPeriodica ,
Un
solo
squillo
della
tua
voce
senza
epoca
e
tutte
le
gioiellerie
di
questo
crepuscolo
rassegnato
in
pantofole
si
mettono
a
lampeggiare
creando
un
giorno
nuovo
Un
'
ala
inzuppata
d
'
azzurro
tacita
gli
spleens
il
nero
-
fumo
di
tante
ritirate
prima
del
corpo
a
corpo
fuori
de
'
geroglifici
delle
metafisiche
acerbe
Si
direbbe
che
non
siamo
mai
morti
Questi
pallidi
vermi
sarebbero
dei
capelli
biondi
e
le
vecchie
ironie
una
menzogna
di
réclames
fiorite
sui
muri
del
sepolcro
Un
solo
giro
dei
tuoi
occhi
d
'
oro
(
non
parlo
a
una
donna
)
-
e
addio
dunque
l
'
aspettativa
di
riposo
e
il
tramonto
metodico
e
la
saggezza
diplomatica
delle
liquidazioni
amorose
Di
nuovo
eccoci
fra
la
gioventù
de
'
verdi
infranti
de
'
frascami
stemperati
nelle
nudità
primitivismo
abbrividito
lungo
queste
striature
d
'
acque
rosa
e
blu
rifluenti
a
un
riflesso
di
mammelle
e
di
sole
in
un
diluvio
di
violette
gelate
Le
luci
le
sete
l
'
elettricità
degli
antichi
sguardi
idilli
irreperibili
dimenticati
co
'
vini
e
i
paradossi
Scienza
laboriosa
Arcobaleno
che
rotea
e
ronza
con
una
diffusione
di
prismi
come
nelle
creazioni
Si
ricomincia
città
campagne
e
cuore
È
la
vita
davvero
A
quando
la
fanfara
idiota
delle
fantasmagorie
in
maschera
nel
trotto
buio
delle
diligenze
?
Addio
mia
bella
addio
O
non
è
ancora
che
una
farsa
povera
nello
scenario
a
perpetuità
delle
stelle
oscillanti
su
questa
casa
d
'
illusione
creduta
chiusa
e
aperta
forse
a
tutto
!