StampaQuotidiana ,
Ho
chiesto
al
senatore
Croce
il
permesso
di
pubblicare
una
nostra
conversazione
sugli
attuali
avvenimenti
politici
italiani
.
Il
Croce
si
è
mostrato
dapprima
restio
,
e
per
persuadermi
mi
ha
detto
:
Nella
mia
qualità
di
letterato
sono
costretto
a
scrivere
molto
ed
anche
a
polemizzare
in
difesa
delle
mie
idee
.
Non
voglio
aumentare
la
somma
del
mio
scrivere
e
parlare
,
occupandomi
anche
degli
avvenimenti
politici
del
giorno
,
per
quanto
gravi
e
importanti
come
gli
attuali
.
Ma
io
ho
insistito
.
La
parola
di
un
uomo
di
alto
intelletto
e
di
grande
autorità
come
il
Croce
può
giovare
non
poco
in
questo
momento
,
e
aiutare
il
fascismo
a
trovare
la
strada
buona
nel
supremo
interesse
della
patria
.
Ed
egli
ha
finito
per
cedere
.
Voi
sapete
mi
ha
detto
il
Croce
che
io
ho
sempre
sostenuto
che
il
movimento
fascistico
fosse
sterile
di
nuove
istituzioni
,
incapace
di
plasmare
,
come
i
suoi
pubblicisti
vantavano
,
un
nuovo
tipo
di
Stato
.
Perciò
esso
non
poteva
e
non
doveva
essere
altro
,
a
mio
parere
,
che
un
ponte
di
passaggio
per
la
restaurazione
di
un
più
severo
regime
liberale
,
nel
quadro
di
uno
Stato
più
forte
.
Doveva
rinunziare
a
inaugurare
una
nuova
epoca
storica
,
conforme
ai
suoi
vanti
;
ma
poteva
ben
soddisfarsi
della
non
piccola
gloria
di
ridare
tono
e
vigore
alla
vita
politica
italiana
,
cogliendo
,
per
merito
dei
già
combattenti
,
il
miglior
frutto
della
guerra
.
Per
altro
,
questo
vostro
giudizio
fu
vivamente
contrastato
.
Già
,
e
i
giornali
fascisti
si
misero
alla
ricerca
di
quello
che
era
o
doveva
essere
l
'
ideale
proprio
del
fascismo
,
il
nuovo
Stato
fascistico
,
le
nuove
originali
sue
istituzioni
,
e
via
dicendo
.
Chiacchierarono
molto
,
ma
dettero
,
in
via
negativa
,
la
conferma
della
giustezza
del
mio
giudizio
,
che
era
poi
il
giudizio
del
buon
senso
.
Cosicché
voi
ritenete
che
i
recenti
avvenimenti
lo
abbiano
convalidato
?
È
accaduto
quel
che
dice
il
noto
«
latinorum
»
,
che
voglio
risparmiarvi
:
cioè
che
i
fati
conducono
il
volenteroso
e
trascinano
chi
non
vuole
.
Quel
che
non
era
stato
possibile
iniziare
con
savia
preveggenza
e
dando
prova
di
moderazione
,
è
stato
imposto
da
una
sollevazione
della
pubblica
coscienza
innanzi
a
un
orribile
delitto
.
Delitto
che
,
come
gli
altri
delitti
di
quella
sorta
,
sconvolge
e
ferisce
il
nostro
cuore
umano
,
ma
che
ha
poi
come
tutti
hanno
sentito
qualche
cosa
di
specificamente
politico
,
essendo
significativo
di
un
errato
indirizzo
,
che
nel
suo
estremo
porta
a
conseguenze
come
queste
.
Come
intendete
questa
connessione
?
In
un
modo
semplicissimo
.
Poiché
il
fascismo
non
è
in
grado
di
creare
un
nuovo
assetto
costituzionale
e
giuridico
che
sostituisca
l
'
assetto
del
liberalismo
,
deve
reggersi
con
quegli
stessi
procedimenti
violenti
con
cui
è
sorto
,
perpetuando
ciò
che
doveva
essere
occasionale
e
transitorio
.
E
nella
serie
di
questi
procedimenti
violenti
non
si
può
determinare
esattamente
a
qual
punto
ci
si
debba
fermare
.
Le
ingiurie
e
le
violenze
appartengono
a
una
stessa
serie
e
trapassano
le
une
nelle
altre
per
gradazioni
più
o
meno
sensibili
.
Abbiamo
udito
quel
che
dicevano
alcuni
fascisti
:
«
Queste
cose
non
sono
certamente
belle
,
appartengono
alle
passività
del
fascismo
;
ma
di
fronte
c
'
è
l
'
attività
,
il
mantenimento
del
fascismo
stesso
come
salute
d
'
Italia
»
.
E
vi
sembra
che
vi
siano
segni
di
un
ritorno
al
regime
liberale
?
Non
si
poteva
aspettare
,
e
neppure
desiderare
,
che
il
fascismo
cadesse
a
un
tratto
.
Esso
non
è
stato
un
infatuamento
o
un
giochetto
.
Ha
risposto
a
seri
bisogni
e
ha
fatto
molto
di
buono
,
come
ogni
animo
equo
riconosce
.
Si
avanzò
col
consenso
e
tra
gli
applausi
della
nazione
.
Sicché
,
per
una
parte
,
c
'
è
,
ora
,
nello
spirito
pubblico
,
il
desiderio
di
non
lasciar
disperdere
i
benefici
del
fascismo
,
e
di
non
tornare
alla
fiacchezza
e
all
'
inconcludenza
che
lo
avevano
preceduto
;
e
dall
'
altra
,
c
'
è
il
sentimento
che
gl
'
interessi
creati
dal
fascismo
,
anche
quelli
non
lodevoli
e
non
benefici
,
sono
pur
una
realtà
di
fatto
,
e
non
si
può
dissiparla
soffiandovi
sopra
.
Bisogna
,
dunque
,
dare
tempo
allo
svolgersi
del
processo
di
trasformazione
.
Questo
il
significato
del
prudente
e
patriottico
voto
del
Senato
.
A
proposito
.
C
'
è
chi
si
dice
alquanto
meravigliato
del
voto
,
dato
da
voi
,
favorevole
all
'
ordine
del
giorno
di
fiducia
,
essendo
noti
i
vostri
convincimenti
,
che
anche
ora
riaffermate
.
Vi
sono
voti
che
si
danno
come
di
slancio
ed
altri
che
si
danno
dopo
avere
lungamente
ponderato
il
pro
e
il
contra
:
voti
di
entusiasmo
e
voti
di
dovere
.
Per
me
,
e
credo
per
moltissimi
altri
senatori
,
quel
voto
di
fiducia
è
stato
un
voto
di
dovere
.
Anche
i
più
gravi
discorsi
degli
oppositori
,
come
quelli
dell
'
Albertini
e
dell
'
Abbiate
,
sembravano
indicarci
la
via
media
,
a
cui
ci
siamo
attenuti
,
reprimendo
le
nostre
tendenze
personali
.
Voi
parlate
di
un
processo
di
trasformazione
del
fascismo
,
che
si
è
iniziato
,
e
che
la
libera
stampa
deve
spingere
innanzi
;
ma
non
vi
pare
che
,
piuttosto
che
di
trasformazione
,
si
debba
parlare
,
in
questo
caso
,
di
dissoluzione
del
fascismo
?
Ciò
dipenderà
dalla
saggezza
e
dalla
intelligenza
e
dalla
volontà
dei
migliori
componenti
del
fascismo
.
Se
essi
comprenderanno
l
'
ineluttabilità
del
ritorno
al
regime
liberale
,
sapranno
salvare
il
fascismo
come
un
elemento
forte
e
salutare
della
futura
gara
politica
.
E
avranno
distrutto
un
labile
fascismo
dittatorio
per
crearne
uno
duraturo
.
Credete
che
questo
processo
di
dissoluzione
o
di
trasformazione
sarà
rapido
?
Chi
può
dirlo
?
L
'
imprevedibile
può
accelerarlo
o
ritardarlo
.
E
poi
in
Italia
c
'
è
,
ora
,
scarsezza
di
uomini
politici
;
e
questo
è
un
serio
impaccio
.
Scarsezza
?
Non
mai
,
come
negli
ultimi
anni
,
si
sono
richiesti
e
si
sono
avuti
dalle
Camere
tanti
ministri
e
tanti
sottosegretari
di
Stato
.
È
una
vera
età
ferace
di
uomini
politici
nuovi
...
Nuovi
:
dite
bene
,
e
la
vostra
ironia
è
a
posto
.
Io
parlavo
dei
non
nuovi
,
dei
vecchi
.
Se
la
gente
ha
provato
tanta
antipatia
contro
i
nuovi
ricchi
,
i
ricchi
improvvisati
,
consentite
a
me
di
provare
qualche
diffidenza
verso
l
'
altro
prodotto
del
dopo
guerra
,
verso
i
nuovi
politici
improvvisati
.
Le
elezioni
del
'19
,
e
peggio
ancora
quelle
del
'24
,
hanno
privato
la
vita
politica
italiana
di
un
gran
numero
di
uomini
esperti
,
di
fedeli
servitori
dello
Stato
,
che
non
si
sa
come
sostituire
,
e
che
bisognerebbe
richiamare
...
Il
Croce
ha
continuato
:
Ne
volete
una
prova
?
Io
sono
stato
nel
gabinetto
Giolitti
nel
'20-'21
,
e
rivedo
in
immaginazione
il
tavolino
intorno
al
quale
sedevamo
.
Lo
rivedo
;
e
che
cosa
vedo
?
Otto
dico
otto
di
quei
ministri
,
ancora
validi
,
o
addirittura
ancora
giovani
,
e
tutti
provetti
parlamentari
,
non
appartengono
più
alla
Camera
.
Otto
:
il
Facta
,
il
Meda
,
il
Bonomi
,
l
'
Alessio
,
il
Raineri
,
il
Fera
,
Luigi
Rossi
ed
il
Peano
.
Il
quale
ultimo
,
esso
solo
,
è
passato
al
Senato
.
Non
vi
pare
che
ciò
debba
dare
alquanto
da
pensare
?
l
'
Italia
così
ricca
di
uomini
capaci
,
da
far
getto
di
questi
?