StampaQuotidiana ,
Una
ragazza
siede
al
telaio
e
facendo
«
su
la
panchetta
»
un
po
'
di
posto
a
Giovannino
Pascoli
gli
mormora
:
Mio
dolce
amore
...
(
La
tessitrice
,
nei
Canti
di
Castelvecchio
)
;
ma
la
ragazza
è
morta
da
un
gran
pezzo
e
l
'
incontro
avviene
solo
nell
'
affettuosa
fantasia
.
Il
poeta
Giulio
Orsini
si
strugge
per
Iacovella
:
Iacovella
,
è
vespro
e
siamo
soli
:
viene
a
sedermiti
allato
...
Ma
Iacovella
è
morta
da
quattrocent
'
anni
.
E
con
questo
?
Vivi
e
morti
,
a
noi
che
importa
?
Sino
a
te
lungo
i
secoli
arrivo
.
Una
bella
giovane
abbandona
in
quelle
scarnite
di
Giacomo
Leopardi
una
morbida
mano
che
il
contino
ventunenne
va
coprendo
di
baci
e
si
stringe
al
petto
(
Il
sogno
,
nei
Canti
)
;
ma
anch
'
essa
è
morta
«
or
son
più
lune
»
e
il
sogno
s
'
interrompe
sul
più
bello
:
e
nell
'
incerto
raggio
del
Sol
vederla
io
mi
credeva
ancora
.
(
Quattr
'
anni
più
tardi
scriverà
la
canzone
Alla
sua
donna
,
che
,
per
dichiarazione
dell
'
autore
,
è
propriamente
«
la
donna
che
non
si
trova
»
)
.
Il
Sannazaro
(
canzone
XII
delle
Rime
)
stava
sognando
di
tenere
anche
lui
stretta
fra
le
sue
la
tenera
mano
della
Bella
.
Acciò
il
felice
inganno
si
prolunghi
,
accòrtosi
che
il
sonno
è
sul
rompersi
,
lungo
spazio
non
volli
gli
occhi
aprire
.
Ma
dalla
bianca
mano
,
che
si
stretta
tenea
,
sentia
lasciarme
.
Questo
è
proprio
dei
sogni
,
in
sul
mattino
.
Molto
bello
e
poeticamente
detto
.
Se
la
poesia
italiana
è
piena
di
donne
vagheggiate
in
sogno
a
occhi
aperti
o
ad
occhi
chiusi
,
a
distanza
di
luogo
e
a
distanza
di
tempo
,
quando
non
addirittura
divenute
mummie
da
quattrocent
'
anni
,
la
colpa
va
fatta
rimontare
in
gran
parte
al
Sospiroso
di
Laura
,
che
aveva
finito
col
trovare
un
amaro
piacere
anche
,
e
forse
sopra
tutto
,
nella
non
conclusione
del
suo
amore
.
Proprio
vero
,
che
chi
si
contenta
gode
.
Un
giorno
l
'
imperatore
d
'
Oriente
aveva
mandato
a
regalare
al
Petrarca
,
che
non
sapeva
di
greco
,
un
codice
d
'
Omero
.
«
Vederlo
scrive
il
poeta
(
Lettere
familiari
XVIII
,
2
)
a
un
amico
è
già
per
me
una
gioia
straordinaria
.
Ogni
tanto
me
lo
stringo
al
seno
e
dico
sospirando
:
oh
quanto
è
d
'
ascoltarti
in
me
il
desio
!
»
.
Petrarca
che
amorosamente
si
stringe
al
seno
un
codice
che
non
è
in
grado
di
sfogliare
e
di
leggere
,
è
tutto
un
programma
.
Prender
coraggio
a
scrivere
una
dichiarazione
d
'
amore
a
una
giovinetta
straniera
in
una
lingua
ch
'
ella
non
può
intendere
e
unicamente
per
il
fatto
che
non
la
possa
intendere
,
anche
questa
è
una
situazione
squisitamente
petrarchesca
e
ci
si
trovò
il
gentile
Pindemonte
.
La
ragazza
era
una
inglesina
di
Londra
,
Agnese
H
*
*
*
alla
quale
il
poeta
aveva
cercato
d
'
insegnare
qualche
po
'
di
italiano
,
ma
l
'
estatica
zucconcella
non
aveva
saputo
trarre
profitto
di
sorta
da
quelle
preziose
lezioni
.
Mancando
pochi
giorni
al
suo
ritorno
in
patria
,
il
marchese
Ippolito
sfogò
sulla
carta
una
canzone
(
«
O
giovinetta
che
la
dubbia
via
»
)
che
,
quanto
al
sentimento
,
è
tra
le
più
delicate
della
nostra
lirica
amorosa
.
Canzone
,
a
lei
davante
tu
non
andrai
:
ché
né
tua
voce
intende
,
né
andarti
lascerei
,
se
l
'
intendesse
...
Ché
se
or
ti
parlo
,
e
grido
la
fiamma
di
cui
pieno
il
cor
trabocca
,
farlo
nella
natia
lingua
mi
lice
,
che
non
è
ancor
felice
.
si
che
uscir
possa
di
tua
rosea
bocca
.
Gli
basta
e
avanza
di
volerle
bene
nel
suo
segreto
,
di
vederla
e
sentirla
in
quelle
rare
amabili
occasioni
,
e
altro
per
sé
non
domanda
.
Il
men
di
che
può
donna
esser
cortese
ver
'
chi
l
'
ha
di
sé
stesso
assai
più
cara
da
te
,
Vergine
pura
,
io
non
vorrei
...
Sommo
scrupolo
e
affettuoso
terrore
egli
ha
di
poter
turbare
in
qualche
modo
l
'
incanto
di
quella
innocenza
,
la
rosea
serenità
di
quei
sogni
verginali
.
Né
volentier
torrei
di
spargerti
nel
sen
foco
amoroso
,
ché
quanto
è
a
me
più
noto
il
fiero
ardore
delitto
far
maggiore
mi
parria
,
s
'
io
turbassi
il
tuo
riposo
.
Maestro
io
primo
ti
sarò
d
'
affanno
?
Non
sia
mai
!
Ma
neanche
,
diviso
com
'
è
fra
invidia
desiderio
curiosità
gelosia
,
egli
sopporta
in
pace
il
pensiero
che
ci
possa
essere
un
fortunato
che
abbia
core
di
staccar
quel
fiore
dalla
pianta
.
Ma
che
fatto
avrà
mai
di
bello
e
strano
chi
vorrà
la
tua
mano
?
Non
so
sì
grande
e
sì
leggiadra
cosa
per
cui
degno
un
uom
sia
d
'
averti
sposa
.
Vieto
il
frasario
madrigalesco
e
girato
con
qualche
stento
il
periodo
,
ma
il
sentimento
è
genuino
.
Il
poeta
dunque
partirà
lasciando
mezzo
il
suo
cuore
a
Londra
,
e
altra
consolazione
non
ispera
alle
sue
pene
che
di
ricevere
di
quando
in
quando
lettere
,
non
già
di
Miss
Agnese
,
ma
di
Lady
Madre
,
che
facilmente
troverà
modo
di
dargli
qualche
notizia
della
graziosa
figliuola
.
Consolerà
i
miei
pianti
foglio
che
a
me
dalla
tua
madre
viene
,
su
cui
(
deh
spesso
!
)
ella
tuo
nome
segna
.
Avete
mai
incontrato
un
«
patito
»
sui
trentacinque
anni
di
più
trepido
cuore
e
semplice
contentatura
del
poeta
delle
Campestri
?
Sentimenti
squisiti
per
certo
:
specie
se
poi
pensiamo
ad
Ugo
,
il
grande
amico
d
'
Ippolito
,
che
non
si
faceva
scrupolo
di
far
girare
la
testa
e
sconvolgere
l
'
animo
a
quante
belle
giovani
gli
venissero
incontrate
.
Insegni
il
caso
della
Cecchina
dei
conti
Giovio
,
con
la
quale
l
'
invasato
autore
dell
'
Ortis
fece
il
cascamorto
nello
stesso
periodo
di
tempo
in
cui
portava
avanti
per
lo
meno
altre
quattro
operazioni
amorose
.
Aveva
cacciato
sé
e
la
ragazza
in
una
situazione
alla
lunga
insostenibile
e
,
quando
la
poverina
fu
per
bene
inciuccata
,
se
la
cavò
con
una
lettera
.
Io
vi
amerò
sempre
,
ve
lo
giuro
dal
profondo
del
cuore
,
vi
amerò
fino
all
'
estremo
sospiro
,
e
giuro
sull
'
onor
mio
[
che
cosa
mai
le
vorrà
giurare
con
tanta
solennità
?
]
di
non
ammogliarmi
finché
voi
non
sarete
d
'
altri
.
Se
l
'
infermità
,
se
gli
anni
,
se
gli
accidenti
vi
rapiranno
la
beltà
e
gli
agi
,
se
sarete
disgraziata
,
[
bei
discorsi
da
toccar
ferro
,
veramente
bei
discorsi
da
farsi
a
una
povera
ragazza
innamorata
e
di
cui
ci
si
dice
innamorati
!
]
se
vi
mancasse
nel
mondo
un
marito
,
un
amico
,
io
volerò
da
voi
:
io
vi
sarò
marito
[
ohé
]
,
padre
[
toh
]
,
amico
[
ahi
]
,
fratello
.
Parole
:
e
anche
fredde
,
anche
brutte
parole
.
Nella
guerra
d
'
amor
vince
chi
fugge
.
Ma
è
una
gran
brutta
vittoria
.
Una
meschina
vittoria
.
Non
per
questo
dipingeremo
Foscolo
tutto
rosso
come
il
Diavolo
,
né
Pindemonte
tutto
azzurro
come
un
Serafino
.
Nobili
,
non
v
'
ha
dubbio
,
i
sentimenti
del
marchese
;
ma
che
forse
non
a
bastanza
nascondono
il
suo
desiderio
di
non
vedersi
togliere
la
bella
libertà
della
quale
fu
sempre
gelosissimo
guardiano
.
Curioso
tipo
,
il
marchese
Ippolito
.
Gli
amici
,
e
più
ancora
le
amiche
,
si
lamentarono
di
«
possederlo
poco
»
.
Aveva
un
modo
tutto
suo
,
praticato
ben
prima
del
viaggio
a
Londra
,
di
squagliarsi
all
'
inglese
.
Ma
sapeva
poi
così
bene
indorare
di
cortesia
l
'
indifferenza
,
e
l
'
uggia
di
gentilezza
,
che
amici
ed
amiche
finivano
col
mandargliela
buona
,
così
che
visse
ben
voluto
da
tutti
e
senza
farsi
dei
nemici
.
Mentre
Foscolo
!
Nessuno
,
meglio
del
Pindemonte
,
sapeva
,
al
momento
opportuno
,
fare
il
distratto
,
il
trasognato
,
il
«
poeta
»
,
ed
eclissarsi
lasciando
i
restanti
nella
rispettosa
credenza
d
'
una
urgente
chiamata
delle
Muse
.
Al
promesso
sposo
della
Malinconia
non
occorrevano
pretesti
per
isolarsi
,
quando
sentisse
il
richiamo
della
«
Ninfa
gentile
»
.
«
Una
tal
sicurezza
acqueta
;
quando
parte
si
dice
:
nol
perdo
del
tutto
,
egli
va
a
dipingersi
,
lo
rivedrò
fra
non
molto
»
:
così
spiegava
la
cosa
con
affettuosa
malizia
,
nel
suo
vivace
Ritratto
d
'
Ippolito
,
la
spiritosa
Isabella
Teotochi
Albrizzi
,
che
in
un
certo
momento
aveva
anche
sperato
d
'
accomodarsi
marchesa
Pindemonte
.
Mi
piaci
così
tanto
,
pare
che
il
Pindemonte
in
fondo
voglia
dire
anche
alla
bionda
vergine
del
Tamigi
,
e
posso
volerti
tanto
bene
appunto
perché
,
lasciandoti
io
così
tua
,
posso
restare
così
mio
.
Non
ho
fatto
un
passo
per
possederti
,
perché
tu
nel
tuo
entusiasmo
giovanile
non
facessi
quell
'
altro
mezzo
che
sarebbe
bastato
a
farmiti
prigione
.
Estatica
zucconcella
,
il
tuo
poco
poco
-
maestro
d
'
italiano
per
questo
si
fidò
di
consegnarti
il
segreto
del
suo
cuore
solo
nell
'
ornato
scrigno
d
'
una
lingua
che
tu
non
saresti
riuscita
ad
aprire
.
In
una
parola
,
e
secondo
il
suo
costume
,
ti
si
dette
in
modo
che
tu
non
lo
potessi
acchiappare
.
Non
è
detto
che
nel
Terzo
cielo
,
nel
ciel
di
Venere
,
il
disastroso
Ugo
non
sia
sistemato
un
grado
più
alto
dell
'
inincatenabile
Ippolito
.