StampaQuotidiana ,
Giova
sperare
che
i
legionari
di
Fiume
o
a
dir
meglio
coloro
che
vorrebbero
snaturare
gli
scopi
della
loro
sedizione
patriottica
e
portarli
,
oltre
Fiume
,
ad
avventurose
stravaganze
nelle
quali
essi
avrebbero
le
beffe
e
la
patria
il
danno
,
prendano
atto
dell
'
atteggiamento
assunto
dall
'
opinione
pubblica
italiana
non
appena
fu
possibile
divulgare
i
loro
nuovi
propositi
e
gl
'
inizi
di
attuazione
.
Non
è
affatto
esagerato
dire
che
un
coro
unanime
di
riprovazione
s
'
è
levato
da
un
capo
all
'
altro
d
'
Italia
.
Quasi
tutti
disapprovano
la
degenerazione
dell
'
impresa
in
quanto
nuoce
gravemente
ai
fini
di
politica
estera
e
d
'
integrazione
territoriale
;
ma
tutti
quelli
che
hanno
senso
di
responsabilità
la
deplorano
vivacemente
,
con
cordoglio
e
con
sdegno
,
in
quanto
spezza
o
mira
a
spezzare
il
cardine
stesso
dello
Stato
e
dell
'
unità
e
dell
'
indipendenza
nazionale
:
che
è
appunto
la
disciplina
militare
,
infirmata
dalle
sobillazioni
del
Comando
di
Fiume
,
sconsacrata
dal
pronunciamento
dell
'
ammiraglio
Millo
,
che
ha
creduto
di
servire
la
patria
e
il
Re
abiurando
il
suo
giuramento
di
obbedienza
alla
patria
e
al
Re
.
Pochissime
,
insignificanti
,
estremamente
fiacche
e
tortuose
sono
le
difese
.
Qualche
interessato
vuol
far
credere
che
i
dannunziani
si
mossero
a
queste
prodezze
perché
era
imminente
l
'
attuazione
del
progetto
Tittoni
,
il
quale
sacrifica
,
essi
dicono
,
la
massima
parte
della
Dalmazia
senza
raggiungere
una
soddisfacente
soluzione
del
problema
di
Fiume
.
Sia
detto
senza
eufemismi
che
questa
accusa
è
contraria
alla
verità
.
Il
progetto
di
Tittoni
,
dal
momento
in
cui
Wilson
lo
respinse
,
non
è
mai
stato
vicino
all
'
attuazione
,
la
nostra
situazione
adriatica
è
ancora
tutta
quanta
in
forse
,
e
i
recenti
sviluppi
della
politica
europea
ed
americana
presenterebbero
probabilità
di
equi
miglioramenti
,
se
le
impulsive
violenze
dei
«
condottieri
»
non
paralizzassero
ogni
volontà
di
giuste
transazioni
.
Comunque
,
sia
o
non
sia
il
progetto
Fittoni
prossimo
ad
essere
attuato
,
spetta
al
paese
,
al
Parlamento
,
al
Governo
del
Re
accettarlo
o
respingerlo
,
sanzionarlo
o
annullarlo
.
L
'
Italia
ha
per
capitale
Roma
,
non
Fiume
,
né
Zara
;
è
governata
dal
suo
popolo
,
non
da
una
congiura
che
cuoce
di
dover
chiamare
militare
a
chiunque
ricordi
che
il
lealismo
dell
'
esercito
nazionale
fu
da
Novara
a
Vittorio
Veneto
,
attraverso
Custoza
e
Caporetto
,
il
più
augurale
palladio
della
nostra
fortuna
,
il
più
sicuro
sostegno
d
'
Italia
durante
l
'
avversità
.
Altri
,
turbati
dal
pericolo
di
corresponsabilità
intollerabili
,
tentano
di
nascondere
il
sole
con
le
cinque
dita
,
di
negare
l
'
evidenza
dei
detti
e
dei
fatti
e
dei
propositi
confessi
.
Pretendono
(
senza
nemmen
l
'
ombra
di
una
dimostrazione
almeno
indiziaria
)
che
le
notizie
dell
'
altra
sponda
siano
tendenziose
e
allarmiste
.
Ebbene
,
no
.
È
inutile
tergiversare
quando
i
propositi
di
«
propagare
l
'
incendio
»
e
di
far
cominciare
«
il
bello
»
furono
dal
Comando
di
Fiume
propalati
e
vantati
fin
dalla
metà
di
settembre
,
e
poi
sempre
nel
sèguito
,
tranne
quella
parentesi
di
sagge
parole
che
ingannarono
,
senza
addormentarli
,
quanti
sperarono
che
la
carità
di
patria
e
la
saggezza
fossero
nei
volontari
di
Ronchi
più
forti
della
faziosità
senza
legge
.
Non
serve
sofisticare
quando
i
detti
e
i
fatti
e
gli
scritti
di
D
'
Annunzio
e
di
Millo
sono
sulle
bocche
di
tutti
.
Non
ha
senso
smentire
quando
quelli
stessi
che
smentiscono
conobbero
e
volentieri
ripeterono
le
parole
di
colore
non
oscuro
preferite
dal
Comando
di
Fiume
.
Queste
scarse
e
inefficaci
eccezioni
non
fanno
che
confermare
la
regola
.
La
regola
è
,
nella
stampa
e
nell
'
opinione
pubblica
,
la
deplorazione
dei
fatti
e
dei
propositi
manifestati
a
Fiume
e
a
Zara
,
sopra
tutto
in
quanto
mandano
in
aria
la
disciplina
dell
'
esercito
e
della
flotta
e
staccano
la
forza
armata
dal
corpo
della
patria
,
facendone
un
moncherino
convulso
.
Vi
sono
giornali
,
non
sospetti
di
malanimo
verso
i
legionari
e
i
loro
capi
,
che
nello
sfruttamento
socialista
dello
spauracchio
imperialista
vedono
una
,
e
non
l
'
ultima
,
fra
le
cause
della
catastrofe
elettorale
del
16
novembre
.
Vi
sono
altri
che
sanno
quanto
l
'
infatuazione
sciovinista
abbia
nociuto
ai
fini
di
politica
estera
dell
'
Italia
ed
al
conseguimento
di
una
giusta
pace
adriatica
.
I
legionari
di
Fiume
o
,
a
dir
meglio
,
i
loro
capi
se
lo
tengano
per
detto
.
Ancora
sono
in
tempo
per
far
prevalere
il
bene
che
vogliono
all
'
Italia
sul
male
che
vorrebbero
arrecarle
,
per
farsi
assolvere
delle
cattive
intenzioni
con
l
'
astenersi
dalle
pessime
azioni
.