StampaQuotidiana ,
Per
il
15
settembre
è
ufficialmente
convocata
l
'
Assemblea
autunnale
della
Società
delle
Nazioni
.
L
'
ordine
del
giorno
non
fa
alcun
accenno
alla
questione
che
così
vivamente
interessa
l
'
opinione
pubblica
e
che
provocherà
certo
l
'
avvenimento
più
saliente
della
prossima
Assemblea
:
l
'
ammissione
della
Russia
nella
Società
delle
Nazioni
.
Il
silenzio
delle
sfere
ufficiali
ginevrine
su
tale
problema
è
da
molti
punti
di
vista
preoccupante
.
Il
segnale
di
allarme
è
stato
dato
dalla
stessa
stampa
di
Ginevra
che
si
può
ritenere
bene
informata
sulle
faccende
del
Quai
Wilson
.
Che
cosa
si
nasconderebbe
sotto
questo
silenzio
ufficiale
?
Si
parla
di
negoziati
segreti
per
l
'
ammissione
dei
Sovieti
nella
Società
delle
Nazioni
,
e
del
proposito
di
presentare
la
candidatura
di
sorpresa
per
evitare
le
immancabili
opposizioni
.
Anche
la
Lega
ginevrina
intenderebbe
mettersi
sulla
strada
della
diplomazia
segreta
:
se
così
fosse
non
resterebbe
che
da
prevedere
un
ulteriore
discredito
della
Società
delle
Nazioni
,
già
compromessa
con
il
fallimento
della
Conferenza
del
disarmo
.
Che
cosa
vogliono
le
nazioni
che
lavorano
per
presentare
di
sorpresa
la
candidatura
sovietica
?
Vogliono
evitare
che
i
titoli
che
la
Russia
deve
presentare
per
essere
ammessa
siano
sottoposti
all
'
esame
della
6°
Commissione
,
la
quale
,
secondo
la
carta
statutaria
,
è
obbligata
a
determinare
se
esistano
tutte
le
condizioni
necessarie
per
concedere
l
'
ammissione
.
Queste
condizioni
non
esistono
,
e
l
'
istituto
ginevrino
,
se
intende
con
disinvoltura
violare
la
sua
procedura
,
riuscirà
pure
a
cogliere
di
sorpresa
gli
Stati
oppositori
,
ma
minaccerà
anche
il
suo
prestigio
che
presuppone
il
rispetto
delle
norme
statutarie
.
Che
la
Russia
non
abbia
i
titoli
sufficienti
per
essere
ammessa
a
Ginevra
è
già
stato
ampiamente
dimostrato
.
Le
Repubbliche
sovietiche
non
sono
riconosciute
da
tutte
le
nazioni
né
de
iure
né
de
facto
:
inoltre
l
'
articolo
primo
del
Patto
esige
che
lo
Stato
aderente
sia
uno
Stato
«
il
quale
si
governi
liberamente
»
,
e
l
'
articolo
23
prescrive
che
i
membri
si
obblighino
«
di
assicurare
e
di
mantenere
eque
ed
umane
condizioni
di
lavoro
per
l
'
uomo
,
la
donna
ed
il
fanciullo
sia
nei
loro
territori
che
in
tutti
i
paesi
ai
quali
si
estendono
le
loro
relazioni
di
commercio
e
d
'
industria
»
.
Basta
considerare
i
caratteristici
ordinamenti
della
dittatura
sovietica
,
l
'
oppressione
della
libertà
di
lavoro
,
di
opinione
e
di
fede
,
i
metodi
di
governo
sull
'
Ucraina
e
sul
Caucaso
per
concludere
che
le
Repubbliche
sovietiche
non
hanno
alcuno
dei
requisiti
giuridici
necessari
per
l
'
ammissione
.
Perciò
il
tentativo
di
evitare
la
necessaria
verifica
delle
condizioni
,
per
la
quale
lo
statuto
prevede
una
speciale
commissione
,
si
risolve
in
una
frode
delle
norme
statutarie
con
grave
pregiudizio
della
serietà
della
Lega
.
Il
caso
del
Messico
,
citato
per
parare
le
immancabili
critiche
,
non
giustifica
la
gravità
della
nuova
procedura
:
infatti
il
Messico
fu
ammesso
senza
verifica
per
il
semplice
fatto
che
,
al
momento
della
costituzione
della
Società
delle
Nazioni
,
il
Messico
,
a
differenza
delle
altre
repubbliche
americane
,
per
l
'
opposizione
di
Wilson
,
non
era
stato
«
invitato
»
ad
aderire
,
mentre
aveva
i
requisiti
necessari
per
ricevere
un
tale
invito
.
Se
effettivamente
si
cercasse
di
frodare
le
procedure
ammettendo
la
Russia
senza
verifica
,
si
verrebbe
ad
avere
questa
situazione
paradossale
:
uno
Stato
,
che
molte
nazioni
non
riconoscono
giuridicamente
,
non
solo
viene
ammesso
nella
Società
delle
Nazioni
,
alla
quale
per
precise
norme
statutarie
non
ha
diritto
di
appartenere
,
ma
viene
ammesso
anche
con
una
procedura
eccezionale
quasi
che
si
trattasse
di
una
nazione
che
per
la
sua
civiltà
politica
è
assiomaticamente
al
disopra
ed
al
di
fuori
di
ogni
discussione
.
L
'
ipotesi
,
che
sempre
più
appare
probabile
,
di
un
ingresso
della
Russia
a
Ginevra
senza
verifiche
non
si
giustifica
ma
solo
si
comprende
in
un
momento
di
preoccupante
decadenza
delle
istituzioni
che
presiedono
alla
collaborazione
fra
i
popoli
.
La
Russia
non
può
né
giuridicamente
né
moralmente
essere
ammessa
nella
Società
delle
Nazioni
,
e
se
di
ammissione
si
vuol
parlare
,
in
quanto
si
consideri
l
'
ammissione
come
un
mezzo
per
influire
con
la
civiltà
europea
sulla
barbarie
russa
,
l
'
ammissione
deve
essere
rigorosamente
condizionata
.
Altrimenti
non
l
'
Europa
influirà
sulla
Russia
ma
la
Russia
sull
'
Europa
.
Gli
Stati
che
si
sono
anzitutto
preoccupati
della
salute
interna
hanno
posto
condizioni
al
riconoscimento
giuridico
dei
Sovieti
.
Così
gli
Stati
Uniti
e
così
l
'
Inghilterra
che
hanno
preteso
dal
governo
di
Mosca
l
'
impegno
di
rinunciare
ad
ogni
propaganda
comunista
e
di
assumere
la
responsabilità
dell
'
azione
della
III
Internazionale
.
A
Ginevra
invece
non
si
parla
di
condizioni
ma
si
conta
di
sanzionare
con
un
applauso
l
'
ammissione
dei
Sovieti
.
L
'
insostenibilità
di
questa
situazione
appare
ancor
più
evidente
qualora
si
pensi
al
fatto
che
a
Ginevra
,
cioè
nel
territorio
dello
Stato
svizzero
che
non
ha
riconosciuto
e
non
intende
riconoscere
la
Russia
,
si
installerebbe
una
delegazione
sovietica
che
,
sotto
l
'
egida
del
Quai
Wilson
presso
il
quale
sarebbe
accreditata
,
potrebbe
divenire
un
vero
centro
di
propaganda
comunista
internazionale
,
una
spina
nel
cuore
dell
'
Europa
civile
.
Perciò
sono
pienamente
giustificate
le
giuste
preoccupazioni
della
stampa
svizzera
la
quale
rileva
come
ormai
sia
già
documentato
dai
fatti
che
le
sedi
dei
diplomatici
sovietici
sono
anche
centrali
di
propaganda
della
III
Internazionale
.
Ad
edificazione
di
quanti
vogliono
illudersi
sulla
sincerità
del
pacifismo
moscovita
,
togliamo
dal
giornale
«
Ordre
»
il
seguente
passo
di
un
articolo
apparso
recentemente
sulla
«
Pravda
»
di
Leningrado
:
«
Quando
i
tamburi
della
grande
Armata
Rossa
batteranno
,
quando
le
nostre
baionette
ed
i
nostri
velivoli
rossi
porteranno
nel
mondo
il
segnale
della
Rivoluzione
comunista
e
dell
'
emancipazione
dei
popoli
,
allora
sorgerà
l
'
alba
del
giorno
del
giudizio
e
dell
'
espiazione
per
il
delitto
di
millenni
:
sarà
il
giorno
della
liberazione
per
l
'
India
,
la
Cina
,
per
tutte
le
razze
oppresse
e
torturate
.
La
volontà
di
giungere
a
questa
liberazione
è
suprema
legge
e
suprema
ragione
di
vivere
per
noi
che
abbiamo
innalzato
lo
stendardo
dell
'
emancipazione
dell
'
umanità
»
.
Rettorica
vuota
e
meschina
di
spiriti
esaltati
che
trovano
però
la
loro
Ellade
nelle
Repubbliche
russe
che
si
preparano
ad
inviare
a
Ginevra
i
loro
diplomatici
,
ed
in
Estremo
Oriente
i
loro
cannoni
.