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L ' indifferenza e l ' assenteismo del popolo austriaco di fronte ai progettati piani sovversivi , in occasione dell ' anniversario delle giornate rosse viennesi costituisce una riconferma della solidità del nuovo ordine sociale che il governo austriaco è riuscito a consolidare e garantire . Contro la « Sozialdemokratie » bolscevizzante e contro il nazismo terrorista l ' Austria ha impegnato negli ultimi due anni una lotta che è stata implacabile ed anche , in certi momenti , snervante . La politica militante , inaugurata da Dollfuss , ha saputo tener viva quell ' alta tensione spirituale che era assolutamente indispensabile per conferire al problema austriaco un carattere europeo e per superare gli estremismi della politica interna . I quali estremismi avevano un netto carattere sovversivo ed anti - austriaco in quanto negavano i due aspetti fondamentali della « missione storica » dell ' Austria , aspetti che sono stati ribaditi ed illustrati dal recente articolo di Mussolini : la cultura austriaca , la spiritualità cattolica . L ' ateismo della socialdemocrazia marxista e materialista significava negazione dei valori spirituali della cristianità austriaca , mentre il pangermanesimo nazista si risolveva nella negazione dei caratteri specifici della cultura austriaca che tende a togliere al germanesimo « tutto ciò che vi è di esclusivo , di aspro , di repulsivo alle altre genti » . Malgrado il consolidamento della situazione interiore , consolidamento attuato per mezzo di una dura e quotidiana azione di difesa contro le rinascenti forze del disordine , il cosiddetto « problema austriaco » conserva la sua urgenza ed attualità nel quadro della politica danubiana . Dopo essere stata oggetto di uno dei principali negoziati di Roma , la questione austriaca non ha avuto adeguato rilievo nelle conversazioni londinesi sicché oggi il problema forse più decisivo per l ' equilibrio europeo si trova posposto ai negoziati per la Locarno aerea e per la Locarno orientale . Questo locarnismo esigerà trattative assai lunghe e delicate non essendo ancora matura la precisazione dei dati di fatto sui quali vertono i negoziati , mentre l ' accordo italo - francese sul patto danubiano non attende che l ' adesione della Germania e della Polonia per entrare nella fase definitiva . Si postula teoricamente la sicurezza al disarmo , ma di fatto si finisce col posporre la conclusione dei patti che la sicurezza garantiscono alle conversazioni sulla riduzione degli armamenti . Per questo la politica europea continua a girare su se stessa in un circolo vizioso che diventa sempre più cronico . Vi è infatti alla radice degli attuali negoziati un equivoco apparentemente procedurale ma di fatto sostanziale in quanto entra nel merito oggettivo delle trattative . A Londra si è affermato il principio della « simultaneità » dei negoziati in quanto si condizionano reciprocamente mentre Laval era già impegnato con il protocollo franco - sovietico del 5 dicembre a non concludere accordi particolari con quelle potenze che , invitate ad aderire al Patto orientale , abbiano opposto rifiuto : lo stesso ministro francese , alla vigilia delle conversazioni di Londra , avrebbe data assicurazione formale ai rappresentanti della Russia e della Piccola Intesa di far precedere la conclusione del Patto dell ' Est alla conclusione del Patto danubiano . A Londra si parla di simultaneità , altrove si antepone il Patto dell ' Est alla questione degli armamenti ed a quella danubiana : al contrario la Germania sembra spostare ogni negoziato sulla convenzione aerea eliminando quindi ogni trattativa sui due patti europei . Specialmente per ciò che riguarda la questione dell ' Est , le preoccupazioni tedesche per gli armamenti russi ( che Mosca tende a giustificare adducendo la necessità di garantire la sua politica in Estremo Oriente ) sono destinate a rimandare alle calende greche la Locarno orientale . Come potranno svilupparsi gli attuali negoziati internazionali che si trovano inviluppati in così complicate difficoltà procedurali ? Per ora è degna di rilievo la risposta del Reich favorevole all ' apertura dei negoziati . Von Neurath ha rimesso agli ambasciatori d ' Inghilterra e di Francia una memoria della quale per ora si conosce solo la brevità . Ciò del resto era prevedibile dato il carattere generico dello stesso comunicato di Londra . La Germania accetta di trattare e domani si potranno conoscere i motivi fondamentali sui quali la Wilhelmstrasse intende intavolare le trattative che , data la diversità delle note presentate a Londra ed a Parigi , si prevede possano avere una duplice orientazione . Negli ultimi giorni la stampa tedesca aveva preannunciata la risposta positiva di Berlino , pur avanzando serie obiezioni sugli argomenti dei negoziati . Il « Voelkische Beobachter » , per esempio , ha rilevato come il trattato di Locarno implichi già , per le parti contraenti , l ' obbligo di mettere i loro armamenti aerei a disposizione di quel Paese che venisse attaccato . Da questo punto di vista si fa presente che i nuovi impegni proposti non aggiungerebbero nulla a quelli preesistenti , fatta eccezione delle garanzie che ora vengono offerte all ' Inghilterra le quali non sono previste dal trattato di Locarno . Per quanto riguarda il fronte renano la convenzione proposta non offrirebbe nuovi elementi di sicurezza . La particolare posizione geografica dell ' Italia e dell ' Inghilterra complica notevolmente il piano della Locarno aerea , sicché in un primo momento si era pensato ad un doppio patto concluso da una parte dalla Francia - Germania - Inghilterra - Belgio e dall ' altra dall ' Italia - Francia - Germania . Gli ambienti politici italiani hanno però fatto presente che un doppio patto aereo rischierebbe di indebolire più che rinforzare il patto di Locarno . L ' Italia appare favorevole alla conclusione di un unico accordo aereo firmato da tutte le cinque potenze di Locarno , salvo allegare all ' accordo un annesso con il quale l ' Inghilterra e l ' Italia preciserebbero le speciali condizioni del loro scambievole aiuto . Ma tali questioni particolari sarebbero facilmente superabili qualora fosse raggiunto un accordo sul quantitativo degli armamenti aerei del Reich invitato a trattare su un piede di parità . Il grave ostacolo si deve ricercare in questo settore delle trattative .