StampaQuotidiana ,
Tutti
coloro
(
e
sono
legione
)
che
negli
ultimi
tempi
si
erano
lasciati
trasportare
per
la
facile
china
delle
previsioni
crepuscolari
e
delle
congetture
catastrofiche
non
possono
non
rimanere
colpiti
da
benevola
sorpresa
di
fronte
alle
conclusioni
del
convegno
di
Stresa
.
Nei
prossimi
giorni
si
potrà
trattare
minutamente
della
portata
politico
-
diplomatica
delle
singole
deliberazioni
,
ma
ciò
che
importa
è
rilevare
lo
spirito
delle
conclusioni
e
le
loro
fondamentali
caratteristiche
che
sono
:
1
)
fedele
osservanza
degli
impegni
contrattuali
inviolabili
;
2
)
volontà
incrollabile
di
rinnovare
le
obbligazioni
poste
dagli
accordi
già
conclusi
fra
le
tre
potenze
;
3
)
preoccupazione
scrupolosa
di
non
sciupare
alcuna
delle
possibilità
di
garantire
la
pace
con
i
patti
proposti
.
Su
questi
tre
binari
si
sono
poste
le
discussioni
di
Stresa
,
ed
a
questi
tre
princìpi
sono
riducibili
le
conclusioni
prese
.
Infatti
l
'
adozione
di
una
condotta
comune
da
seguire
nella
discussione
del
ricorso
della
Francia
a
Ginevra
,
e
la
dichiarazione
finale
che
impegna
le
tre
Nazioni
ad
opporsi
«
con
tutti
i
mezzi
adatti
»
ad
ogni
ripudiazione
unilaterale
dei
trattati
costituiscono
una
prova
concreta
di
voler
mantenere
sul
regime
delle
reciproche
intese
le
sorti
d
'
Europa
.
In
secondo
luogo
,
la
riaffermazione
degli
accordi
di
Roma
e
di
Londra
,
nonché
la
importantissima
dichiarazione
del
governo
italiano
ed
inglese
circa
gli
impegni
di
Locarno
rinnovano
la
volontà
incrollabile
di
riconfermare
ed
aggiornare
le
preesistenti
obbligazioni
.
Infine
,
l
'
aver
lasciata
la
porta
aperta
circa
i
patti
danubiano
,
orientale
,
aereo
e
la
riduzione
degli
armamenti
dimostra
con
quanta
sollecitudine
vengono
rinnovati
i
tentativi
di
garantire
il
sempre
minacciato
ordine
europeo
.
Coloro
(
e
sono
pure
legione
)
che
confondono
la
diplomazia
con
il
teatro
,
il
destino
dei
popoli
con
i
giuochi
d
'
azzardo
e
che
negli
ultimi
giorni
cercavano
fra
le
righe
delle
scarne
cronache
giornalistiche
imbottite
di
paesistica
e
di
colore
lacustre
il
preannuncio
di
mobilitazioni
di
immediati
conflitti
,
ricevono
oggi
una
precisa
lezione
di
sano
equilibrio
e
di
severo
senso
di
responsabilità
.
Questo
importa
rilevare
all
'
indomani
di
un
convegno
che
ha
tenuto
la
politica
europea
sospesa
in
una
pausa
di
incertezze
gravide
di
impensate
conseguenze
.
Il
comunicato
è
assai
chiaro
.
Diviso
per
argomenti
,
non
lascia
luogo
ad
equivoci
né
ha
bisogno
di
elucubrazioni
esegetiche
.
Le
deliberazioni
sono
di
due
tipi
:
alcune
si
possono
considerare
«
realizzazioni
»
,
ed
altre
«
programmi
di
realizzazioni
»
.
Ma
gli
attivi
non
si
debbono
considerare
solo
alla
stregua
delle
realizzazioni
positive
,
bensì
anche
alla
stregua
delle
mancate
realizzazioni
negative
:
non
si
può
badare
solo
a
ciò
che
si
è
«
ottenuto
»
ma
anche
a
ciò
che
si
è
«
scansato
»
e
questa
seconda
partita
non
è
meno
considerevole
della
prima
.
Tra
le
realizzazioni
positive
,
cioè
rese
definitive
con
Stresa
,
si
deve
ricordare
:
1
)
accordo
di
perseguire
una
politica
di
pace
«
nell
'
ambito
della
Società
delle
Nazioni
»
;
2
)
accordo
di
opporsi
«
con
tutti
i
mezzi
adatti
»
ad
ogni
ripudiazione
unilaterale
dei
trattati
;
3
)
accordo
italo
-
inglese
di
confermare
gli
obblighi
di
garanzia
del
trattato
di
Locarno
,
e
di
comunicare
ciò
al
governo
germanico
;
4
)
accordo
sulla
necessità
di
mantenere
l
'
indipendenza
austriaca
.
Tra
i
programmi
di
realizzazioni
,
che
non
sono
semplici
voti
generici
,
ma
proposte
concrete
,
si
deve
sottolineare
:
1
)
piano
di
una
riunione
a
Roma
dei
paesi
danubiani
interessati
al
mantenimento
dell
'
integrità
e
dell
'
indipendenza
austriaca
al
fine
di
concludere
accordi
relativi
all
'
Europa
centrale
;
2
)
conferma
dei
princìpi
e
delle
procedure
londinesi
del
piano
di
un
patto
aereo
;
3
)
raccomandazione
agli
Stati
interessati
alla
richiesta
di
«
revisione
»
dello
statuto
militare
dei
trattati
di
S
.
Germano
,
Trianon
e
Neuilly
,
di
regolare
tale
richiesta
per
via
di
convenzione
.
(
Esempio
questo
notevole
dell
'
inizio
di
pacifiche
procedure
revisionistiche
di
clausole
militari
di
Trattati
di
pace
)
.
Sta
infine
a
sé
il
proposito
generico
di
continuare
i
negoziati
per
lo
sviluppo
della
sicurezza
nell
'
Europa
orientale
:
non
si
accenna
al
Patto
dell
'
Est
che
tante
difficoltà
ha
sollevate
,
ma
si
è
preoccupati
,
anche
qui
,
di
mantenere
aperta
la
porta
dei
negoziati
,
specialmente
dopo
le
precisazioni
tedesche
di
sabato
scorso
.
Ciò
che
il
comunicato
afferma
circa
il
disarmo
è
di
capitale
interesse
,
ma
ogni
precisazione
,
su
questo
terreno
,
resta
rinviata
alla
discussione
del
ricorso
francese
a
Ginevra
del
quale
si
conosce
solo
il
testo
.
Per
ora
si
sa
solo
che
i
tre
governi
constatano
«
con
rammarico
»
una
ripudiazione
di
trattati
che
ha
«
scosso
la
fiducia
»
;
i
tre
governi
sono
disposti
ad
unirsi
per
ogni
tentativo
di
carattere
pratico
mirante
a
promuovere
un
accordo
internazionale
per
la
limitazione
degli
armamenti
.
Rammarico
per
il
passato
e
fiducia
per
il
futuro
;
rammarico
e
fiducia
che
però
non
possono
essere
considerati
a
sé
,
ma
vanno
inquadrati
nella
protesta
francese
alla
Società
delle
Nazioni
(
protesta
che
ha
già
l
'
adesione
dell
'
Italia
e
dell
'
Inghilterra
)
e
nella
riaffermazione
anglo
-
italiana
della
garanzia
di
Locarno
.
Questi
vari
momenti
non
possono
esser
scissi
perché
sono
complementari
e
tutti
essenzialissimi
ai
fini
di
un
giudizio
integrale
della
situazione
.
Lo
spirito
del
convegno
di
Stresa
è
stato
sottolineato
nelle
calde
parole
di
commiato
pronunciate
dagli
uomini
di
Stato
delle
tre
nazioni
.
Ha
detto
Mac
Donald
:
mantenere
la
porta
aperta
,
lavorare
a
piena
luce
,
essere
onesti
e
ragionevoli
,
sapere
da
qual
parte
sono
le
responsabilità
.
Flandin
ha
invece
sottolineata
l
'
ammirazione
e
la
riconoscenza
delle
delegazioni
al
capo
del
governo
italiano
che
del
convegno
è
stato
l
'
iniziatore
e
l
'
animatore
.
Mentre
a
Ginevra
si
riunisce
il
Consiglio
straordinario
della
Società
delle
Nazioni
l
'
atmosfera
europea
si
può
considerare
sensibilmente
chiarita
.
Nel
pelago
agitato
delle
persistenti
incertezze
vi
sono
tre
punti
fissi
di
orientamento
:
l
'
accordo
italo
-
francese
di
Roma
,
l
'
accordo
franco
-
inglese
di
Londra
,
ed
il
definitivo
accordo
di
Stresa
che
è
sintesi
e
coronamento
delle
precedenti
intese
.
Considerando
la
situazione
dall
'
angolo
visivo
di
questa
rinnovata
volontà
di
triplice
concordia
si
può
valutare
quanto
considerevole
sia
l
'
attivo
del
convegno
di
Stresa
.