StampaQuotidiana ,
I
discorsi
di
Daladier
e
Chamberlain
,
le
dichiarazioni
di
Etter
,
le
richieste
americane
,
nonché
i
diffusi
commenti
della
stampa
internazionale
permettono
ora
di
vedere
chiaramente
qualisiano
le
principali
ripercussioni
politiche
delle
nuove
occupazioni
germaniche
nel
Centro
-
Europa
.
Si
profilano
pure
nuove
orientazioni
della
politica
di
quei
paesi
i
quali
intendono
opporsi
allo
sviluppo
dell
'
azione
tedesca
nel
bacino
danubiano
.
La
gravità
della
tensione
ha
provocato
una
inevitabile
dissonanza
di
impressioni
e
di
commenti
;
ma
,
dopo
lo
smarrimento
delle
prime
giornate
,
sembra
ora
che
si
delineino
con
sufficiente
chiarezza
la
natura
e
la
responsabilità
degli
avvenimenti
,
come
pure
le
conseguenze
dirette
ed
indirette
degli
avvenimenti
stessi
.
Dall
'
esame
di
questo
complesso
materiale
alcuni
punti
emergono
in
modo
più
caratteristico
:
1
)
Tendenza
a
negare
una
vera
e
propria
validità
giuridica
allo
stabilimento
di
protettorati
nel
cuore
dell
'
Europa
.
La
stampa
tedesca
ha
riprodotto
il
testo
fotografico
del
documento
sottoscritto
a
Berlino
da
Hacha
-
Chvalkovski
,
e
continua
a
considerare
l
'
azione
militare
tedesca
come
la
logica
conseguenza
dell
'
essere
state
poste
«
in
die
Hünde
des
führers
»
le
sorti
della
Repubblica
cecoslovacca
per
opera
di
chi
rappresentava
legittimamente
tale
Repubblica
.
È
questo
il
punto
capitale
di
tutta
l
'
argomentazione
di
parte
tedesca
.
Ma
la
stampa
,
specialmente
inglese
,
non
discute
l
'
autenticità
del
documento
,
la
quale
è
pacificamente
riconosciuta
.
Detta
stampa
si
chiede
invece
se
nella
notte
del
15
marzo
i
due
rappresentanti
della
Cecoslovacchia
erano
in
condizioni
tali
da
esprimere
liberamente
,
e
quindi
validamente
,
la
volontà
del
popolo
cecoslovacco
.
Su
questo
tema
il
misurato
e
ponderato
Chamberlain
si
è
espresso
con
termini
che
non
lasciano
dubbi
:
«
Anziché
procedere
alle
consultazioni
internazionali
da
lui
promesse
,
il
cancelliere
tedesco
ha
assunto
personalmente
l
'
iniziativa
.
Prima
che
il
presidente
ceco
fosse
ricevuto
e
messo
di
fronte
a
domande
alle
quali
egli
non
aveva
alcun
potere
di
resistere
,
le
truppe
tedesche
si
sono
messe
in
marcia
ed
in
poche
ore
hanno
raggiunto
la
capitale
ceca
»
.
Quindi
,
in
base
alle
informazioni
del
Foreign
Office
,
l
'
inizio
dell
'
azione
militare
ha
preceduto
il
convegno
di
Berlino
nel
quale
i
rappresentanti
cechi
non
avevano
«
potere
di
resistere
»
alle
richieste
germaniche
.
2
)
La
fine
dell
'
indipendenza
cecoslovacca
è
considerata
da
due
dei
firmatari
dell
'
accordo
di
Monaco
come
una
violazione
dell
'
accordo
stesso
.
Anche
su
questa
materia
vi
è
netta
opposizione
fra
i
commenti
tedeschi
e
quelli
inglesi
.
Secondo
la
stampa
germanica
,
Monaco
deve
segnare
l
'
abdicazione
delle
potenze
occidentali
di
fronte
al
dinamismo
della
politica
tedesca
nel
Centro
-
Europa
,
di
fronte
al
progressivo
attuarsi
delle
rivendicazioni
germaniche
tendenti
al
revisionismo
della
carta
d
'
Europa
fissata
a
Versailles
.
Al
contrario
,
Parigi
e
Londra
considerano
Monaco
come
un
sacrificio
fatto
in
vista
di
un
solo
fine
:
salvare
l
'
indipendenza
dei
popoli
cechi
e
slovacchi
,
indipendenza
che
fu
una
delle
rivendicazioni
in
nome
delle
quali
fu
combattuta
la
guerra
contro
l
'
Austria
-
Ungheria
.
Tutta
la
politica
di
Chamberlain
,
rileva
la
stampa
inglese
,
aveva
il
solo
obiettivo
di
salvare
l
'
autonomia
statale
di
Praga
;
i
negoziati
di
Berchtesgaden
-
Godesberg
-
Monaco
vollero
significare
accettazione
di
sacrifici
territoriali
(
rinunzia
ai
sudeti
)
in
cambio
di
una
garanzia
tedesca
dell
'
inviolabilità
dei
territori
propriamente
cechi
.
Ora
invece
Chamberlain
si
chiede
:
«
Che
cosa
è
avvenuto
delle
assicurazioni
tedesche
relative
alla
rinuncia
ad
ulteriori
ambizioni
territoriali
?
Che
cosa
è
avvenuto
dell
'
assicurazione
secondo
la
quale
la
Germania
non
desiderava
avere
cechi
nel
terzo
Reich
?
»
.
Il
governo
inglese
ritiene
perciò
tramontata
la
politica
di
Monaco
,
circa
la
quale
però
né
Londra
né
Parigi
si
erano
mai
fatte
eccessive
illusioni
,
come
è
dimostrato
dall
'
intensificazione
del
riarmismo
negli
ultimi
sei
mesi
.
Il
tramonto
del
tentativo
di
Monaco
è
constatato
con
amarezza
dal
governo
inglese
,
poiché
,
per
questo
fatto
,
risente
un
serio
contraccolpo
tutto
il
sistema
di
Chamberlain
basato
sulla
fiducia
di
salvare
la
pace
con
le
soluzioni
di
compromesso
.
3
)
Lo
stabilimento
dei
protettorati
tedeschi
sui
boemi
e
slovacchi
è
ritenuto
come
un
avvenimento
che
segna
una
svolta
della
politica
estera
del
Reich
.
Infatti
,
i
nuovi
avvenimenti
non
sono
secondo
la
stampa
franco
-
inglese
inquadrabili
in
quella
nota
e
tradizionale
dottrina
hitleriana
che
era
imperniata
sull
'
affermazione
della
necessità
di
unificare
nella
Grande
Germania
tutti
i
territori
abitati
da
tedeschi
.
La
stessa
stampa
tedesca
riconosce
questo
mutamento
di
dottrina
,
cioè
il
passaggio
dall
'
azione
di
unificazione
politica
basata
sul
principio
razzista
,
ad
una
azione
di
protettorato
politico
che
inevitabilmente
pone
la
politica
tedesca
su
un
terreno
interrazzista
.
Nell
'
autorevole
«
Börsen
Zeitung
»
il
portavoce
della
Wilhelmstrasse
scrive
:
«
Da
oggi
la
Germania
torna
ad
essere
un
Imperium
,
cioè
uno
Stato
cui
i
popoli
stranieri
commettono
la
propria
tutela
»
.
Gli
organi
ufficiali
tedeschi
cercano
pure
di
enucleare
le
ragioni
filosofico
-
giuridiche
di
questa
nuova
concezione
internazionalista
.
In
tali
dissertazioni
è
posto
in
secondo
piano
il
diritto
all
'
autodecisionismo
dei
popoli
(
Selbsbestimmungsrecht
)
sul
quale
si
è
insistito
fino
a
Monaco
,
cioè
finché
si
trattava
di
aggregare
le
minoranze
tedesche
al
Reich
.
Ora
,
nella
premessa
al
decreto
che
istituisce
il
protettorato
,
si
parla
del
Lebensraum
,
cioè
del
«
territorio
vitale
»
dell
'
impero
germanico
,
del
territorio
del
quale
la
razza
germanica
ha
bisogno
per
vivere
tranquillamente
.
Oppure
come
preferisce
la
stampa
berlinese
si
fa
appello
alle
ragioni
storiche
e
«
fatali
»
di
sviluppo
dello
Imperium
germanicum
che
ritorna
a
vivere
dopo
un
«
interregno
»
di
vari
secoli
.
La
«
Deutsche
Allgemeine
Zeitung
»
scrive
che
«
il
popolo
germanico
ha
ritrovato
la
sua
linea
di
sviluppo
originario
assegnatole
dal
destino
»
.
Tali
appaiono
i
nuovi
sviluppi
dottrinali
di
una
politica
estera
che
è
partita
dal
principio
razzista
dell
'
autonomia
dei
gruppi
razziali
e
che
mira
ora
a
stabilire
rapporti
di
dipendenza
fra
gruppi
razziali
.
4
)
Le
conseguenze
prodotte
nell
'
Europa
occidentale
dai
nuovi
avvenimenti
danubiani
sono
molteplici
,
ma
si
riassumono
in
una
:
nuova
poderosa
spinta
al
riarmo
.
Parigi
e
Londra
hanno
riaffermata
la
loro
stretta
cooperazione
,
pur
vedendo
da
due
angoli
visuali
diversi
i
nuovi
problemi
europei
messi
sul
tappeto
dai
recenti
fatti
.
Il
punto
di
vista
di
Daladier
si
differenzia
da
quello
di
Chamberlain
.
La
politica
di
Daladier
è
ancorata
al
principio
dell
'
integrità
territoriale
della
Francia
.
«
Non
cederemo
uno
solo
dei
nostri
diritti
,
né
un
palmo
del
nostro
territorio
»
.
In
questa
frase
,
una
nuova
volta
ripetuta
davanti
al
Parlamento
,
è
espressa
la
preoccupazione
centrale
della
politica
francese
.
L
'
Inghilterra
invece
vede
il
problema
da
un
punto
di
vista
che
non
è
quello
della
difesa
territoriale
.
Chamberlain
si
è
infatti
chiesto
,
nel
discorso
di
Birmingham
,
se
le
nazioni
occidentali
possono
permettere
che
si
stabilisca
una
egemonia
in
Europa
.
Londra
è
necessariamente
portata
dalle
sue
condizioni
a
considerare
soprattutto
il
problema
della
egemonia
ed
a
vedere
i
nuovi
avvenimenti
secondo
questa
visuale
.
La
stampa
inglese
è
rimasta
particolarmente
impressionata
dalla
istituzione
dei
protettorati
sulla
Boemia
e
sulla
Moravia
,
protettorati
i
quali
secondo
quanto
sottolineano
i
fogli
londinesi
non
ammettono
neppure
quelle
assemblee
rappresentative
e
legislative
che
sono
ammesse
in
protettorati
extraeuropei
.
Anche
la
stampa
tedesca
riconosce
l
'
originalità
di
questi
protettorati
,
e
la
«
Börsen
Zeitung
»
avverte
che
«
questi
fatti
e
problemi
non
si
possono
calcolare
e
classificare
con
i
concetti
tradizionali
del
diritto
internazionale
o
con
le
idee
formalistico
-
democratiche
»
.
La
duplice
preoccupazione
di
Parigi
e
di
Londra
si
sta
ora
esprimendo
in
nuovi
orientamenti
interni
ed
esteri
della
politica
di
questi
paesi
.