StampaQuotidiana ,
Quando
noi
,
molti
mesi
prima
,
invocavamo
le
leggi
eccezionali
per
il
controllo
sulla
stampa
perché
si
prevenissero
certi
illegalismi
fascisti
a
danno
dei
giornali
sovversivi
,
tutta
la
stampa
antifascista
e
anche
filofascista
qualificava
pazzesche
le
nostre
richieste
.
Il
provvedimento
preso
dal
Consiglio
dei
Ministri
viene
a
darci
ragione
in
pieno
,
ed
esso
non
può
essere
che
il
primo
di
quella
serie
di
mezzi
efficaci
a
statizzare
il
fascismo
,
a
rendere
lo
Stato
forte
come
era
ed
è
nell
'
anima
rivoluzionaria
del
nostro
partito
.
A
che
cosa
sono
valsi
i
richiami
ufficiali
ed
ufficiosi
a
certa
stampa
che
per
puro
scopo
demagogico
e
commerciale
,
inventava
od
esagerava
notizie
che
avvelenavano
l
'
anima
del
popolo
italiano
e
che
menomavano
il
prestigio
della
Nazione
all
'
estero
?
Con
certa
gente
in
malafede
,
non
si
possono
usare
che
provvedimenti
coattivi
!
Infatti
,
ieri
,
la
stampa
in
genere
e
quella
romana
in
special
modo
,
ha
riacquistato
un
tantino
di
serietà
.
Quando
si
è
tolto
di
mezzo
la
testa
di
legno
del
gerente
e
quando
vi
è
un
responsabile
cosciente
,
certe
notizie
tendenziose
e
menzognere
non
si
pubblicano
più
per
non
doverne
assumere
la
responsabilità
di
fronte
all
'
autorità
politica
e
all
'
autorità
giudiziaria
.
Noi
siamo
e
rimaniamo
del
parere
che
la
normalizzazione
non
si
patteggia
,
ma
è
lo
Stato
forte
che
deve
imporla
.
Il
decreto
sulla
stampa
ha
il
duplice
scopo
di
richiamare
alla
realtà
la
stampa
avversaria
e
di
distruggere
l
'
illegalismo
fascista
.
Saremo
ora
i
primi
noi
ad
intervenire
energicamente
contro
quei
fascisti
che
osassero
incendiare
una
sola
copia
del
giornale
avversario
o
che
ne
ostacolassero
la
vendita
.
Quando
domani
in
una
provincia
la
stampa
avversaria
oltrepassasse
quei
limiti
consentiti
dal
decreto
,
il
fascismo
può
ricorrere
all
'
autorità
politica
che
ha
ampi
poteri
per
provvedere
.
Come
vedesi
,
adunque
,
non
siamo
illegalisti
per
professione
,
ma
soltanto
vogliamo
che
lo
Stato
legalizzi
il
nostro
illegalismo
.
La
stampa
cosidetta
mussoliniana
non
osa
accodarsi
alle
proteste
dei
giornali
sovversivi
e
si
conforta
col
dire
che
il
provvedimento
è
temporaneo
.
Non
vediamo
le
ragioni
di
questa
temporaneità
.
Come
il
cittadino
onesto
non
si
preoccupa
del
Codice
Penale
,
così
il
giornalista
onesto
non
deve
preoccuparsi
del
Decreto
sulla
stampa
.
La
Sera
di
Milano
,
dopo
aver
parlato
sfavorevolmente
del
provvedimento
del
Consiglio
dei
Ministri
,
si
consola
nella
speranza
che
anche
i
giornali
fascisti
dovranno
modificare
il
loro
linguaggio
.
A
noi
sembra
che
non
vi
sia
nulla
da
modificare
nella
nostra
linea
di
condotta
giornalistica
.
Il
nostro
programma
è
di
difendere
il
regime
,
difendere
il
Capo
del
Governo
,
assicurare
tranquillità
,
disciplina
e
lavoro
fecondo
alla
Nazione
,
valorizzare
l
'
Italia
di
fronte
a
tutto
il
mondo
,
attaccare
tutti
i
nemici
di
dentro
e
di
fuori
della
rivoluzione
fascista
,
che
deve
essere
inserita
nello
Stato
.
Nessun
Prefetto
potrà
intralciarci
il
cammino
.
Stabilito
ora
il
principio
che
salus
rei
publicae
suprema
lex
,
noi
chiediamo
al
Governo
che
,
come
s
'
è
limitato
l
'
abuso
di
libertà
a
certi
giornali
,
così
bisogna
controllare
l
'
attività
degli
avversari
della
Nazione
,
siano
essi
all
'
interno
,
siano
essi
all
'
estero
.
Per
quelli
di
dentro
insistiamo
per
il
domicilio
coatto
;
per
gli
italiani
all
'
estero
che
,
facendo
gli
interessi
di
altre
Nazioni
ordiscono
congiure
e
oltraggiano
la
propria
Patria
,
chiediamo
la
perdita
della
cittadinanza
italiana
.
È
nostra
intenzione
arrivare
alla
vera
normalizzazione
;
vogliamo
lo
Stato
forte
per
poter
sciogliere
il
nostro
Partito
,
e
perché
ognuno
di
noi
possa
dedicare
la
sua
attività
,
non
a
polemiche
e
lotte
fratricide
,
ma
ai
supremi
interessi
del
nostro
Paese
.