StampaQuotidiana ,
Questo
libro
che
Vincenzo
Nitti
ha
scritto
,
a
illustrazione
,
chiarimento
e
rivendicazione
dell
'
opera
paterna
,
(
Vincenzo
Nitti
«
L
'
opera
di
Nitti
»
.
Piero
Gobetti
,
editore
,
Torino
)
,
merita
d
'
essere
letto
attentamente
.
Non
perché
da
esso
risulti
,
attraverso
rivelazioni
d
'
indole
politica
o
diplomatica
,
una
diversa
valutazione
di
quel
singolare
momento
politico
in
cui
ebbe
parte
direttiva
l
'
on
.
Nitti
,
ma
soprattutto
perché
l
'
indagine
documentata
di
quel
periodo
può
offrire
oggi
,
di
fronte
a
problemi
non
meno
interessanti
e
vitali
,
consigli
,
ammonimenti
ed
esperienze
,
degni
d
'
essere
considerati
e
meditati
.
Il
libro
,
proprio
perché
l
'
autore
s
'
è
proposto
di
esaminare
l
'
opera
dell
'
on
.
Nitti
secondo
un
abile
disegno
che
associa
l
'
esatto
ordine
cronologico
dei
fatti
al
loro
sostanziale
e
più
vero
ordine
politico
,
presenta
un
quadro
sintetico
dell
'
ambiente
italiano
e
della
lotta
politica
nel
periodo
che
va
dalla
dichiarazione
della
guerra
fino
al
biennio
19-20
.
Naturalmente
la
figura
che
in
questo
quadro
,
quale
l
'
ha
composto
l
'
autore
e
i
cui
brevi
limiti
di
tempo
pur
comprendono
fatti
e
avvenimenti
di
enorme
importanza
storica
,
ha
principale
e
particolare
rilievo
è
quella
dell
'
on
.
Nitti
.
Anzi
l
'
autore
,
con
ogni
cura
,
ha
cercato
,
per
quanto
gli
era
possibile
,
e
per
quanto
consentivano
gli
avvenimenti
in
esame
,
di
isolarla
per
poterla
meglio
e
più
efficacemente
studiare
.
Ma
se
ciò
ha
reso
all
'
autore
più
agevole
il
suo
compito
,
ha
in
definitiva
ridotto
notevolmente
l
'
importanza
dello
studio
;
il
cui
interesse
è
anche
diminuito
da
una
certa
mal
celata
intenzione
apologetica
.
Ma
si
tratta
di
un
figlio
...
Accanto
a
questi
vizi
,
per
così
dire
,
formali
del
libro
e
che
,
per
molta
parte
,
possono
essere
anche
giustificabili
,
sono
evidenti
altri
vizi
ed
errori
di
ben
altra
specie
,
che
riguardano
soprattutto
la
sostanza
politica
della
tesi
propostasi
e
svolta
minutamente
dal
Nitti
,
sulla
traccia
delle
accuse
rivolte
all
'
opera
paterna
.
Se
si
toglie
il
capitolo
che
riassume
felicemente
ed
efficacemente
l
'
azione
energica
ed
illuminata
dell
'
on
.
Nitti
quale
ministro
del
Tesoro
nel
Ministero
Orlando
durante
il
periodo
più
grave
e
decisivo
della
nostra
guerra
opera
che
è
stata
sempre
apprezzata
e
lodata
anche
da
quelli
che
in
altre
occasioni
combatterono
con
fermezza
la
politica
dell
'
on
.
Nitti
,
se
si
toglie
questo
capitolo
,
tutti
gli
altri
che
esaminano
con
eccessivi
dettagli
i
momenti
e
gli
avvenimenti
più
discussi
della
pratica
di
governo
dell
'
on
.
Nitti
,
risultano
condotti
più
che
da
seria
e
serena
volontà
di
critica
storica
e
politica
da
una
appassionata
reazione
anch
'
essa
polemica
alle
accuse
e
agli
attacchi
polemici
degli
avversari
.
È
vero
che
i
capitoli
della
cosiddetta
amnistia
ai
disertori
e
sulla
proporzionale
assieme
a
quello
sulla
questione
di
Fiume
sono
accortamente
documentati
e
che
da
essi
molti
punti
che
la
passione
di
parte
aveva
oscurato
o
confusi
,
escono
chiariti
;
ma
non
sono
i
minuti
particolari
di
questo
o
quest
'
altro
episodio
,
che
possono
far
rivedere
o
correggere
il
giudizio
che
l
'
opinione
pubblica
ha
dato
dell
'
opera
politica
dell
'
on
.
Nitti
.
Non
è
possibile
seguire
passo
passo
,
nel
lungo
minuzioso
esame
,
le
rivendicazioni
particolari
dalle
quali
,
secondo
il
disegno
dell
'
autore
,
dovrebbe
uscire
la
piena
e
generale
rivendicazione
politica
dell
'
on
.
Nitti
.
Ma
,
a
voler
trarre
da
questo
libro
le
necessarie
conclusioni
,
le
deficienze
politiche
e
psicologiche
che
irrimediabilmente
compromisero
la
concezione
e
la
condotta
di
governo
dell
'
on
.
Nitti
,
risultano
confermate
.
Molti
anzi
degli
errori
particolari
non
avrebbero
avuto
quella
diffusione
e
ripercussione
che
ebbero
nell
'
opinione
pubblica
del
paese
,
se
non
avessero
assunto
automaticamente
,
quasi
fatalmente
,
un
significato
e
un
'
indicazione
rappresentativi
della
politica
nittiana
.
Che
cosa
v
'
era
in
fondo
a
quelle
due
accuse
che
Nitti
,
non
senza
un
'
ampia
documentazione
,
impugna
di
infondatezza
e
cioè
l
'
amnistia
ai
disertori
e
l
'
accordo
con
i
socialisti
per
la
Repubblica
se
non
l
'
avvertimento
ormai
diffuso
nella
coscienza
popolare
e
quindi
esagerato
sino
ad
aspre
forme
di
passionalità
,
che
da
una
parte
l
'
on
.
Nitti
non
valutasse
in
senso
politico
come
doveva
e
quanto
meritavano
,
le
forze
morali
e
materiali
dei
combattenti
e
dall
'
altra
secondasse
,
per
un
giuoco
politico
,
le
opposte
forze
socialiste
,
rivoluzionarie
a
parole
e
nella
sostanza
accaparratrici
di
privilegi
e
di
concessioni
statali
?
Si
potrebbe
anzi
affermare
che
la
politica
nittiana
,
che
pure
pretendeva
d
'
essere
d
'
equilibrio
e
di
conservazione
fallì
ai
suoi
obiettivi
proprio
perché
non
seppe
,
tra
il
combattentismo
forte
di
motivi
ideali
e
il
socialismo
forte
di
appetiti
e
di
masse
,
svolgere
un
'
azione
mediana
che
assumendo
il
combattentismo
a
positivo
valore
politico
,
potesse
successivamente
premere
sul
blocco
socialista
e
distaccarne
la
frazione
riformista
che
fin
d
'
allora
si
volgeva
,
attraverso
gli
istituti
sindacali
,
verso
una
pacifica
e
costituzionale
politica
del
lavoro
.
Invece
l
'
on
.
Nitti
trascurò
del
tutto
il
combattentismo
quale
efficace
fattore
politico
e
preferì
poggiarsi
sui
popolari
e
sui
socialisti
.
I
risultati
di
questo
orientamento
son
ben
noti
e
per
molta
parte
agiscono
e
influiscono
tuttora
sulla
situazione
politica
.
In
conclusione
il
libro
di
Vincenzo
Nitti
,
che
ripeto
,
merita
d
'
essere
letto
,
anche
perché
l
'
amore
filiale
non
è
disgiunto
da
una
certa
velleità
critica
dell
'
opera
paterna
(
e
in
questo
è
il
suo
carattere
singolare
)
,
non
chiarisce
né
giustifica
la
visione
e
la
concezione
fondamentali
dalle
quali
discesero
inevitabilmente
tutti
gli
errori
,
le
deviazioni
e
le
lacune
della
politica
nittiana
.