StampaQuotidiana ,
Ah
,
che
non
vale
,
dunque
,
aver
vent
'
anni
,
ed
essere
forti
,
e
sani
,
e
felici
!
Ah
,
che
non
vale
avere
tutte
le
qualità
della
persona
,
tutte
le
qualità
dello
spirito
,
ed
essere
ricchi
ed
amati
,
quando
tutto
questo
si
getta
via
,
d
'
un
tratto
,
come
un
inutile
peso
,
con
un
colpo
di
una
piccola
arma
terribile
,
così
all
'
alba
di
un
giorno
di
letizia
,
in
una
cameretta
da
scapolo
che
si
sarebbe
lasciata
,
tra
poche
ore
,
per
sempre
!
Perché
,
perché
Vincenzo
Pignatelli
,
giovanissimo
ancora
,
troppo
giovine
ancora
,
ha
spezzato
brutalmente
la
trama
della
sua
vita
,
come
uno
scettico
,
come
un
cinico
?
La
fredda
cronaca
dei
giornali
parla
di
qualche
libro
,
trovato
in
camera
sua
:
i
cronisti
,
osservatori
scrupolosi
ma
superficiali
,
accusano
Ugo
Foscolo
,
accusano
Giacomo
Leopardi
,
di
aver
infiltrato
il
veleno
amaro
nell
'
animo
del
giovine
!
No
,
povera
letteratura
!
Tu
non
sei
colpevole
,
oggi
,
come
non
fosti
colpevole
altra
volta
!
Non
è
un
libro
che
uccide
,
mai
!
E
se
i
fiori
d
'
arancio
,
non
ancora
messi
,
sulla
fronte
verginale
,
radiosa
d
'
ogni
grazia
,
della
bellissima
tra
le
fanciulle
napoletane
,
hanno
oggi
ricevuto
tragicamente
un
sottile
spruzzo
di
sangue
,
è
nell
'
anima
stessa
del
giovine
morto
che
bisogna
ricercare
le
cagioni
oscure
e
lontane
,
lo
scetticismo
innato
,
forse
,
un
sogno
doloroso
fiorito
,
un
vento
di
follia
che
è
passato
,
come
un
soffio
di
tempesta
,
in
maggio
,
sulle
spighe
mature
...
O
,
forse
,
forse
,
è
il
Fato
,
il
bizzarro
Fato
,
la
tragica
Mano
invisibile
che
grava
su
noi
,
quando
nessuno
l
'
aspetta
,
quando
la
felicità
irradia
l
'
orizzonte
della
sua
luce
è
il
Fato
,
folleggiante
come
un
tragico
bimbo
che
scherzi
con
questa
fragile
cosa
che
è
la
vita
umana
,
che
ha
voluto
,
ieri
,
che
Vincenzo
Pignatelli
,
a
diciannove
anni
,
si
uccidesse
,
che
i
ceri
destinati
alla
lieta
funzione
delle
nozze
ardessero
,
con
un
lento
gocciare
di
lacrime
,
intorno
a
una
bara
...