StampaQuotidiana ,
La
salda
resistenza
dei
nostri
industriali
i
quali
,
pur
essendo
stati
lasciati
dal
Governo
perfettamente
soli
ed
indifesi
di
fronte
alle
gravi
violenze
massimaliste
,
hanno
sopportato
con
serena
fermezza
,
senza
farsene
minimamente
intimorire
,
i
danni
dell
'
ostruzionismo
sabotatore
prima
e
la
rovina
dell
'
invasione
delle
fabbriche
poi
,
ed
hanno
dato
in
questo
modo
un
alto
esempio
di
volontà
e
di
forza
a
tutta
la
classe
dirigente
italiana
pur
così
esitante
e
timida
dinanzi
alle
minaccie
rivoluzionarie
,
questa
salda
resistenza
degli
industriali
diciamo
comincia
a
dare
i
suoi
benefici
frutti
per
la
restaurazione
dell
'
ordine
nazionale
e
sociale
.
Anche
se
la
delusione
e
l
'
irritazione
per
la
inevitabile
sconfitta
dovessero
condurre
la
classe
operaia
ad
estendere
il
conflitto
con
un
inconsulto
e
disordinato
moto
,
con
una
isterica
convulsione
priva
di
obiettivi
concreti
,
un
risultato
preciso
è
stato
raggiunto
,
attraverso
le
resistenze
di
questi
giorni
:
la
persuasione
,
già
penetrata
nella
coscienza
delle
masse
e
degli
stessi
agitatori
,
della
insana
sterilità
della
tattica
massimalista
,
adottata
dai
metallurgici
in
questa
vertenza
.
Di
fronte
all
'
evidenza
della
realtà
,
le
fantastiche
illusioni
create
per
mesi
e
mesi
dalla
propaganda
comunista
,
esasperate
dal
tentativo
dei
cotonifici
Mazzonis
,
ed
alimentate
fra
le
masse
da
una
scambievole
esaltazione
,
sono
cadute
come
un
castello
di
carta
:
l
'
occupazione
delle
officine
,
che
era
parsa
ieri
lo
strumento
primo
della
vittoria
rivoluzionaria
,
si
è
rivelata
come
un
particolare
privo
di
efficacia
costruttiva
.
La
vittoria
borghese
,
appunto
,
sta
in
ciò
:
che
di
fronte
al
fatto
bruto
dell
'
occupazione
violenta
,
i
fattori
dell
'
intelligenza
,
della
capacità
professionale
,
degli
strumenti
delicatissimi
di
credito
e
di
organizzazione
creati
dalla
borghesia
in
un
secolo
e
mezzo
di
evoluzione
industriale
,
si
sono
affermati
in
tutta
la
loro
indispensabilità
.
I
massimalisti
affermano
che
«
i
tecnici
sabotano
la
produzione
»
,
perché
non
vogliono
sottomettere
le
loro
capacità
al
dominio
della
folla
innumere
e
briaca
.
Ma
in
realtà
,
gli
operai
hanno
dovuto
chinare
la
testa
dinnanzi
all
'
inevitabile
,
e
rinunziare
alla
conquista
di
fattori
essenziali
,
dei
soli
veramente
essenziali
,
e
pur
impalpabili
,
e
pur
irraggiungibili
se
non
con
un
paziente
e
tenace
lavoro
di
elevazione
morale
e
intellettuale
:
ché
il
sequestro
bruto
e
la
violenza
delinquente
contro
gli
ingegneri
,
contro
la
nuova
aristocrazia
che
conduce
il
Paese
nelle
moderne
battaglie
del
lavoro
,
non
riescono
certo
a
far
piegare
i
tecnici
fino
a
servire
padroni
cui
essi
si
sentono
superiori
.
L
'
articolo
dell
'
«
Avanti
!
»
è
un
indice
prezioso
di
questa
delusione
massimalista
,
di
questa
impotenza
degli
operai
,
che
dopo
aver
affermato
la
propria
maturità
alla
gestione
rivoluzionaria
,
ed
aver
atteso
l
occupazione
delle
fabbriche
come
l
'
occasione
definitiva
,
si
sentono
inerti
,
privi
come
sono
degli
instituti
economici
della
borghesia
e
,
confessando
che
le
fabbriche
in
loro
mano
sono
strumenti
inerti
ed
infruttiferi
,
pur
di
non
consegnarli
direttamente
agli
industriali
fanno
appello
attraverso
l
'
on
.
D
'
Aragona
,
alla
requisizione
:
alla
requisizione
dello
«
stato
borghese
»
!
E
per
quanto
non
possano
immediatamente
valutarsene
le
ripercussioni
,
questa
lezione
dell
'
esperienza
non
potrà
non
contribuire
a
ricondurre
nella
coscienza
universale
un
più
esatto
e
giusto
equilibrio
dei
valori
sociali
.
Insieme
a
questo
,
un
altro
frutto
della
odierna
resistenza
industriale
si
è
affermato
vantaggiosamente
.
Si
tratta
del
principio
affermato
nelle
trattative
di
Milano
dai
datori
di
lavoro
,
e
ormai
accettato
malgrado
le
incongruenze
e
le
assurdità
della
sua
proposta
dall
'
on
.
Labriola
per
il
Governo
e
dall
'
on
.
D
Aragona
,
per
la
Confederazione
del
Lavoro
.
Non
si
può
prevedere
se
l
'
odierna
fase
di
incertezza
condurrà
alla
ripresa
delle
trattative
o
alla
estensione
del
movimento
rivoluzionario
:
ma
è
certo
ormai
che
la
soluzione
dell
'
odierna
vertenza
,
e
di
quelle
che
sorgeranno
in
avvenire
durante
il
prossimo
difficile
e
grave
periodo
di
crisi
economica
,
dovrà
essere
ricercata
sulla
base
della
condizione
delle
industrie
,
della
loro
possibilità
o
meno
a
sostenere
nuovi
oneri
.
E
poiché
,
a
causa
di
questa
crisi
economica
,
in
avvenire
tali
condizioni
economiche
si
faranno
sempre
più
gravi
e
precarie
,
è
certo
che
l
'
affermazione
di
questo
principio
costituisce
una
notevole
conquista
degli
industriali
,
specialmente
se
lo
sviluppo
degli
instituti
giuridici
giungerà
fino
alla
creazione
di
organi
arbitrali
,
capaci
di
attutire
il
danno
nazionale
delle
grandi
vertenze
economiche
,
pari
a
quella
cui
assistiamo
tutti
con
il
cuore
gonfio
di
trepidazioni
per
le
sorti
avvenire
del
lavoro
e
della
produzione
italiana
.
Questi
sono
alcuni
punti
fermi
,
che
abbiamo
voluto
segnare
con
occhio
obbiettivo
e
sereno
.
Di
fronte
alla
lezione
dell
'
esperienza
,
vorranno
i
socialisti
e
gli
organizzatori
ostinarsi
in
una
sterile
negazione
rivoluzionaria
,
e
gettare
tutta
la
classe
operaia
in
una
lotta
immane
,
cui
manca
il
carattere
economico
ristretto
alla
vertenza
dei
metallurgici
,
e
di
cui
è
chiaro
il
significato
distruttore
e
sovversivo
.
Non
sappiamo
,
poiché
non
diamo
troppa
fede
alle
frasi
reboanti
degli
ordini
del
giorno
.
Ma
se
questo
avvenisse
,
abbiamo
motivo
di
credere
che
lo
Stato
,
rimasto
neutrale
per
uno
scrupolo
eccessivo
ed
errato
ma
comprensibile
,
nella
vertenza
economica
dei
metallurgici
,
ritroverebbe
intiere
davanti
al
pericolo
le
proprie
energie
di
difesa
.
E
,
attorno
allo
Stato
,
tutta
la
Nazione
sarebbe
concorde
nello
schiacciare
inesorabilmente
e
radicalmente
i
folli
provocatori
.