StampaQuotidiana ,
Il
trattato
della
pacificazione
che
doveva
mettere
d
'
accordo
il
fascismo
e
il
socialismo
,
non
solo
non
ha
raggiunto
questo
risultato
,
ma
minaccia
di
raggiungerne
un
altro
affatto
diverso
ed
opposto
:
quello
di
dividere
il
fascismo
.
In
verità
i
fascisti
non
sono
divisi
da
un
diverso
proposito
di
eseguire
o
non
eseguire
il
trattato
,
giacché
il
trattato
,
in
quanto
i
fascisti
anche
in
passato
non
furono
mai
gli
iniziatori
ed
i
provocatori
della
violenza
,
ma
contennero
la
loro
azione
soltanto
sul
terreno
della
offensiva
e
della
necessaria
controffensiva
,
era
stato
da
essi
osservato
anche
prima
che
fosse
stipulato
ed
ha
continuato
ad
esserlo
dopo
.
L
'
opinione
fascista
è
invece
divisa
da
un
'
opposta
valutazione
della
convenienza
politica
del
trattato
medesimo
.
Noi
non
intendiamo
entrare
nel
merito
del
presente
dissidio
e
tanto
meno
erigerci
a
giudici
fra
le
due
tendenze
:
dei
concordatori
e
degli
anticoncordatori
.
Riconosciamo
che
vi
sono
ragioni
per
sostenere
tanto
l
'
uno
che
l
'
altro
punto
di
vista
,
ma
riconosciamo
altresì
che
la
necessità
di
mantenere
integra
l
'
unità
del
movimento
fascista
supera
di
gran
lunga
i
singoli
motivi
di
divisione
.
Durante
le
trattative
,
noi
abbiamo
fatto
presente
,
con
scrupolosa
esattezza
tutte
le
ragioni
che
,
a
nostro
avviso
,
stavano
contro
il
fatto
stesso
della
stipulazione
del
trattato
,
indipendentemente
dal
suo
eventuale
contenuto
.
Ragioni
che
potevano
riassumersi
in
queste
tre
fondamentali
eccezioni
di
carattere
pregiudiziale
:
implicito
disconoscimento
del
dovere
elementare
,
da
parte
dello
Stato
,
di
non
abbandonare
all
'
iniziativa
e
all
'
azione
dei
singoli
partiti
o
fazioni
,
il
compito
di
tutelare
l
'
ordine
pubblico
,
che
deve
invece
restare
di
esclusiva
competenza
dello
Stato
sovrano
;
implicito
riconoscimento
del
monopolio
della
rappresentanza
degli
interessi
sindacali
e
dell
'
organizzazione
della
classe
lavoratrice
da
parte
dei
socialisti
;
implicita
alterazione
del
carattere
puramente
nazionale
,
non
fazioso
e
antisovversivo
,
del
fascismo
.
Con
l
'
accordo
diretto
,
fuori
dello
Stato
,
infatti
,
il
fascismo
non
solo
disconosceva
quello
che
aveva
sempre
affermato
,
che
cioè
lo
Stato
aveva
il
preciso
dovere
di
reprimere
prontamente
ed
energicamente
ogni
tentativo
diretto
a
sovvertire
ed
a
turbare
l
'
ordine
nazionale
,
ma
veniva
a
porsi
sullo
stesso
terreno
dei
socialisti
,
cioè
di
una
fazione
che
pretende
di
agire
fuori
dello
Stato
e
fuori
dell
'
ordine
nazionale
,
ed
inoltre
riconosceva
questi
ultimi
come
i
legittimi
e
naturali
rappresentanti
degli
interessi
delle
classi
lavoratrici
,
avulsi
da
quelli
della
Nazione
.
Ma
di
fronte
a
questi
motivi
d
'
ordine
ideale
,
a
trattato
firmato
,
abbiamo
tenuto
a
mettere
in
rilievo
i
vantaggi
d
'
ordine
pratico
,
che
il
trattato
stesso
avrebbe
potuto
apportare
,
e
cioè
:
primo
,
la
chiara
dimostrazione
del
vivo
desiderio
della
parte
fascista
di
raggiungere
la
pace
civile
,
anche
a
costo
del
sacrificio
dei
proprii
interessi
di
partito
;
secondo
,
la
facilitazione
del
compito
del
Governo
d
'
intervenire
finalmente
a
rintuzzare
la
tracotanza
degli
elementi
antinazionali
.
Senonché
oggi
noi
crediamo
che
l
'
opportunità
di
una
tale
polemica
sia
stata
superata
dai
fatti
.
Essa
oggi
non
avrebbe
tanto
lo
scopo
di
chiarire
l
'
atteggiamento
da
assumere
di
fronte
agli
avversari
,
quanto
quello
di
rincrudire
i
motivi
di
divisione
e
di
dissidio
nel
campo
fascista
.
A
che
pro
infatti
,
discutere
se
il
trattato
sia
stato
un
accorgimento
o
un
errore
,
un
bene
o
un
male
,
quando
il
trattato
di
fatto
più
non
esiste
?
Per
quanto
discusso
e
bistrattato
nel
campo
fascista
,
il
trattato
era
stato
sostanzialmente
osservato
dai
fascisti
;
era
stato
osservato
,
anche
se
non
da
tutti
riconosciuto
,
perché
,
per
osservarlo
,
i
fascisti
non
avevano
che
da
continuare
nella
attitudine
che
avevano
ancora
prima
osservata
.
Dalla
parte
socialista
invece
il
trattato
non
solo
fu
materialmente
violato
,
ma
fu
anche
formalmente
denunciato
.
Mentre
i
fascisti
facevano
parole
,
i
socialisti
facevano
fatti
.
Mentre
gli
uni
imprecavano
al
trattato
,
gli
altri
lo
infrangevano
e
lo
proclamavano
irrito
e
nullo
.
Se
così
stanno
le
cose
,
la
condotta
dei
fascisti
ci
sembra
chiara
e
semplice
:
innanzi
tutto
por
termine
alla
polemica
sulla
convenienza
del
trattato
:
polemica
inattuale
e
inopportuna
,
che
non
ha
più
lo
scopo
di
evitare
il
fatto
puramente
formale
della
stipulazione
del
trattato
,
oramai
irrevocabile
,
e
non
può
avere
neppure
lo
scopo
di
sottrarli
all
'
esecuzione
di
obblighi
onerosi
e
senza
corrispettivi
,
dal
momento
che
essi
sono
stati
liberati
da
ogni
obbligo
dalla
inadempienza
e
dalla
formale
denuncia
dell
'
altra
parte
contraente
;
ma
che
viceversa
può
avere
il
risultato
funesto
di
approfondire
una
divisione
che
deve
essere
a
tutti
i
costi
evitata
.
In
secondo
luogo
dare
atto
ai
socialisti
della
loro
condotta
contraria
al
trattato
e
prendere
atto
dell
'
avvenuta
denuncia
e
reclamare
energicamente
dallo
Stato
,
che
ciò
che
non
si
è
potuto
ottenere
per
via
d
'
accordi
,
si
ottenga
,
più
onestamente
e
più
legittimamente
,
per
opera
del
suo
doveroso
intervento
.
Così
le
cose
,
dopo
un
esperimento
che
nella
sua
artificiosa
costruzione
ha
avuto
pure
il
merito
di
dimostrare
la
buona
volontà
della
parte
nazionale
,
saranno
rimesse
sul
loro
naturale
terreno
:
il
terreno
dell
'
ordine
giuridico
e
politico
normale
,
nel
quale
l
'
autorità
dello
Stato
deve
imperare
sovrana
e
colpire
tutti
i
tentativi
diretti
a
sovvertire
gli
ordinamenti
costituzionali
,
a
violare
la
libertà
di
lavoro
,
a
distruggere
le
istituzioni
nazionali
.
Anziché
perseverare
in
una
lotta
intestina
,
che
non
giova
alla
loro
vigorosa
azione
contro
i
nemici
interni
della
Patria
,
i
fascisti
devono
ancora
una
volta
mettere
in
mora
il
Governo
perché
compia
intero
il
suo
dovere
contro
costoro
,
se
non
vuole
che
la
violenza
fascista
si
sostituisca
al
suo
legittimo
potere
coercitivo
,
nell
'
interesse
della
Nazione
.