StampaQuotidiana ,
La
polemica
è
chiusa
.
Possiamo
smettere
la
nostra
guerra
contro
la
sudicia
e
conigliesca
neutralità
dei
preti
rossi
e
neri
.
Sta
per
cominciare
,
e
più
presto
che
non
s
'
immagini
,
un
'
altra
e
più
seria
guerra
.
L
'
intervento
è
deciso
.
Chi
doveva
persuadersi
s
'
è
persuaso
.
Tutto
è
pronto
.
La
risoluzione
che
sola
doveva
scegliersi
è
stata
presa
.
Dentro
gennaio
,
verso
la
fine
di
gennaio
,
non
più
tardi
del
mese
di
gennaio
entreremo
,
in
ritardo
,
ma
non
troppo
tardi
,
in
campagna
.
Avremo
circa
un
milione
e
mezzo
di
soldati
di
prima
linea
;
la
Rumenia
ne
metterà
fuori
,
nello
stesso
momento
,
un
altro
mezzo
milione
.
Due
milioni
di
giovanotti
freschi
e
ben
armati
si
presenteranno
su
diversi
punti
contro
gli
sbattuti
austriaci
e
,
se
occorre
,
contro
gli
scossi
germanici
.
Quando
poi
,
in
aprile
,
sbarcherà
sul
continente
l
'
altro
esercito
inglese
di
un
milione
e
più
d
'
uomini
l
'
anello
di
fuoco
attorno
alla
doppia
tedescheria
sarà
chiuso
per
bene
e
guai
a
chi
ci
sarà
dentro
.
Prima
che
s
'
arrivi
un
'
altra
volta
all
'
agosto
,
i
conti
saranno
saldati
e
gli
alti
malfattori
di
Vienna
e
di
Berlino
si
saranno
avvisti
che
l
'
Europa
non
è
ancora
matura
o
marcia
per
la
civiltà
del
bastone
,
dell
'
elmo
a
punta
,
della
forca
e
del
bigottismo
civico
o
cattolico
o
protestante
che
sia
.
Finalmente
!
Dopo
cinque
mesi
d
'
ansia
e
di
attesa
;
dopo
giornate
d
'
angoscia
e
di
vergogna
;
dopo
settimane
di
falsi
allarmi
e
di
abbattimenti
;
dopo
tanto
battere
,
picchiare
,
dimostrare
e
,
ripetere
,
ragionare
,
urlare
e
strepitare
siamo
arrivati
alla
vigilia
vera
del
giorno
che
ci
riscatterà
dal
disonore
passato
e
ci
assicurerà
le
strade
per
la
libertà
futura
.
Ce
n
'
è
voluto
a
farli
muovere
,
quei
signori
di
Roma
.
Non
che
avessero
poi
tutti
i
torti
ad
aspettare
.
Ma
se
avessero
aspettato
di
più
o
avessero
davvero
ceduto
agl
'
inabili
approcci
dei
nemici
del
nord
e
dell
'
est
e
all
'
accomodante
vigliaccheria
paesana
sarebbe
stato
un
po
'
troppo
.
Avrebbero
fatto
male
i
conti
per
oggi
e
per
domani
e
avrebbero
messo
in
pericolo
proprio
quel
che
volevan
salvare
.
L
'
esercito
non
era
pronto
:
lo
sanno
tutti
.
Ma
ora
hanno
avuto
carta
bianca
e
centinaia
di
milioni
e
cinque
mesi
di
tempo
per
prepararlo
.
Ormai
è
quasi
pronto
.
Non
ci
son
più
scuse
.
Non
c
'
è
più
tempo
da
perdere
.
Potremo
aspettare
un
altro
mese
ma
non
di
più
.
Dopo
mezz
'
anno
di
preparazione
intensa
con
mezzi
larghissimi
non
esistono
altri
pretesti
possibili
e
ragionevoli
per
rinviar
la
partita
.
Infatti
l
'
hanno
capito
.
A
Roma
sono
ormai
d
'
accordo
.
Il
re
vuol
la
guerra
.
Salandra
è
per
la
guerra
.
Anche
Sonnino
s
'
è
rivelato
diverso
da
quel
che
i
più
e
i
suoi
amici
medesimi
temevano
.
Anche
lui
è
persuaso
.
Martini
era
persuaso
da
un
pezzo
.
I
nostri
ambasciatori
più
sperimentati
hanno
fatto
quel
ch
'
era
in
loro
per
rinforzare
e
giustificare
questa
persuasione
.
Allo
stato
maggiore
non
vi
sono
più
dubbi
e
si
lavora
per
le
ultime
riforniture
e
perché
tutto
sia
preveduto
e
provvisto
in
tempo
.
Il
Cadorna
ha
la
fiducia
del
re
e
dell
'
esercito
meno
qualche
generale
scontento
e
sembra
che
perfino
il
nuovo
ed
ignoto
ministro
della
guerra
si
sia
rivelato
una
buona
testa
organizzatrice
.
S
'
è
rimediato
per
l
'
artiglieria
e
s
'
è
ricevuto
materiale
dall
'
America
e
,
pare
,
anche
da
altri
paesi
.
Non
manca
più
nulla
o
mancano
cose
che
si
posson
mettere
insieme
in
tempo
breve
.
Non
mancherà
,
speriamo
,
neppur
l
'
animo
alla
nazione
che
deve
per
forza
superare
questa
prova
se
vuol
viver
tranquilla
e
sicura
in
casa
sua
e
pensare
,
in
seguito
,
a
cose
più
importanti
e
fruttifere
della
guerra
.
Ma
oggi
,
piaccia
o
dispiaccia
alle
diverse
categorie
di
cretini
,
qui
ed
altrove
più
volte
frustati
,
non
c
'
è
cosa
più
urgente
di
questa
.
Lo
stato
d
'
Europa
è
tale
che
dobbiamo
muoverci
o
ci
saranno
altri
che
penseranno
a
farci
muovere
colle
cattive
e
se
non
ci
si
volesse
muovere
a
nessun
patto
l
'
Italia
si
renderebbe
complice
del
più
mostruoso
tamerlanismo
de
'
tempi
moderni
e
dovrebbe
pagare
la
sua
immobilità
colle
più
dure
taglie
che
rammenti
la
storia
.
Colla
diminuzione
,
coll
'
invasione
,
colla
soggezione
,
colla
decadenza
della
civiltà
a
cui
appartiene
e
collabora
,
coll
'
impossibilità
di
svilupparsi
nel
senso
di
una
maggior
libertà
all
'
interno
e
all
'
esterno
,
col
disonore
che
ci
vuoi
secoli
a
sbiadirlo
e
si
traduce
poi
in
sanzioni
offensive
e
materialissime
in
mille
casi
.
Sanzioni
che
toccherebbero
tutti
,
signori
e
poveri
,
alti
e
bassi
,
e
quelle
stesse
idee
o
idealità
per
le
quali
combattemmo
e
combattiamo
e
che
non
son
da
buttarsi
via
se
la
vita
degli
individui
ne
viene
,
ad
ogni
momento
,
migliorata
e
magnificata
.
Ma
,
come
ripeto
,
le
esitazioni
son
finite
.
Si
sta
per
marciare
.
Si
può
indire
la
tregua
che
è
necessaria
alla
concordia
della
vigilia
e
dell
'
azione
.
Le
contese
passano
ormai
alla
storia
dello
spirito
pubblico
italiano
della
seconda
metà
dell
'
anno
1914
.
Comincia
,
coll
'
anno
nuovo
,
la
nuova
certezza
.
Quelli
stessi
che
hanno
tentato
di
far
argine
,
pagati
o
no
,
al
sentimento
irrompente
che
portava
il
nostro
popolo
verso
il
vero
suo
posto
hanno
detto
e
ridetto
,
a
scusa
del
loro
appariscente
o
ipocrita
germanismo
,
che
nell
'
ora
decisiva
sarebbero
stati
coll
'
Italia
e
avrebbero
dimenticato
e
fatto
dimenticare
i
loro
suggerimenti
sospetti
e
pericolosi
.
Vediamoli
alla
prova
.
Il
momento
è
venuto
che
per
salvare
non
soltanto
l
'
idea
italiana
e
la
missione
italiana
ma
lo
stesso
fondamento
della
civiltà
che
fu
liberazione
e
sempre
più
sarà
liberazione
per
tutti
e
per
il
corpo
e
per
lo
spirito
occorre
,
spaventosa
necessità
,
metter
peso
di
carne
e
di
piombo
sulla
bilancia
che
ora
oscilla
dalla
Fiandra
alla
Polonia
.
È
venuto
il
momento
:
li
aspettiamo
all
'
opera
.
Noi
siamo
disposti
a
lasciarli
stare
e
magari
a
scordarci
del
male
che
hanno
tentato
di
fare
al
nostro
popolo
e
alla
civiltà
del
mondo
ma
loro
devon
risolversi
e
stare
attenti
a
rigar
diritti
.
Ché
in
tempo
di
guerra
i
primi
nemici
sono
i
traditori
che
si
trovassero
per
caso
tra
noi
.
È
passata
o
sta
per
passare
la
finta
battaglia
della
discussione
,
della
propaganda
e
della
teoria
.
Domani
parleranno
i
fatti
ed
è
bene
che
tutti
siano
avvertiti
e
preparati
.
Preti
farneticanti
di
restaurazioni
e
di
vendette
;
senatori
rammolliti
o
spinitici
che
non
ebbero
neppur
la
pudicizia
del
silenzio
;
socialisti
imbecilli
che
non
vedono
come
ora
si
combatta
in
grande
la
guerra
da
loro
tanto
desiderata
contro
il
militarismo
,
il
clericalismo
e
il
cattedrismo
addormentatore
;
mariti
passivi
di
mogli
troppo
attive
;
contrabbandieri
titolati
e
ben
remunerati
,
signoracci
e
lazzaroni
tremanti
per
il
portafoglio
o
la
trippa
tutti
quanti
avete
chiesta
,
desiderata
,
imposta
ed
aiutata
questa
neutralità
che
minacciava
di
farci
servi
ed
infami
per
tutta
la
vita
,
la
vostra
ora
è
passata
,
il
vostro
sforzo
è
fallito
e
potete
andare
a
nascondervi
in
cantina
o
in
sagrestia
a
tremar
di
paura
e
di
rabbia
.
Noi
non
abbiamo
nulla
da
rimproverarci
.
I
fatti
e
gli
uomini
ci
hanno
dato
ragione
.
Io
credo
,
e
me
ne
vanto
,
di
essere
stato
il
primo
,
fin
dai
primi
d
'
agosto
si
veda
il
mio
articolo
«
Il
dovere
d
'
Italia
»
uscito
in
«
Lacerba
»
il
15
ma
scritto
diversi
giorni
innanzi
a
dire
«
chiaramente
»
ciò
che
molti
pensavano
fin
d
'
allora
ma
non
osavano
scrivere
,
ciò
che
ora
i
più
fra
i
pensanti
pensano
e
i
governanti
finalmente
vogliono
.
Il
dovere
che
additavo
esplicitamente
cinque
mesi
fa
l
'
Italia
sta
per
compierlo
.
Mentre
molti
,
che
ora
battono
il
ferro
e
gridano
all
'
armi
,
allora
tacevano
o
rinvoltavano
l
'
indeciso
pensiero
in
mille
fascie
di
precauzioni
e
sottintesi
io
vidi
fin
da
quei
giorni
,
quel
che
bisognava
fare
e
lo
feci
capire
,
e
lo
stampai
in
tutte
le
lettere
salve
le
righe
minacciate
dalla
censura
e
non
ho
mai
smesso
fino
ad
oggi
.
insieme
ai
miei
amici
,
di
proclamarlo
con
tutte
le
insistenze
e
dilucidazioni
necessarie
.
Non
son
pazzo
fino
al
punto
di
credere
che
le
mie
parole
abbiano
avuto
una
qualunque
influenza
sul
cambiamento
di
opinione
che
si
va
delineando
nel
paese
e
nel
governo
,
ma
oggi
sono
contento
e
orgoglioso
di
non
avere
sbagliato
.
Ormai
la
prima
guerra
,
quell
'
interna
a
colpi
d
'
idee
contro
la
bestialità
e
la
bassezza
dei
neutralisti
,
è
vinta
.
Ora
ne
comincia
un
'
altra
,
senza
confronti
,
più
grave
,
ma
ho
ferma
speranza
che
il
popolo
italiano
,
finalmente
pronto
e
convinto
,
vincerà
anche
questa
.