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ILLUSIONI ( GRAMSCI ANTONIO , 1921 )
StampaQuotidiana ,
I provvedimenti contro la disoccupazione sono stati discussi alla Camera per ultimi , come un affare qualunque che interessasse una ristretta categoria di una piccola borgata . Dal modo con cui essi sono stati discussi ed approvati , un fatto risulta evidente : la certezza che i provvedimenti lasceranno il tempo che trovano e che la loro approvazione ha solo valore formale , per gli sciocchi che ancora si illudono sull ' utilità dei tornei accademici parlamentari . La Camera è , nella sua maggioranza , persuasa che la disoccupazione non ha rimedi e che quelli proposti devono solo servire a mostrare l ' apparente buona volontà del governo a risolvere la crisi . Non ci sono ormai che i socialisti , i quali credono che il governo con una saggia politica di lavori pubblici possa far qualche cosa per il milione di operai disoccupati . Governo e rappresentanza parlamentare borghese sanno ottimamente che la crisi non può avere altra soluzione che l ' affamamento di una parte della classe operaia e contadina . Certo essi trovano legittimo che questo avvenga , poiché per loro entra nel corso naturale delle cose . Essi spiegano la crisi come una calamità sociale alla quale gli operai devono sottomettersi con lo stesso animo con cui affrontano una carestia . Il governo , come rappresentanza borghese , e tanto più in quanto vuole apparire di essere con tutto il popolo , studia progetti , presenta disegni di legge , li approva , per far credere che esso si interessa realmente alla vita degli operai e contadini . Esiste un limite però : esiste il limite della proprietà privata , che non può essere violato . L ' affamamento degli operai non può giustificare che si debba ridurre il profitto capitalistico o meglio violare il diritto della proprietà privata . Governo e rappresentanza borghesi sono dunque coerenti , quando approvano disegni di legge che lasciano il tempo che trovano . Essi hanno sempre una scusa a portata di mano : la difesa del proprio privilegio e l ' impossibilità di fare di più , senza correre il rischio di perire . Facendo rispettare questo limite , i governi borghesi sono convinti di agire realmente anche nell ' interesse dei lavoratori . Ora ai socialisti , come rappresentanza proletaria , se non fossero quello che sono sarebbe spettato di smascherare questa politica di classe dei governi borghesi e d ' opporvi una politica propria , la quale non potesse lasciare più alcun dubbio nell ' animo dei lavoratori . Ma i socialisti si pongono anch ' essi sul piano delle illusioni e perdono il loro tempo a discutere questo o quell ' altro articolo di progetto di legge , come se la disoccupazione , specie nel periodo attuale , possa davvero trovare la soluzione nella proposta di uno o più emendamenti , che accrescano magari il sussidio giornaliero all ' operaio senza lavoro . Far credere alle grandi masse di operai disoccupati che essi possono guardare con fiducia nell ' opera di aiuto del governo , è volerle mantenere nell ' inganno . Oggi che il numero dei disoccupati va rapidamente crescendo e che la classe padronale non ha più alcuno scrupolo nel mettere sul lastrico centinaia di migliaia di famiglie operaie , altra parola d ' ordine si richiederebbe da coloro che hanno ricevuto il loro mandato dalla classe lavoratrice . Ma la realtà è fuori del Parlamento . Gli organizzatori operai che in questo avrebbero dovuto far risuonare forte la voce di protesta dei lavoratori , che soffrono nella fame e nella miseria , si sono limitati invece a proporre qualche emendamento al disegno di legge governativo . Intanto che gli operai disoccupati crescono e che la fame miete sempre maggiori vittime in mezzo alle loro famiglie , questa condotta parlamentare degli organizzatori operai non può che giudicarsi ingannevole e traditrice . Essa ribadisce l ' illusione che si tratti di uomini di governo e d ' indirizzo politico , mentre la quistione sostanziale è nel regime . E ' questo che si deve additare alle masse operaie come la causa dei loro mali che si deve prima togliere di mezzo , per giungere alla loro liberazione da essi . Tutto il resto è retorica , accademia ; ora che la Camera ha di fatto approvato i provvedimenti contro la disoccupazione , non siamo cattivi profeti dicendo che la crisi continuerà a rendersi più acuta nel paese . A questo non ci prepara forse l ' offensiva degli industriali per la riduzione dei salari ? Già i tessili sono alla vigilia del loro sciopero generale in tutta Italia , se i padroni non accedono alle proposte della Federazione . Anche in ciò non bisogna creare illusioni . Nessun aiuto gli operai hanno da sperare dall ' intervento dello Stato . Gli operai ricordano a che cosa è servito l ' intervento di Giolitti nella vertenza metallurgica ; né hanno dimenticato i frutti che ha portato in Inghilterra l ' intervento di Lloyd George nella vertenza dei minatori . Nel primo come nell ' altro caso , il governo non è intervenuto che per sviare dai suoi propositi di lotta e di resistenza la classe operaia , consegnandola , con la complicità dei suoi organizzatori , alla volontà padronale . La classe operaia non ha nulla da sperare da questo o da quell ' altro ministro ; la classe operaia non può fare affidamento che in se stessa . Ogni decreto , ogni disegno di legge non sono che pezzi di carta per i padroni , la cui volontà può trovare un limite solo nella forza medesima degli operai e non mai negli organi dello Stato . Chi dalla tribuna parlamentare o in un comizio , si vale della sua autorità , del suo prestigio , per far credere alle masse che oggi la soluzione della crisi possa essere all ' infuori dell ' abbattimento dello Stato borghese , non si merita titolo diverso da quello di traditore . Tanto se si tratti di combattere contro la disoccupazione che contro la riduzione dei salari , il governo e i suoi organi non possono essere che coi padroni . Gli operai ricordino il decreto di controllo com ' è andato a finire e stiano in guardia da qualunque intervento dello Stato nelle loro lotte contro la classe padronale . La sola verità che essi non devono dimenticare mai è che dai padroni otterranno sempre tanto per quanto saranno forti e che oggi l ' unica via di salvezza consiste non nell ' attendersi aiuti e provvedimenti dai governi della borghesia , ma nel lottare per il loro abbattimento definitivo . Non è inutile se si ripete una volta di più che tutti i problemi inerenti alla vita della classe operaia oggi possono trovare la loro soluzione solo nella conquista del potere politico da parte di essa . Ogni altra via non può condurre che a soluzioni parziali ed ingannevoli per la classe operaia .