StampaQuotidiana ,
Le
conclusioni
che
si
possono
trarre
dall
'
andamento
di
questa
manifestazione
di
Primo
Maggio
sono
confortanti
.
La
manifestazione
è
riuscita
come
intervento
di
masse
,
come
estensione
di
solidarietà
operaia
.
Ha
dimostrato
come
il
proletariato
italiano
malgrado
la
reazione
è
sempre
rosso
.
Ed
è
anche
riuscita
come
prova
di
spirito
di
combattività
che
si
risveglia
nelle
file
dei
lavoratori
.
I
fascisti
si
sono
preoccupati
di
dimostrare
col
loro
contegno
e
colle
loro
stesse
dichiarazioni
che
si
trattava
di
una
manifestazione
antifascista
.
E
tale
è
stato
il
significato
della
astensione
dal
lavoro
e
dell
'
intervento
alle
dimostrazioni
di
grandissime
masse
,
da
un
capo
all
'
altro
d
'
Italia
,
e
senza
escludere
le
zone
percosse
dal
fascismo
.
Se
i
cortei
non
si
sono
fatti
si
deve
alla
imposizione
del
governo
:
se
si
fossero
potuti
tenere
,
oggi
conteremmo
un
maggior
numero
di
morti
operai
,
ma
anche
un
maggior
numero
di
morti
fascisti
.
Tuttavia
,
accanto
alla
confortante
constatazione
della
vastità
ed
imponenza
della
manifestazione
e
dell
'
elevato
morale
della
massa
,
dobbiamo
porre
quella
che
l
'
organizzazione
ha
lasciato
in
generale
a
desiderare
.
La
cosa
non
è
senza
ragione
:
la
tattica
dell
'
unità
di
fronte
adottata
in
questo
Primo
Maggio
da
tutti
gli
organismi
proletari
,
esperimento
dell
'
Alleanza
del
lavoro
italiana
,
ha
recato
insieme
questo
benefizio
e
questo
vantaggio
,
che
vanno
dai
comunisti
attentamente
considerati
.
Ci
limitiamo
qui
ad
accennare
brevemente
alla
cosa
,
in
presenza
del
comunicato
diramato
dal
Comitato
dell
'
Alleanza
del
lavoro
dopo
il
Primo
Maggio
.
Con
la
tattica
dell
'
unità
di
fronte
si
sono
potute
radunare
ai
comizi
di
Primo
Maggio
grandi
moltitudini
operaie
anche
dove
era
ben
chiaro
nella
coscienza
fin
dell
'
ultimo
intervenuto
che
non
si
trattava
della
solita
e
tradizionale
coreografia
,
ma
di
una
giornata
di
lotta
.
Ma
questa
dimostrazione
dell
'
avversione
del
proletariato
alla
reazione
e
al
fascismo
,
dello
spirito
di
classe
che
tuttora
anima
le
grandi
moltitudini
di
lavoratori
,
non
è
abbastanza
per
poter
aver
ragione
del
fascismo
e
della
reazione
.
Il
fascismo
non
sarà
soffocato
da
unanimità
platoniche
:
le
rivoltelle
e
i
pugni
non
saranno
rese
impotenti
col
gettarvi
sopra
una
materassa
.
Il
fascismo
non
ha
il
numero
,
ma
ha
l
'
organizzazione
,
unitaria
e
centralizzata
,
ed
è
in
ciò
la
sua
forza
,
integrata
nella
centralizzazione
del
potere
ufficiale
borghese
.
L
'
Alleanza
del
lavoro
che
oggi
ha
permesso
di
raggruppare
masse
imponenti
deve
divenire
capace
di
inquadrarle
con
disciplina
unitaria
.
Qui
è
il
compito
dei
comunisti
,
nel
conseguire
questo
risultato
,
verso
il
quale
non
si
è
fatto
che
il
primo
passo
.
Quando
sarà
possibile
che
le
grandi
adunate
possano
contare
sul
concorso
proletario
,
e
nello
stesso
tempo
su
una
razionale
preparazione
delle
nostre
forze
,
allora
il
proletariato
potrà
dominare
il
suo
nemico
.
In
questo
Primo
Maggio
si
è
potuto
notare
che
i
comizi
e
i
movimenti
concordati
dalle
organizzazioni
alleate
mancavano
un
po
'
di
preparazione
organizzativa
anche
al
modesto
effetto
della
loro
protezione
dagli
attacchi
degli
avversari
,
e
questo
dipendeva
dal
fatto
che
non
era
ben
chiaro
chi
avesse
organizzato
i
comizi
e
disposto
il
piano
del
loro
svolgimento
sotto
tutti
gli
aspetti
.
I
comitati
locali
dell
'
Alleanza
non
sono
che
di
recente
formazione
,
e
non
hanno
chiara
consistenza
organizzativa
,
e
sufficienti
poteri
.
Tuttavia
,
è
già
un
gran
vantaggio
quello
di
aver
potuto
avere
radunate
comuni
delle
masse
,
perché
ciò
eleva
il
morale
proletario
e
consente
ai
comunisti
di
portare
a
tutto
il
proletariato
la
loro
franca
parola
.
Tutto
un
ulteriore
sviluppo
dell
'
interessante
esperimento
italiano
della
tattica
del
fronte
unico
condurrà
ad
integrare
con
questo
vantaggio
innegabile
l
'
altro
dell
'
effettiva
ed
intima
unità
di
organizzazione
.
L
'
argomento
si
presta
ad
importantissime
considerazioni
:
vogliamo
ora
solo
notare
che
il
terreno
sindacale
su
cui
l
'
Alleanza
è
costituita
,
permette
ai
comunisti
di
premere
perché
essa
divenga
sempre
più
stretta
organizzativamente
,
giungendosi
così
all
'
unità
sindacale
proletaria
che
sempre
noi
abbiamo
auspicata
e
che
il
programma
del
Partito
comunista
solo
può
e
dovrà
riempire
di
contenuto
rivoluzionario
.
Per
ora
vi
è
da
reagire
contro
il
carattere
pigro
ed
incerto
che
ha
fino
ad
oggi
la
dirigenza
dell
'
Alleanza
del
lavoro
.
I
comunisti
hanno
già
formulato
in
modo
preciso
e
concreto
le
loro
proposte
per
lo
sviluppo
,
per
il
ravvivamento
,
per
il
potenziamento
dell
'
Alleanza
,
che
potrebbe
,
se
la
campagna
non
venisse
spinta
energicamente
innanzi
,
parallelamente
alle
eloquenti
esperienze
dell
'
azione
proletaria
,
degenerare
in
una
burocratica
ed
ingombrante
diplomazia
di
capi
esitanti
ed
opportunisti
.
Quanto
le
proposte
comuniste
siano
urgenti
lo
dimostra
il
contegno
passivo
dell
'
Alleanza
dinanzi
alle
gravissime
provocazioni
che
hanno
subito
il
Primo
Maggio
le
folle
operaie
e
,
nonostante
gli
inviti
all
'
azione
giunti
da
tante
parti
,
lo
dimostra
la
sua
insensibilità
alla
pressione
che
viene
oggi
dal
proletariato
italiano
disposto
a
procedere
rapidamente
sulla
via
della
controffensiva
.
E
lo
dimostra
,
eloquentissimo
documento
,
il
comunicato
diramato
dal
Comitato
nazionale
,
che
con
le
sue
frasi
piatte
e
banali
declina
la
suggestione
sorgente
dalle
masse
anelanti
la
lotta
:
comunicato
al
quale
non
vogliamo
scrivere
altro
commento
,
sicuri
che
,
come
la
quistione
è
ormai
irrevocabilmente
posta
innanzi
alle
masse
,
così
queste
non
mancheranno
di
commentare
e
giudicare
esse
,
per
trarre
da
quest
'
altra
delusione
nuovo
stimolo
a
proseguire
sull
'
aspra
ma
sicura
via
della
loro
riscossa
.