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StampaQuotidiana ,
5 settembre Due giorni prima che il telegrafo spargesse la notizia che il Governo di Francia aveva deciso di lasciare Parigi , per insediarsi a Bordeaux , noi eravamo giunti alla conclusione che , per il succedere degli avvenimenti della guerra , la grande città doveva momentaneamente cessare di essere la capitale della Francia , per diventare soltanto uno dei campi trincerati del sistema difensivo francese . Gli avvenimenti ci hanno dato ragione . Ma la stampa francese sostiene che Parigi nulla ha perduto della sua importanza e resta sempre il centro attrattivo della Francia ; ed altri confermano che essa « diventerà l ' asse e il perno di manovra degli eserciti francesi » . È bene perciò mettere subito in chiaro quale , dal punto di vista militare , può essere l ' ufficio di Parigi . Rimanere : il centro attrattivo della Francia , costituire l ' asse e il perno di manovra degli eserciti francesi , no . Se così fosse , i francesi starebbero commettendo un errore , o , per meglio dire , ripetendo l ' errore che già commisero , sia pure per necessarie ragioni politiche , nel 1870 . Allacciare intorno a Parigi la resistenza francese significa spostare l ' esercito verso le valli della Somme , dell ' Oise e dell ' Aisne , che ora sono occupate dai tedeschi , e dove questi hanno esercitato ed esercitano il massimo sforzo : e la cosa non ha senso . Parigi si sosterrà valorosamente da sé e col concorso di quell ' esercito mobile che sarà messo tra i suoi forti , siamo d ' accordo . I francesi fanno bene , per tenere accesa la fede negli animi ( che del resto si mostrano saldi e temprati , per loro grande onore , alle varie fortune della guerra ) , a dire che la grande città sarà difesa come se fosse , anzi perché è il cuore della Francia . Ma questo non ci deve impedire di considerare le cose serenamente , perché soltanto così facendo non avremo sorprese di effetti del tutto sproporzionati , od opposti , alle cause . Parigi oramai non costituisce che la terza linea , sia pure la più forte , dei campi trincerati che dalla frontiera vanno verso il cuore della Francia . Non deve attirare a sé nessun esercito , se non quello che volontariamente vi è messo per la manovra ; non è scopo , ma mezzo : nell ' avanzata dal nord , dopo la resistenza di Verdun , dopo quella di Reims , i tedeschi incontreranno quella della fortezza di Parigi . Completa le altre fortezze e difende tutto il paese ad ovest della Senna , il quale può continuare a fornire preziosi rifornimenti di uomini e di mezzi . Ufficio semplice e magnifico , che fa approvare interamente la decisione del Governo francese , e , sopra tutto , induce a ricercare elle cosa possa significare . Per l ' esercito francese significa riacquistare la libertà d ' azione , ed esercitare lo sforzo sull ' obiettivo e nel modo , che gli sfortunati avvenimenti della prima parte della campagna hanno ormai indicati come più adatti . L ' avanzata della destra tedesca è stata mirabile non soltanto per il buon successo , ma per la rapidità con la quale ha conseguito il buon successo . Non ci sono state battaglie distinte , non lunghe soste conseguenti : non si è vista nessun ' altra manovra , se non una larghissima conversione a sinistra ; con perno a Verdun : è avvenuto soltanto l ' irresistibile movimento in avanti di una valanga , che ha schiantato ogni ostacolo . Da Bruxelles a Compiègne corrono circa 190 chilometri : questi 190 chilometri sono stati percorsi dalle avanguardie tedesche in non più di venti giorni . La media giornaliera della marcia è stata così di circa 10 chilometri : vale a dire assai buona anche per truppe non combattenti , quando siano tanto numerose e marcino per tanto tempo come le tedesche . Che cosa può aver permesso una avanzata così rapida ? Molto probabilmente , poiché non possiamo assolutamente ammettere la inettitudine del Comando francese , una giusta valutazione della non grande forza di coesione e di offensiva francese . Il generale Joffre deve essersi presto convinto che l ' esercito che egli comanda non era pari in energia a quello avversario . In questo caso , ricondurre ad ogni costo le truppe verso nord , farle operare ancora in quella direzione quando sforzi precedenti si erano già dimostrati inutili , obbligarle insomma a legare la loro sorte a quella di Parigi , non unica , ma prima cagione della lotta nel settore settentrionale , era lo stesso che costringerle a battersi nelle peggiori condizioni . L ' esercito , che non poteva vincere , aveva il dovere di sfuggire almeno alla sconfitta irrimediabile , non ricercando la battaglia decisiva , perché il suo compito oramai era quello di guadagnare tempo . Perciò bisognava liberarlo dal pulito di attrazione , Parigi , così vicino all ’ invasore ; perciò bisognava portarlo ad appoggiarsi ad una base naturale , la Francia centrale , verso cui era stato spinto dalle vittorie tedesche , ma dalla quale i tedeschi erano ancora lontani . L ' esercito acquistava così tutto il suo valore ; ed entrava franco e solo in giuoco . Le conseguenze di questo nuovo stato di cose si debbono ancora manifestare : ma possono essere buone . L ' esercito è stato respinto in alcuni scontri , in altri è stato battuto , in altri ha avuto qualche sopravvento , nel complesso è ora obbligato a sottostare all ' azione dell ' avversario : ma , in fondo , non è disorganizzato . Ha ancora per sé la prima linea di fortificazioni , la grande cortina che va da Belfort ad Épinal , e da Toul a Verdun ; poi la linea di sostegno , il triangolo difensivo Langres , Digione , Besançon a sud , e Reims a nord , se è vero che sono già cadute La Fère e Laon ; infine , il campo trincerato di Parigi . Se nessuna di queste linee di difesa esercita una particolare attrazione sulle truppe , se il capo può valersi liberamente , senza imposizioni politiche , di una fortezza piuttosto che dell ' altra , se Parigi equivale a Verdun , la efficacia dell ' azione francese può essere ancora grande . Non pretendiamo di conoscere il disegno del Comando francese . Ma l ' esercito , inflesso robustamente ad arco nel circuito delle sue fortezze , come in un grande recinto , di fronte alle truppe tedesche convergenti ; appoggiato risolutamente alle testate delle varie linee ; non abbattuto moralmente , non disgregato materialmente , può opporsi ancora all ' avanzata nemica . Può parare semplicemente la minaccia proveniente dal Belgio e dal Lussemburgo , tentando invece energicamente di rompere la muraglia nemica in Lorena od in Alsazia ( e questo pare il disegno migliore ) ; e può eseguire , mutale le condizioni , anche la manovra opposta , sebbene più disperata . Il suo giuoco è ancora pieno e libero . Dalla Francia occidentale , centrale e meridionale , se non più dalla nazione intera , può ricevere il sangue che gli bisogna . Ogni suo sforzo è fatto nella giusta direzione , poiché la sua base di operazioni è alle spalle , non spostata tutta da un lato : il movimento in avanti si svolge quindi con tutta la sua potenza , e l ' eventuale ritirata offre i minori svantaggi . Per l ’ esercito tedesco il trasporto della capitale da Parigi a Bordeaux significa qualche cosa di più dell ' improvvisa mancanza di uno degli scopi , che sembravano quasi raggiunti . Significa la necessità di un nuovo sforzo immediato , forse assai grave , e che si sperava di compiere in seguito con maggiore facilità , dopo avere assai più rudemente battuto gli avversarii . È indiscutibile che la situazione delle truppe tedesche in Francia è , dopo la vittoria del 1 . settembre , assai buona . Mentre prima l ' estrema destra tedesca poteva sembrare alquanto pericolante , nel caso che gli eserciti del principe del Württemberg e del Kronprinz di Germania , che la legavano ai nuclei centrali della Lorena , fossero stati battuti , oggi , per la vittoriosa avanzata di questi , non sembra più temere tale minaccia . Lievissimo appare finora il pericolo , diciamo così , esterno , cioè prodotto dall ' esercito belga , sempre appoggiato ad Anversa , e dall ' esercito inglese , tanto se questo è rimasto tagliato fuori dalle truppe francesi , quanto se è riunito con queste . Perché questo pericolo diventi grave , bisogna che nel nord della Francia , e quindi all ' infuori dell ' ala destra tedesca , si siano venute ammassando in questi giorni molte truppe inglesi o francesi che abbiano girato ad ovest Parigi . Soltanto così si può ammettere che si sia costituito un distaccamento poderoso , che possa fare qualche danno di sorpresa ai tedeschi i quali , nell ' avanzare , debbono sempre più assottigliarsi : ma notizia di ciò non è , ancora pervenuta a noi . Ora , la forte destra tedesca ha avuto dall ' inizio della guerra come primo obiettivo quello di girare le difese francesi , e marciare direttamente su Parigi , per colpire la Francia nel cuore . Se i francesi richiedono a Parigi soltanto la resistenza elle essa può opporre da sé , col sussidio di un esercito mobile , i tedeschi non ottengono più l ' effetto morale . Gli obiettivi territoriali , e quindi anche le capitali , valgono tanto , quanta è l ' importanza che loro si dà . Se il popolo di Parigi ha la forza d ' animo di considerarsi uguale al popolo dell ' ultimo villaggio francese , l ' esercito tedesco , pur prendendo la capitale , non ha affatto fiaccato , con Parigi , la Francia . Non solo : ma con la sostituzione dell ' esercito alla capitale nell ' ordine d ' importanza , si impone ai tedeschi una più particolare ricerca dell ' esercito nemico , il quale finora non era stato certamente evitato , ma nemmeno proprio deliberatamente cercato . Essi infatti l ' hanno battuto , quando si è frapposto come ostacolo al conseguimento del loro scopo , Parigi ; ma non sono andati ad attaccarlo dove era ed è ancora certamente con buona parte delle forze , negli sbocchi di Toul e di Belfort e dietro le cortine difensive . La battaglia della Lorena . è stata data per respingere i francesi che si erano avanzati , e minacciavano di spezzare il centro della linea ribaltante in Francia : ma è stata poi seguita subito da una lunga sosta . L ' avanzata in Alsazia è stata tentata due volte , e due volte interrotta . La scomparsa dell ' esca Parigi , che ha permesso ai francesi di raccogliersi fra le loro fortezze , può ora costituire per i tedeschi un problema , che si sarebbe forse sciolto facilmente , quando Parigi avesse continuato ad essere la capitale della Francia . Forse a questa sparizione improvvisa di uno degli scopi della guerra è dovuta quella lieve incertezza che ci è parso notare nella condotta tedesca delle operazioni , finora così netta e decisa . C ' è stato , in questi giorni , un trasporto di truppe e un tentativo di forzamento dello sbocco di Belfort , che è stato interrotto , poiché le truppe sono state ricondotte , pare , verso la Lorena . Perché è stato eseguito ? Per racchiudere l ' esercito francese , diventato ormai l ' obiettivo unico della campagna , in una morsa , da nord e da sud , e separarlo dai centri vitali della nazione , il centro morale a nord , il materiale a sud ? E allora perché non è stato continuato ? Perché , forse , si è fatta di nuovo sentire la minaccia francese contro la Lorena ? Questa sarebbe la riprova dell ' utilità di avere abbandonato Parigi a sé stessa . Ecco le varie questioni che si prospettano al semplice annunzio del trasferimento della capitale , se questo trasferimento è avvenuto pieno , completo , senza nessuna restrizione mentale . Questioni importantissime , perché mostrano altri possibili modi di condurre la guerra nel teatro d ' operazioni occidentale , in attesa che una decisione avvenga in quello orientale .