StampaQuotidiana ,
La
prima
fu
quella
del
Calabrese
,
la
quale
apparve
,
per
poco
rimase
visibile
,
e
sparve
;
l
'
altra
ora
sta
sull
'
orizzonte
,
con
bella
e
lunga
coda
pettinata
dal
Luzzatti
,
e
toglie
nome
da
un
disegno
di
legge
,
dicesi
contro
alla
pornografia
,
in
realtà
contro
alla
libertà
del
pensiero
.
Tale
disegno
è
conseguenza
del
concilio
tenuto
a
Parigi
dai
santi
padri
della
bigotteria
;
e
nella
relazione
si
nota
,
con
compiacente
letizia
,
che
«
ove
la
conferenza
di
Parigi
venisse
integralmente
approvata
,
si
giungerebbe
alla
internazionalizzazione
del
reato
di
pornografia
,
ed
il
reo
si
troverebbe
in
tutto
il
mondo
civile
sovra
un
unico
territorio
,
né
potrebbe
sfuggire
alla
giustizia
»
.
Forse
questi
egregi
moralisti
vendono
la
pelle
dell
'
orso
prima
di
averlo
ucciso
;
e
non
è
punto
sicuro
che
proprio
tutti
i
paesi
del
mondo
vogliano
prestarsi
ad
assecondare
questi
ipocriti
pudori
;
ma
ove
,
per
dannata
ipotesi
,
ciò
seguisse
,
avremmo
una
oppressione
del
pensiero
quale
mai
non
l
'
ottenne
la
Santa
Inquisizione
;
poiché
se
vi
erano
paesi
ove
essa
imperava
,
ve
ne
erano
pure
altri
ove
si
stampava
ciò
che
meglio
si
credeva
;
e
,
anche
senza
la
Inquisizione
,
se
in
Francia
si
bruciavano
,
come
oscene
,
le
opere
del
Rousseau
e
del
Voltaire
,
non
mancavano
terre
ove
si
potevano
stampare
.
Se
in
quel
tempo
ci
fossero
stati
,
in
tutti
i
paesi
,
le
leggi
che
ora
ci
vogliono
imporre
,
molte
delle
opere
del
Rousseau
e
del
Voltaire
non
avrebbero
potuto
essere
pubblicate
,
poiché
è
certo
,
certissimo
,
che
in
esse
vi
sono
passi
osceni
e
tali
da
cadere
sotto
il
disposto
delle
nuove
leggi
.
S
'
intende
che
,
per
non
essere
troppo
ridicoli
,
i
nostri
moralisti
daranno
un
calcio
alla
logica
e
non
faranno
sequestrare
quei
libri
,
come
lasceranno
anche
vendere
le
opere
dell
'
Ariosto
,
del
Boccaccio
,
del
Machiavelli
,
e
di
tanti
altri
nostri
autori
;
ma
mirano
ad
impedire
che
nuove
opere
di
quel
genere
si
possano
porre
in
vendita
.
Ci
lasceranno
il
passato
,
purché
,
a
loro
,
consegniamo
l
'
avvenire
.
Tanto
è
il
loro
furore
moralista
,
che
vogliono
dare
la
caccia
anche
ai
titoli
dei
libri
:
«
E
si
vieta
pure
di
tenere
esposti
nelle
mostre
o
vetrine
dei
negozi
i
libri
scientifici
(
sic
!
)
che
portano
titoli
atti
ad
offendere
la
castigatezza
delle
persone
od
a
stimolare
indiscrete
curiosità
nell
'
animo
dei
giovani
»
.
Seguitando
così
,
si
potrà
solo
esporre
le
vite
dei
santi
,
principalmente
quella
di
san
Luigi
Gonzaga
,
che
,
se
non
erro
,
deve
essere
il
patrono
dei
nostri
moralissimi
.
Quando
avrà
impero
la
nuova
legge
,
avverto
i
librai
che
non
abbiano
ad
esporre
il
mio
Mythe
vertuiste
,
perché
,
mi
piace
dirlo
chiaro
,
esso
è
diretto
peggio
che
ad
offendere
,
a
distruggere
le
teorie
del
santo
concilio
di
Parigi
,
le
quali
dalla
nuova
legge
sarebbero
imposte
;
e
quindi
può
il
solo
titolo
«
stimolare
l
'
indiscreta
curiosità
»
di
coloro
che
desiderassero
sapere
cosa
la
gente
eretica
e
perversa
può
trovare
da
opporre
alle
teorie
dei
santi
padri
della
religione
morale
.
Dicesi
che
le
nuove
leggi
siano
volute
dai
clericali
nostri
.
Se
ciò
è
vero
,
mi
sia
concesso
il
dire
loro
che
,
così
operando
,
si
mettono
su
di
una
falsa
strada
,
la
quale
potrebbe
anche
portare
ad
infliggere
loro
persecuzioni
come
quelle
che
hanno
sofferto
in
Francia
.
La
loro
salvezza
sta
nella
libertà
;
essi
possono
giustamente
chiedere
che
la
legge
sia
neutrale
tra
loro
e
gli
avversari
loro
;
ma
se
chiedono
l
'
aiuto
della
legge
per
imporre
altrui
la
loro
morale
,
perdono
ogni
titolo
per
dolersi
se
verrà
giorno
in
cui
,
invertite
le
parti
,
saranno
questi
avversari
che
vorranno
imporre
la
loro
morale
ai
cattolici
.
In
questo
avvicendarsi
di
persecuzioni
e
di
oppressioni
sta
veramente
il
pericolo
delle
nuove
leggi
colle
quali
si
vorrebbe
ferire
la
libertà
del
pensiero
;
poiché
tale
scopo
non
sarà
meglio
raggiunto
di
quello
che
lo
sia
stato
pel
passato
,
e
ai
nostri
moralissimi
legislatori
non
sarà
certo
dato
di
compiere
ciò
che
non
poterono
conseguire
papi
,
imperatori
,
re
,
inquisitori
e
gesuiti