StampaQuotidiana ,
Quanto
più
la
guerra
procede
,
tanto
più
cresce
l
'
importanza
della
campagna
a
favore
dell
'
economia
iniziata
dai
più
autorevoli
giornali
inglesi
,
fatta
propria
dal
governo
di
quel
paese
,
ed
a
cui
anche
in
Italia
si
rivolge
oggi
il
consenso
crescente
dell
'
opinione
pubblica
.
Dall
'
osservanza
della
più
rigida
economia
ha
finora
tratto
gran
giovamento
sovratutto
la
Germania
,
la
quale
deve
ad
essa
se
ha
sentito
scarsamente
gli
effetti
del
blocco
alimentare
ordinato
ai
suoi
danni
dall
'
Inghilterra
;
il
pane
kappa
,
il
razionamento
della
popolazione
,
la
campagna
per
utilizzare
i
rifiuti
della
cucina
e
della
casa
recarono
notevole
vantaggio
alla
resistenza
economica
tedesca
contro
gli
alleati
.
E
poiché
le
risorse
economiche
non
sono
inesauribili
in
nessun
paese
,
neppure
in
Inghilterra
,
è
naturale
che
anche
lì
si
sia
ripetuto
il
grido
:
fate
economia
!
Dal
successo
di
questa
campagna
dipende
,
più
che
non
si
creda
,
la
capacità
di
resistenza
bellica
delle
nazioni
alleate
.
Se
l
'
Inghilterra
deve
mantenersi
in
grado
di
aiutare
finanziariamente
i
suoi
alleati
,
uopo
è
che
essa
riduca
al
minimo
i
suoi
acquisti
all
'
estero
a
scopo
di
consumo
ed
il
consumo
medesimo
delle
cose
prodotte
all
'
interno
;
così
da
diminuire
il
formidabile
e
crescente
sbilancio
commerciale
,
e
da
frenare
l
'
ascesa
del
cambio
,
che
anche
là
comincia
a
farsi
sentire
.
Da
un
calcolo
istituito
dal
signor
Hobson
nell
'
ultimo
numero
dell
'
«
Economic
Journal
»
risulta
che
nei
primi
nove
mesi
di
guerra
l
'
Inghilterra
dovette
vendere
circa
125
milioni
di
lire
sterline
(
3
miliardi
e
350
milioni
di
lire
nostre
)
di
titoli
stranieri
da
essa
posseduti
per
provvedere
allo
sbilancio
economico
causato
dalla
guerra
.
Se
non
si
pone
riparo
con
l
'
economia
agli
eccessivi
dispendi
,
arriverà
il
giorno
in
cui
le
vendite
dovranno
essere
aumentate
molto
al
di
là
di
questa
cifra
ed
il
mercato
nordamericano
sarà
incapace
di
assorbire
le
enormi
partite
di
titoli
venduti
.
Di
qui
il
fervore
con
cui
uomini
di
governo
,
giornalisti
,
propagandisti
vanno
inculcando
agli
inglesi
la
necessità
di
porre
un
freno
alle
loro
abitudini
spenderecce
.
È
un
appello
,
il
quale
deve
,
anche
fra
noi
,
essere
rivolto
a
tutte
le
classi
sociali
.
Alle
classi
alte
,
ricche
ed
agiate
in
primo
luogo
.
Non
si
lascino
esse
trarre
in
inganno
dal
pregiudizio
comunemente
diffuso
che
sia
loro
dovere
di
spendere
molto
per
dare
lavoro
alle
masse
operaie
.
Questo
dello
«
spendere
per
dare
lavoro
»
è
un
pregiudizio
erroneo
sempre
,
e
massimamente
in
tempo
di
guerra
.
Gli
economisti
non
affermano
che
gli
uomini
siano
meritevoli
di
lode
solo
quando
risparmiamo
e
siano
biasimevoli
sempre
quando
spendono
il
loro
reddito
.
Ognuno
impiega
i
propri
redditi
nel
modo
che
ritiene
più
opportuno
;
e
dal
punto
di
vista
economico
è
fuor
di
luogo
affermare
che
l
'
atto
del
risparmiare
sia
più
virtuoso
dell
'
atto
del
consumare
.
Per
raggiungere
il
fine
di
un
progresso
economico
generale
,
di
un
miglioramento
costante
nella
produzione
della
ricchezza
e
nel
tenor
di
vita
degli
uomini
,
è
necessario
che
sia
serbato
un
certo
equilibrio
fra
il
consumo
ed
il
risparmio
;
fa
d
'
uopo
che
,
per
risparmiare
denaro
,
non
si
riducano
gli
uomini
alla
macilenza
fisica
ed
alla
sordidezza
intellettuale
e
morale
;
e
d
'
altro
canto
non
si
consumi
tutto
il
reddito
in
godimenti
presenti
,
occorrendo
provvedere
all
'
avvenire
.
Queste
sono
verità
ovvie
;
ma
non
è
inutile
insistere
sul
punto
che
il
ricco
,
il
quale
spende
tutto
il
suo
reddito
e
forse
parte
del
suo
patrimonio
,
non
acquista
perciò
alcuna
maggiore
benemerenza
,
verso
i
poveri
,
di
colui
che
risparmia
.
Apparentemente
il
ricco
spendaccione
sembra
meritevole
di
maggiore
lode
dell
'
avaro
parsimonioso
;
ed
invero
egli
è
lodato
da
servitori
,
camerieri
,
cocchieri
,
negozianti
,
parassiti
,
come
colui
che
sa
spendere
i
propri
denari
a
beneficio
altrui
.
Costoro
guardano
con
disprezzo
al
ricco
avaro
che
tesaurizza
e
pone
in
serbo
i
suoi
denari
,
rifiutando
di
farne
partecipe
altrui
.
In
realtà
,
tutti
sanno
che
questa
è
solo
l
'
apparenza
delle
cose
.
Nel
mondo
moderno
,
in
cui
nessuno
tesaurizza
in
realtà
chi
usa
ancora
riporre
sottoterra
i
denari
messi
in
serbo
?
ma
tutti
risparmiano
,
risparmiare
vuoi
dire
portare
i
propri
denari
alla
banca
o
cassa
di
risparmio
o
comprare
titoli
o
fare
mutui
altrui
o
comprare
terre
o
case
.
E
poiché
banche
e
casse
di
risparmio
non
tengono
inutilizzati
i
depositi
,
ma
li
dànno
a
mutuo
ad
industriali
,
commercianti
,
comuni
bisognosi
di
compiere
opere
pubbliche
ecc
.
ecc
.
;
risparmiare
vuol
dire
fare
«
domanda
di
lavoro
»
altrettanto
e
forse
più
di
quanto
non
accada
consumando
.
Le
l000
lire
consumate
impiegano
gli
operai
che
tessono
panni
o
macinano
il
grano
:
ma
,
senza
le
l000
lire
risparmiate
,
industriali
tessitori
e
mugnai
non
avrebbero
potuto
fare
le
provviste
di
lana
o
di
frumento
,
o
comprare
le
macchine
senza
di
cui
il
lavoro
sarebbe
stato
impossibile
.
La
quale
verità
acquista
maggior
forza
in
tempo
di
guerra
.
Supponiamo
vi
sia
taluno
in
dubbio
se
gli
convenga
acquistare
un
'
automobile
ovvero
mettere
in
serbo
i
denari
per
la
sottoscrizione
di
cartelle
del
futuro
prestito
nazionale
.
Quali
sono
le
conseguenze
delle
due
diverse
maniere
di
agire
?
Dannose
alla
generalità
nel
primo
caso
,
utili
nel
secondo
.
Se
egli
acquista
l
'
automobile
,
avrà
la
scelta
fra
una
marca
nazionale
od
una
marca
estera
.
È
quasi
certo
che
egli
non
potrà
comperare
un
'
automobile
nazionale
,
tutta
la
produzione
interna
essendo
accaparrata
per
le
necessità
militari
.
Quando
vi
riescisse
,
sarebbe
a
danno
del
paese
;
il
quale
ha
interesse
che
tutti
gli
operai
ed
i
capitali
dell
'
industria
automobilistica
siano
impiegati
a
crescere
la
resistenza
contro
il
nemico
.
Egli
,
aumentando
la
domanda
di
maestranze
e
di
materiali
così
necessari
,
ne
aumenterebbe
il
prezzo
e
crescerebbe
quindi
il
costo
della
guerra
per
lo
stato
.
Né
meno
dannoso
all
'
interesse
nazionale
sarebbe
l
'
acquisto
dell
'
automobile
all
'
estero
.
Egli
dovrebbe
pagare
all
'
estero
10
o
20.000
lire
e
crescerebbe
d
'
altrettanto
il
debito
commerciale
dell
'
Italia
verso
l
'
estero
.
Colla
sua
azione
egli
:
1
)
impedirebbe
all
'
Italia
di
acquistare
frumento
o
munizioni
da
guerra
per
altrettante
somme
;
ovvero
2
)
provocando
una
nuova
domanda
di
divisa
estera
,
farebbe
crescere
l
'
aggio
dell
'
oro
sulla
cartamoneta
e
contribuirebbe
al
crescere
del
prezzo
dei
cereali
,
delle
carni
,
delle
lane
,
delle
munizioni
e
di
tutte
le
cose
le
quali
noi
dobbiamo
comperare
all
'
estero
.
L
'
azione
di
chi
compra
un
'
automobile
all
'
estero
,
come
di
chi
acquista
gemme
,
brillanti
,
pizzi
,
vestiti
,
stoffe
di
lusso
,
libri
,
di
cui
la
lettura
è
prorogabile
,
deve
dunque
essere
reputata
nociva
alla
patria
.
Osservazioni
simili
si
possono
fare
per
i
nuovi
impianti
industriali
,
edilizi
,
per
i
lavori
pubblici
prorogabili
e
non
ancora
iniziati
.
Crescono
,
per
queste
richieste
facilmente
prorogabili
,
i
prezzi
del
legname
,
del
ferro
,
del
cemento
e
di
molti
altri
materiali
,
di
cui
il
governo
ha
gran
bisogno
per
le
sue
occorrenze
militari
;
si
distolgono
gli
operai
dall
'
accorrere
a
quelle
fabbricazioni
di
panni
,
di
materiali
bellici
ed
a
quelle
colture
dei
campi
che
sono
necessarie
ed
urgenti
nel
momento
attuale
.
Colui
,
il
quale
rinuncia
all
'
acquisto
dell
'
automobile
od
a
qualunque
altra
spesa
,
anche
di
cibo
o
di
vestito
,
prorogabile
od
evitabile
,
compie
invece
opera
utile
al
paese
.
Il
suo
risparmio
,
consegnato
allo
stato
in
cambio
di
cartelle
del
prestito
nazionale
,
è
dallo
stato
impiegato
forse
ugualmente
nell
'
acquisto
di
automobili
o
nel
riattamento
di
strade
,
nell
'
ampliamento
di
stazioni
ferroviarie
o
nella
costruzione
di
ponti
o
di
tronchi
di
ferrovie
e
quindi
è
rivolto
a
richiesta
di
lavoro
nella
stessa
misura
che
s
'
egli
consumasse
quella
somma
.
Ma
le
automobili
,
le
stazioni
,
le
opere
pubbliche
compiute
o
comprate
dal
governo
servono
al
fine
pubblico
della
difesa
nazionale
e
non
al
fine
privato
di
un
godimento
personale
,
che
nel
momento
presente
è
dissolvitore
.
Né
è
minore
il
dovere
di
fare
economia
per
le
classi
più
numerose
.
Purtroppo
,
la
utilizzazione
delle
varie
sostanze
alimentari
è
imperfettissima
nelle
masse
operaie
.
Nelle
campagne
si
utilizzano
discretamente
i
rifiuti
con
l
'
allevamento
di
porci
,
di
conigli
,
di
volatili
da
cortile
;
ma
nelle
città
si
comincia
appena
adesso
a
comprendere
quali
vantaggi
si
potrebbero
ricavare
dall
'
allevamento
,
anche
in
piccole
proporzioni
,
di
conigli
per
la
produzione
della
carne
e
delle
pelli
.
Molta
strada
potrebbe
farsi
nelle
città
altresì
con
la
utilizzazione
orticola
di
tutti
gli
spazi
vacanti
,
delle
aree
fabbricabili
,
che
ora
non
dànno
alcun
frutto
a
nessuno
.
Del
pari
la
diffusione
di
opportune
regole
di
cucina
gioverebbe
ad
insegnare
alle
madri
di
famiglia
operaie
la
possibilità
di
trarre
partito
da
molte
sostanze
alimentari
ora
malamente
cucinate
e
di
utilizzare
gran
parte
di
quelli
che
sono
considerati
rifiuti
.
Si
pensi
che
ogni
chilogrammo
di
farina
o
di
carne
consumato
in
meno
o
meglio
utilizzato
è
un
minor
debito
del
paese
,
è
un
prolungamento
della
nostra
capacità
di
resistenza
militare
!
Anche
nelle
file
dell
'
esercito
combattente
la
campagna
per
l
'
economia
potrebbe
essere
feconda
di
utili
risultati
.
Da
lettere
ricevute
ho
ricavato
l
'
impressione
che
la
razione
di
pane
e
di
carne
assegnata
ai
soldati
nella
zona
di
guerra
sia
in
molti
casi
individuali
esuberante
.
Da
un
punto
di
vista
generale
è
bene
far
così
:
ma
ad
evitare
sprechi
costosi
,
sarebbe
saggio
consiglio
promuovere
tra
i
soldati
l
'
economia
,
incoraggiando
con
opportuni
riacquisti
l
'
utilizzazione
delle
razioni
rimaste
da
consumare
.
Il
ritorno
della
pace
sarà
accompagnato
da
uno
stato
di
prosperità
economica
solo
se
durante
la
guerra
si
sarà
diffusa
ed
accentuata
l
'
abitudine
della
economia
e
del
risparmio
.
Ho
già
altra
volta
notato
come
,
in
tutti
i
paesi
belligeranti
,
la
guerra
abbia
dato
luogo
a
fenomeni
di
apparente
prosperità
economica
,
dai
quali
importa
non
lasciarsi
suggestionare
.
Una
parte
invero
del
capitale
già
risparmiato
viene
ora
mutuata
allo
stato
,
il
quale
la
spende
di
giorno
in
giorno
per
la
condotta
della
guerra
e
la
converte
così
in
reddito
dei
suoi
ufficiali
,
dei
suoi
soldati
,
dei
suoi
fornitori
,
dei
suoi
creditori
.
Ciò
che
era
capitale
si
trasforma
in
reddito
;
e
cresce
così
la
quantità
delle
cose
che
gli
uomini
ritengono
di
potere
spendere
.
Guai
a
ritenere
che
sul
serio
i
redditi
sieno
aumentati
permanentemente
e
sia
aumentata
la
spesa
che
gli
uomini
possono
fare
senza
pregiudizio
del
loro
patrimonio
!
Finita
la
guerra
e
finite
le
spese
straordinarie
dello
stato
,
i
redditi
torneranno
ad
essere
quelli
di
prima
.
Anzi
saranno
minori
,
perché
fu
consumata
una
parte
del
capitale
che
era
stato
precedentemente
risparmiato
e
questa
parte
non
può
più
essere
impiegata
alla
produzione
di
nuove
ricchezze
.
Fa
d
'
uopo
perciò
,
se
non
si
vuole
che
il
benessere
generale
scemi
al
ritorno
della
pace
,
che
durante
la
guerra
si
cerchi
di
fare
la
maggiore
economia
possibile
,
in
guisa
da
ricostituire
i
risparmi
distrutti
per
la
condotta
della
guerra
.
Supponiamo
che
la
guerra
costi
all
'
Italia
6
miliardi
di
lire
.
Una
parte
di
questi
6
miliardi
sarà
coperta
con
i
redditi
dell
'
anno
,
i
quali
,
invece
di
alimentare
operai
,
contadini
,
redditieri
,
alimenteranno
soldati
,
ufficiali
,
lavoratori
nelle
fabbriche
di
munizioni
.
Una
parte
sarà
prelevata
però
sul
capitale
già
esistente
;
ed
è
questa
parte
che
occorre
ricostituire
con
nuovo
risparmio
,
affinché
alla
fine
della
guerra
le
banche
e
le
casse
di
risparmio
non
si
trovino
nella
impossibilità
di
soddisfare
le
richieste
degli
industriali
,
commercianti
,
agricoltori
bisognosi
di
capitale
circolante
.
Per
fortuna
,
il
rialzo
nel
saggio
dell
'
interesse
,
cagionato
dalle
fortissime
richieste
di
somme
a
mutuo
da
parte
degli
stati
belligeranti
,
incoraggia
a
risparmiare
di
più
.
Non
forse
tutti
i
risparmiatori
,
ma
certamente
parecchi
di
essi
sono
maggiormente
spinti
a
risparmiare
quando
sperano
di
ottenere
un
interesse
del
5%
,
piuttostoché
solo
del
3,50%
.
È
questa
una
delle
principali
ragioni
per
cui
i
mali
cagionati
dalle
guerre
del
passato
si
sono
curati
più
rapidamente
di
quanto
non
prevedessero
i
pessimisti
.
Nel
mondo
economico
molte
malattie
provocano
il
proprio
rimedio
.
Grazie
al
rialzo
del
saggio
dell
'
interesse
,
il
risparmio
,
invece
di
limitarsi
ad
un
miliardo
all
'
anno
,
cresce
ad
uno
e
mezzo
e
forse
due
;
sicché
in
breve
volgere
di
anni
le
ferite
della
guerra
sono
rimarginate
.
Gli
uomini
si
sono
stretti
un
po
'
la
cintola
,
hanno
cambiato
meno
frequentemente
vestiti
e
calzari
,
si
sono
divertiti
di
meno
ed
hanno
risparmiato
di
più
.
Il
ritorno
ad
abitudini
più
frugali
di
vita
non
deve
però
essere
considerato
soltanto
una
«
dolorosa
»
necessità
.
Sotto
molti
rispetti
esso
è
un
beneficio
economico
e
morale
.
Importa
persuaderci
che
,
risparmiando
,
noi
non
compiamo
solo
un
atto
necessario
ed
economicamente
vantaggioso
.
Così
operando
,
noi
adempiamo
ad
un
dovere
verso
la
patria
e
contribuiamo
al
perfezionamento
morale
delle
future
generazioni
.