StampaQuotidiana ,
Il
crollo
improvviso
del
fascismo
,
avvenuto
il
25
luglio
1943
,
per
la
confessata
sua
impotenza
a
dominare
la
situazione
,
diffuse
in
Italia
l
'
illusione
che
tutti
i
mali
del
paese
dovessero
subito
svanire
e
la
vita
italiana
fosse
per
ritornare
indietro
di
venti
anni
.
In
realtà
il
fascismo
aveva
compenetrato
di
sé
tutte
le
istituzioni
e
la
sua
politica
aveva
scavato
il
baratro
all
'
Italia
.
Epperò
il
suicidio
notturno
del
gran
consiglio
doveva
esser
considerato
indizio
di
un
male
più
grave
.
Gli
avvenimenti
difatti
hanno
dimostrato
fino
a
qua
-
e
stadio
la
cancrena
del
fascismo
avesse
infettato
l
'
Italia
e
le
sue
istituzioni
.
L
'
aver
reputato
tali
istituzioni
stabili
e
sicure
e
perciò
utili
ad
un
rapido
rinnovamento
fu
un
errore
fatale
.
Cosicché
il
popolo
italiano
che
,
pur
subendo
il
fascismo
e
la
guerra
,
aveva
passivamente
resistito
alla
stessa
in
attesa
della
occasione
favorevole
per
liberarsi
del
fascismo
e
del
nazismo
,
al
momento
opportuno
,
per
la
illusoria
fiducia
negli
istituti
,
venne
a
trovarsi
inerme
e
disorganizzato
contro
la
sadica
rabbia
dell
'
invasore
.
Onde
il
suo
contributo
alla
liberazione
del
proprio
paese
che
poteva
inizialmente
essere
formidabile
,
giovare
alle
forze
anglo
americane
e
salvare
la
Campania
e
l
'
Italia
centrale
e
settentrionale
dalla
devastazione
tedesca
finì
per
essere
pressoché
nullo
.
Triste
ed
ineluttabile
eredità
del
fascismo
che
ci
lascia
spogli
di
tutto
con
un
disordine
che
è
il
funesto
epilogo
del
secondo
atto
del
dramma
che
viviamo
.
Come
uscirne
?
Allo
stesso
modo
della
euforia
ingannatrice
del
25
luglio
si
diffonde
ora
una
profonda
inquietudine
accompagnata
da
un
disorientamento
,
altrettanto
ingannevole
e
pericoloso
.
Il
pericolo
per
l
'
Italia
indubbiamente
è
immenso
;
ma
esso
è
comune
a
tutti
i
popoli
e
sovrasta
,
dal
1935
,
principalmente
su
tutta
l
'
Europa
:
la
dominazione
dell
'
imperialcapitalismo
nazista
.
Contro
del
quale
però
combattono
tenacemente
,
valorosamente
e
vittoriosamente
il
popolo
inglese
,
quello
americano
e
quello
russo
e
contro
questo
pericolo
,
per
la
sua
salvezza
,
nella
misura
dei
propri
mezzi
residui
ma
con
tutta
la
sua
tradizionale
indomabile
energia
,
dovrà
combattere
anche
il
popolo
italiano
.
Da
tutti
è
sentita
questa
esigenza
della
nostra
effettiva
partecipazione
alla
guerra
,
per
dovere
verso
gli
italiani
di
oltre
il
Garigliano
,
per
l
'
onore
del
popolo
,
per
la
vittoria
contro
il
nemico
capitale
d
'
Italia
e
di
Europa
.
Tuttavia
lo
spettacolo
della
crisi
italiana
aggravata
dai
tre
anni
di
guerra
fascista
e
dall
'
azione
tedesca
lascia
nel
dubbio
gli
animi
sospesi
degli
italiani
.
Questo
è
esiziale
:
il
disinganno
e
il
disinteresse
che
suscita
possono
diventare
motivo
di
consolidazione
del
nazismo
.
Il
popolo
italiano
deve
invece
prendere
coscienza
della
crisi
sociale
che
attraversiamo
,
rendersi
conto
che
essa
contiene
in
se
le
condizioni
per
la
ricostruzione
socialista
dell
'
Italia
.
In
verità
,
quale
che
sia
la
fonte
immediata
dei
mezzi
per
ricostruire
il
distrutto
e
rifare
l
'
Italia
,
è
indubbio
che
il
peso
sarà
sopportato
dalle
classi
lavoratrici
.
Esse
pagheranno
la
ricostruzione
.
È
ovvio
allora
che
questa
non
può
avvenire
per
la
resurrezione
dell
'
economia
borghese
e
del
diritto
di
privata
proprietà
sui
mezzi
di
produzione
che
saranno
ricostruiti
dal
sacrificio
del
proletariato
.
D
'
altra
parte
,
ai
mezzi
per
la
immane
opera
,
è
altrettanto
ovvio
non
potersi
provvedere
con
le
risorse
della
ordinaria
pressione
fiscale
,
per
quanto
forte
.
È
pertanto
la
situazione
attuale
che
obbiettivamente
determina
la
necessità
del
ricorso
a
risorse
fiscali
straordinarie
:
la
generalizzazione
dei
monopoli
di
stato
e
l
'
avocazione
integrale
del
profitto
mediante
la
socializzazione
.
Non
v
'
è
altro
mezzo
;
l
'
Italia
potrà
risorgere
soltanto
mediante
la
socializzazione
.
Ecco
;
siamo
giunti
al
punto
,
già
previsto
dalla
dottrina
socialista
,
in
cui
giustizia
sociale
e
legge
economica
coincidono
.
Se
è
così
,
il
popolo
italiano
ha
come
orientarsi
e
dominare
ogni
inquietudine
:
da
questa
crisi
deve
sortire
fatalmente
ed
inesorabilmente
l
'
ordine
socialista
.
Per
esso
sacrificarsi
,
per
esso
organizzarsi
,
per
esso
combattere
.