StampaQuotidiana ,
Non
nastri
con
stelle
e
colori
alleati
;
non
canestre
di
fiori
,
non
bottiglie
di
spumante
illeggiadrivano
tanto
ieri
le
mense
quanto
le
caraffe
di
acqua
del
Serino
che
la
genialità
tecnica
e
la
prodigiosa
potenza
organizzativa
degli
anglo
-
americani
avevano
in
quindici
giorni
,
cristalline
,
sorridenti
,
riportato
a
rifranger
la
luce
e
la
festa
repentina
dei
cuori
del
popolo
napoletano
.
Dopo
tanta
angoscia
,
tanta
arsura
,
come
nel
miraggio
sahariano
,
l
'
acqua
agognata
sembrava
gorgogliasse
incontenibile
tra
le
stoviglie
abbaglianti
;
gocciolasse
dai
damaschi
delle
pareti
come
dai
muschi
di
un
sontuoso
presepio
;
fluisse
dentro
gli
occhi
,
e
quasi
sulle
anime
ringiovanite
,
al
pari
di
una
linfa
faustiana
.
Era
come
se
un
'
ondata
di
fresco
libeccio
,
di
larga
gioia
di
vivere
,
irrompesse
entro
la
immensa
sala
da
pranzo
.
Una
gaiezza
collettiva
faceva
balenare
qua
e
là
nel
riso
maschio
fila
di
denti
,
schiudeva
nel
sorriso
muliebri
bocche
di
corallo
.
Quando
un
paio
di
chitarre
e
un
paio
di
mandolini
,
strimpellati
dai
nostri
posteggiatori
,
presero
a
suonare
'
O
sole
mio
,
Maria
Marì
,
Torna
a
Surriento
,
Funiculì
funiculà
,
da
ogni
tavola
imbandita
si
levarono
i
canti
.
Erano
le
canzoni
già
da
decenni
e
decenni
tradotte
e
popolari
a
Londra
e
a
New
York
,
a
Boston
ed
a
Filadelfia
,
a
Rio
de
Janeiro
ed
a
San
Francisco
.
Ai
primi
tocchi
dei
plettro
o
delle
dita
sulle
corde
,
gli
ospiti
ne
avevano
come
una
scossa
.
Quasi
un
brivido
.
L
'
azzurro
degli
occhi
scintillava
.
I
volti
scabri
ed
energici
riardevano
.
Si
umanizzavano
.
Diventavano
meridionali
.
Appena
accennati
i
vecchi
motivi
,
si
presentiva
che
quei
cuori
di
nordico
temperamento
si
erano
empiti
ad
un
tratto
di
tepida
emozione
mediterranea
,
come
,
appena
l
'
alba
supera
il
Vesuvio
,
il
golfo
sconfinato
si
riempie
ad
un
tratto
di
luce
.
A
mezza
voce
,
qualche
crocchio
di
ufficiali
prese
ad
intonare
negli
angoli
,
sulla
melodia
d
e
i
mandolini
.
Presto
cantarono
tutti
,
con
lo
sguardo
fisso
,
per
non
perdere
l
'
onda
ritmica
,
agli
idillici
nostri
strumenti
d
'
altri
tempi
.
Cantavano
in
inglese
:
e
per
noi
nulla
era
più
toccante
di
quel
linguaggio
esotico
e
monosillabico
,
che
traduceva
stranamente
la
passione
vernacola
dei
nostri
più
celebri
fraseggi
canori
:
di
Bracco
e
di
Costa
,
di
Di
Giacomo
e
di
Gambardella
.
E
il
tono
si
elevava
.
Si
faceva
spiegato
,
incalzante
.
Diveniva
un
coro
.
Presto
si
stabilì
una
sorta
di
emulazione
reciproca
,
di
eccitazione
collettiva
.
Il
coro
ebbe
persino
qualche
cosa
dell
'
inno
.
Tutti
erano
in
piedi
.
Nella
destra
un
bicchiere
o
un
tralcio
o
un
ramo
:
che
ben
ci
appariva
di
palma
,
più
che
di
quercia
o
d
'
alloro
.
Avvenne
allora
una
cosa
sorprendente
e
divina
:
persino
le
signore
,
le
nostre
donne
napoletane
,
furono
trascinate
a
cantare
,
usignoli
argentini
,
sulla
tonalità
bassa
,
quasi
liturgica
,
delle
ugole
virili
;
a
cantare
con
voce
che
sembrava
più
un
singhiozzo
contenuto
che
un
canto
;
a
cantare
,
anche
se
le
pupille
si
gemmavano
,
intanto
,
di
lacrime
;
a
cantare
,
anche
se
fili
di
pianto
striavano
le
gote
,
rotolavano
sui
seni
rosati
,
sulle
tovaglie
,
come
perle
per
un
solo
momento
iridescenti
.
Erano
madri
,
forse
anche
spose
e
sorelle
,
che
cantavano
:
e
avevano
,
nella
viva
profondità
del
ricordo
,
i
figli
deportati
dai
tedeschi
,
l
'
eco
delle
fucilate
e
bombe
di
tre
settimane
,
l
'
orrore
dei
saccheggi
e
delle
esecuzioni
in
massa
;
e
le
famiglie
non
ancora
congiunte
,
le
case
schiantate
.
le
chiese
diroccate
;
e
la
città
sconvolta
dai
crolli
di
tanti
e
tanti
mesi
;
le
infinite
rinunzie
,
le
angoscie
di
ieri
e
di
domani
,
gli
spaventevoli
patimenti
di
ciascuna
e
di
tutte
.
Onoravano
gli
ospiti
,
cantando
.
E
nulla
c
'
era
di
immemore
o
di
irrispettoso
,
di
ingeneroso
o
di
crudele
,
in
quel
canto
e
in
quello
strazio
sublime
.
C
'
era
la
speranza
che
riconsacrava
sé
stessa
.
Era
la
vita
che
ritornava
,
per
intrecciarsi
alla
morte
.
Era
la
eternità
del
dolore
che
si
ricongiungeva
,
per
vie
misteriose
,
alla
eternità
della
gioia
.
Era
Napoli
,
la
Sirena
meravigliosa
che
abbracciava
,
neniava
;
addormentava
nell
'
arco
immenso
dei
colli
e
delle
marine
,
un
Impero
plurisecolare
,
una
Repubblica
onnipotente
,
e
conquistava
i
suoi
conquistatori
.