StampaQuotidiana ,
Che
cosa
sono
oggi
i
diseredati
operai
?
NULLA
.
Che
debbono
essere
?
TUTTO
.
Quando
l
'
abate
Sieyès
pronunziava
questo
medesimo
oracolo
a
profitto
della
borghesia
in
Parigi
,
la
borghesia
lo
comprese
,
e
fece
ogni
sforzo
per
ottenere
la
suprema
potestà
,
e
l
'
ottenne
.
Lo
comprendano
gli
operaj
.
L
'
Europa
conosce
in
qual
modo
governarono
e
governano
i
borghesi
,
i
pervenuti
,
gli
uomini
arricchiti
col
sudore
e
col
sangue
degli
operaj
.
Le
miniere
distruggono
moltitudini
di
braccianti
,
il
lavoro
mal
retribuito
deprime
l
'
ingegno
e
logora
la
vita
dell
'
operajo
,
la
guerra
miete
questa
carne
da
cannone
,
e
tutto
il
profitto
,
tutt
'
il
bottino
va
sempre
ad
impinguare
il
patrimonio
del
borghese
!
In
verità
,
la
mente
si
confonde
nel
discernere
dalle
origini
della
società
i
milioni
e
milioni
prostrati
ed
annichiliti
sempre
dalle
furberie
del
sacerdote
,
e
da
un
pugno
di
briganti
che
ora
diconsi
duci
,
ora
legislatori
e
patrizii
,
ed
ora
conti
e
baroni
.
E
da
quel
tempo
i
milioni
si
consumano
,
si
struggono
,
tornano
fango
e
polvere
,
ed
i
pochi
si
attribuiscono
perfino
la
gloria
assoluta
,
esclusiva
dell
'
industria
,
del
commercio
e
dei
monumenti
.
Ma
se
i
poveri
e
sagrificati
operaj
si
fossero
negati
di
lavorare
e
di
compiere
le
Piramidi
d
'
Egitto
,
o
il
Colosseo
di
Roma
avrebbero
forse
ammirato
i
posteri
la
grandezza
del
genio
dell
'
uomo
?
Se
il
contadino
avesse
ricusate
le
proprie
braccia
alla
coltivazione
dei
campi
,
non
sarebbe
forse
la
terra
coperta
di
rovi
e
di
spine
?
Se
il
meccanico
,
ed
il
fuochista
non
si
dedicassero
col
pericolo
della
vita
,
e
con
sommo
disagio
,
alla
direzione
delle
macchine
,
né
le
navi
solcherebbero
il
vasto
oceano
,
né
la
celere
locomotiva
percorrerebbe
immensi
spazj
terrestri
.
Si
persuadano
una
volta
i
capitalisti
,
i
possessori
delle
terre
,
i
commercianti
e
gl
'
industriali
,
che
la
forza
,
la
civiltà
,
la
ricchezza
,
il
genio
,
tutto
rimane
a
disposizione
delle
braccia
delle
moltitudini
;
se
quelle
rimangono
inerti
,
ogni
cosa
sparisce
.
Or
bene
,
ci
ascoltino
gli
operaj
,
come
i
borghesi
ascoltarono
Sieyès
.
Vogliono
essi
imporre
la
legge
,
invece
di
subirla
?
si
associno
,
e
pensino
ai
risparmi
.
L
'
associazione
in
un
paese
agricolo
,
come
la
nostra
Italia
,
non
debbe
limitarsi
soltanto
ai
braccianti
delle
città
,
ma
estendersi
,
e
molto
,
nelle
campagne
.
Ogni
sforzo
degli
associati
avrà
di
mira
di
costituire
una
casa
,
che
possa
un
giorno
bastare
al
sostentamento
per
un
mese
o
due
di
quanti
sonovi
braccianti
in
Europa
,
i
quali
avranno
per
la
prima
volta
la
soddisfazione
di
vedere
i
loro
padroni
trasformarsi
in
prestinaj
,
macellai
,
spazzini
,
calzolaj
,
ecc
.
se
non
vorranno
dar
lo
spettacolo
favoloso
del
misero
,
che
moriva
affamato
tra
i
mucchi
d
'
oro
.
Non
violenze
,
non
esagerazioni
,
non
utopie
politiche
.
Con
qualunque
governo
,
senza
una
vera
trasformazione
sociale
,
le
moltitudini
furono
,
sono
,
e
saranno
sempre
burlate
.
Non
si
vuole
il
capitale
,
e
la
terra
degli
altri
;
ma
è
giusto
dividerne
i
prodotti
con
la
mano
d
'
opera
.
Non
è
più
tempo
di
ritirarsi
sul
monte
Aventino
,
o
alzare
barricate
per
ottenere
ciò
che
prescrive
il
diritto
,
e
la
giustizia
comanda
.
Il
privilegio
dei
pochi
gaudenti
oziosi
e
la
miseria
e
la
fame
di
milioni
e
milioni
di
creature
devono
cessare
:
la
sola
forza
d
'
inerzia
di
questi
milioni
obbligherà
quei
pochi
a
cedere
ed
a
riconoscere
che
gli
uomini
nascono
uguali
alla
gioja
come
ai
dolori
.
Il
prete
spacciò
la
favola
dei
gaudj
del
paradiso
per
l
'
indigente
,
e
così
lo
sottomise
a
tutte
le
privazioni
,
ed
all
'
atroce
dolore
di
non
poter
satollare
di
pane
i
figli
!
mentre
il
ricco
seduto
a
lauta
mensa
banchettava
col
prete
.
La
menzogna
dell
'
ipocrita
lenone
dei
potenti
è
infine
svelata
:
i
veri
nemici
dell
'
uomo
,
non
sono
il
mondo
,
il
demonio
e
la
carne
,
ma
i
sacerdoti
che
fecero
l
'
uomo
vile
,
abbietto
,
povero
,
famelico
,
ripetendo
:
«
Ubbidite
e
godrete
in
cielo
,
ubbidite
e
lasciate
a
noi
ed
ai
ricchi
le
delizie
della
terra
»
.
E
noi
diciamo
:
«
Ubbidite
,
ma
fate
valere
i
vostri
diritti
;
ma
reclamate
l
'
uguaglianza
nella
divisione
dei
prodotti
dell
'
opera
vostra
:
il
cielo
contiene
abissi
,
ed
è
lontano
.
I
godimenti
della
terra
appartengono
a
tutti
,
e
non
è
solo
retaggio
vostro
,
o
bersagliati
,
l
'
angoscia
e
la
fame
.
Operaj
:
associatevi
e
risparmiate
.
Verrà
il
giorno
della
giustizia
»
.