StampaQuotidiana ,
Sì
,
l
'
Italia
ha
diritto
di
piangere
.
Ella
ha
fatto
una
perdita
immensurabile
.
Sì
,
l
'
Italia
pianga
,
ma
pianga
col
cuore
e
tenga
saldo
il
cervello
.
Per
quanto
sia
giusto
,
per
quanto
debba
esser
grave
il
dolore
,
guai
se
sotto
al
peso
di
questo
l
'
Italia
s
'
accascia
.
Coraggio
.
L
'
Italia
conta
ancora
dei
nobili
figli
.
Per
Dio
,
l
'
Italia
avrà
ancora
degli
uomini
che
sappiano
porsi
a
livello
della
circostanza
.
Disotto
alle
grandi
sventure
germina
sempre
la
concordia
.
Abbiamo
quindi
diritto
a
sperare
che
tutte
le
forze
italiane
si
stringeranno
in
un
fascio
,
per
far
più
impeto
allo
scherno
della
fortuna
.
Noi
che
vediamo
passarci
muta
la
gente
dinanzi
,
noi
che
vedemmo
la
scorsa
notte
affollata
la
contrada
Cavour
di
una
popolazione
,
che
,
costernata
,
volea
avere
d
'
ora
in
ora
notizie
sulla
salute
del
grande
Cittadino
che
abbiamo
perduto
;
noi
che
vediamo
oggi
questa
popolazione
legittimamente
cupa
,
e
coll
'
espressione
solenne
del
suo
dolore
;
noi
che
vediamo
l
'
industria
,
il
commercio
,
la
città
tutta
chiusa
nella
sua
ambascia
,
possiamo
facilmente
argomentare
del
lutto
,
che
questa
triste
notizia
avrà
steso
sulle
povere
contrade
,
la
cui
vita
era
tutta
di
speranze
.
Coraggio
.
Pensiamo
che
l
'
opera
dell
'
Uomo
di
Stato
che
ci
fu
tolto
non
è
ancora
compiuta
.
Pensiamo
che
quanti
siamo
già
liberi
,
abbiamo
bisogno
di
calma
e
di
ordine
.
Pensiamo
che
c
'
è
Venezia
alla
quale
non
manca
già
la
calma
e
l
'
ordine
,
ma
la
vita
.
Per
Roma
la
è
una
questione
a
parte
,
e
già
risolta
in
principio
;
e
che
noi
,
come
l
'
abbiamo
già
annunciato
,
non
la
calcoliamo
la
questione
vitale
.
La
questione
di
vita
o
di
morte
è
Venezia
.
Noi
comprendiamo
la
immensità
del
dolore
che
piomberà
al
triste
annunzio
,
su
quella
già
desolata
contrada
.
Ebbene
;
che
al
dolore
della
perdita
non
si
aggiunga
la
notizia
di
una
ingiusta
sfiducia
.
Noi
non
andremo
a
cercare
nelle
memorie
antiche
il
coraggio
;
non
pescheremo
le
nostre
forze
nelle
tombe
dei
nostri
grandi
avi
;
lascieremo
ad
altri
la
pompa
delle
frasi
retoriche
;
sì
,
siamo
la
terra
dei
Vico
,
dei
Machiavelli
,
dei
Dante
,
dei
Ferruccio
,
dei
Michelangelo
,
e
di
quant
'
altri
giganti
piaccia
ad
altri
evocare
-
ma
oggi
queste
grandi
ombre
posson
poco
per
noi
lasciamole
dunque
al
loro
posto
,
e
,
senza
tante
vanterie
vaporose
e
sonore
,
diciamoci
prosaicamente
:
coraggio
;
Cavour
prima
di
morire
parlò
della
sua
Italia
.
E
di
che
altro
poteva
quel
grande
patriota
occuparsi
anche
morendo
?
...
Ebbene
!
gli
amici
che
raccolsero
il
suo
ultimo
sospiro
,
lo
sentirono
in
tutti
questi
giorni
parlare
parole
di
fiducia
pei
nostri
destini
.
Cavour
non
delirava
.
Egli
parlava
assennato
,
e
veggente
.
Chiese
egli
stesso
del
Padre
Giacomo
per
confidargli
che
la
sua
coscienza
era
sicura
.
E
compiute
in
ordine
tutte
le
cose
sue
,
tornò
a
parlare
cogli
uomini
politici
dell
'
Italia
.
E
ripetutamente
terminava
i
suoi
ragionamenti
con
queste
parole
Oh
,
ma
la
cosa
va
,
state
sicuri
che
ormai
la
cosa
va
.
Coraggio
,
dunque
,
attingiamo
da
queste
estreme
parole
la
fiducia
in
noi
stessi
pei
destini
della
patria
.
Certo
è
mancata
la
colonna
più
salda
,
una
colonna
di
porfido
;
ma
in
fine
se
ci
metteremo
tutti
sotto
,
l
'
edificio
non
crollerà
.
Su
dunque
quanti
siamo
onesti
(
e
di
fronte
alla
patria
spero
il
siam
tutti
)
,
facciamoci
uniti
stigmatizzando
senza
misericordia
chiunque
tentasse
turbare
la
calma
che
ci
abbisogna
.
Che
le
parole
del
Conte
Cavour
sieno
profetiche
per
l
'
Italia
.
Che
le
sorelle
gementi
ancora
in
catene
non
si
lascino
abbattere
dall
'
inattesa
sventura
.
Fu
una
perdita
grave
,
immensa
,
ma
la
storia
dei
nostri
giorni
ha
notati
nelle
sue
pagine
altri
figli
coraggiosi
,
e
intelligenze
illustri
.
Questi
figli
,
queste
intelligenze
sono
ancor
forze
vive
della
Nazione
.
Cavour
ha
detto
che
la
cosa
ormai
va
.
Ebbene
coraggio
,
viva
Dio
la
deve
andare
,
e
l
'
andrà
.