StampaQuotidiana ,
E
non
è
proprio
un
sogno
!
!
Abbiamo
assistito
ai
funerali
del
Conte
Camillo
Cavour
.
E
in
verità
,
quantunque
le
lagrime
che
ci
si
sgroppano
dal
cuore
attestino
questa
tremenda
realtà
,
non
sappiamo
ancora
persuaderci
che
lo
spettacolo
,
a
cui
abbiamo
assistito
,
non
sia
stato
che
una
tetra
fantasmagoria
.
Pur
troppo
,
era
il
Conte
di
Cavour
che
era
chiuso
là
in
quella
bara
,
ch
'
era
portato
via
su
quel
carro
parato
di
nero
.
Chi
sa
darci
ragione
di
questi
supremi
decreti
?
Una
vita
così
necessaria
e
preziosa
spenta
come
quella
di
un
altro
uomo
qualunque
!
!
Una
vita
che
fa
piangere
tutta
l
'
Italia
,
spenta
come
quella
di
tanti
inutili
che
brulicano
a
fastidio
della
patria
!
!
Solo
,
che
mentre
di
costoro
non
se
ne
darebbe
per
avvisato
nemmeno
il
loro
vicino
di
casa
,
per
quest
'
uomo
si
commuove
tutta
l
'
Europa
Civile
,
e
si
paralizza
nell
'
immenso
dolore
tutta
intera
una
Nazione
per
lui
solo
risorta
.
Povera
Italia
!
Egli
che
t
'
ha
presa
per
mano
,
che
ti
mostrò
a
chi
ti
sconfessava
,
che
gridò
incessantemente
a
tutti
e
dappertutto
,
perché
si
persuadessero
che
sei
viva
,
e
nobile
,
e
grande
,
e
che
non
meritavi
quindi
di
restartene
in
eterno
sepolta
;
Egli
che
ti
ha
portata
tant
'
alto
che
tutto
il
mondo
ora
ti
confessa
e
ti
onora
;
Egli
che
ti
ha
condotta
fino
alle
porte
del
Campidoglio
....
nel
mentre
stava
battendo
per
farti
entrare
,
è
morto
.
Ed
è
proprio
lui
quello
che
ieri
hai
veduto
portare
su
quel
carro
tirato
da
sei
bruni
cavalli
,
tutti
bardati
di
nero
!
E
quel
carro
era
preceduto
dalla
prode
nostra
armata
,
la
quale
portava
velate
a
bruno
quelle
bandiere
,
che
,
sovra
un
terreno
di
lunga
mano
da
lui
apparecchiato
,
s
'
eran
coperte
di
gloria
.
E
quella
nobile
armata
si
chiama
italiana
per
lui
!
!
!
Oh
aveva
ragione
d
'
essere
sì
mesta
!
Poi
veniva
tutta
intera
la
guardia
nazionale
,
palladio
delle
nostre
libertà
da
lui
così
onestamente
,
energicamente
difesa
;
e
non
vi
era
un
milite
che
avesse
potuto
snebbiar
la
sua
fronte
dalla
profonda
mestizia
che
siedeva
su
tutti
i
volti
.
E
la
salma
di
quest
'
Uomo
,
che
avea
coll
'
eloquenza
della
sua
parola
fatta
superba
la
Nazione
di
possederlo
,
passava
muta
in
mezzo
a
quei
senatori
e
deputati
,
che
furono
tante
volte
spettatori
estatici
dei
suoi
trionfi
,
che
subirono
tante
volte
il
fascino
della
sua
stragrande
potenza
.
Ed
ora
non
parla
più
.
Seguivano
la
guardia
nazionale
,
le
corporazioni
religiose
,
e
stavano
intorno
al
carro
i
ministri
e
presidenti
delle
due
Camere
,
coi
cavalieri
dell
'
Ordine
supremo
dell
'
Annunziata
.
Un
araldo
portava
sopra
un
cuscino
il
Collare
Supremo
del
defunto
.
Poi
venivano
i
cavalieri
dell
'
Ordine
,
gli
aiutanti
di
campo
del
Re
e
dei
Reali
Principi
,
i
Gran
Dignitari
dello
Stato
,
i
senatori
e
deputati
,
il
Consiglio
di
Stato
,
la
Corte
dei
Conti
,
la
Corte
d
'
Appello
,
il
Municipio
,
il
Corpo
Universitario
,
ed
i
Ministri
degli
Esteri
e
della
Marina
,
con
una
turba
infinita
di
altri
funzionari
.
Seguivano
quindi
la
Società
degli
Operai
di
Torino
,
in
corpo
con
bandiera
,
e
le
deputazioni
degli
Operai
tipografi
di
Milano
,
delle
Scuole
tecniche
con
bandiera
,
degli
Operai
di
Alessandria
,
di
Voghera
,
di
Caselle
,
di
Parma
,
le
Società
dei
Pristinai
di
Torino
,
dei
Cuochi
e
Camerieri
,
degli
Operai
delle
Strade
Ferrate
,
e
da
ultimo
l
'
Emigrazione
Veneta
e
Romana
,
ed
una
immensa
falange
di
volontari
garibaldini
,
tutti
colle
loro
bandiere
abbrunate
e
tutti
indistintamente
col
dolore
scolpito
sul
viso
.
Il
funebre
corteo
era
aperto
e
chiuso
da
un
picchetto
dei
Cavalleggeri
Ussari
di
Piacenza
e
percorse
l
'
itinerario
già
preventivamente
segnato
dagli
annunzi
ufficiali
.
Le
salve
dell
'
artiglieria
rompevano
a
larghi
intervalli
le
marce
funebri
delle
bande
dei
varii
Corpi
militari
,
e
lungo
tutto
lo
stradale
per
cui
passava
pendevano
dalle
finestre
le
brune
gramaglie
,
là
d
'
onde
ancor
ieri
l
'
altro
ondeggiavano
i
festoni
orifiamma
di
quella
prima
festa
,
che
solennizzava
la
Nazione
da
Cavour
unificata
.
E
compiuta
la
festa
,
il
Conte
Cavour
moriva
come
chi
avesse
tutto
compiuto
.
Il
tempo
,
durante
la
marcia
del
funebre
convoglio
,
pioveva
a
dirotto
.
Pure
la
popolazione
erasi
tutta
versata
sulle
vie
a
dar
l
'
estremo
saluto
a
Cavour
.
E
tutta
quella
gran
calca
di
gente
,
tutti
quei
grandi
dignitari
,
tutte
quelle
illustrazioni
della
Nazione
seguivano
il
feretro
come
se
a
tutti
nel
Conte
Cavour
fosse
mancato
il
padre
il
più
affettuoso
,
se
anche
taluni
si
fossero
talvolta
manifestati
suoi
avversari
.
Gli
è
che
proprio
sentivano
che
la
nostra
gran
madre
,
l
'
Italia
,
era
rimasta
vedova
.
Oh
abbiamo
un
bel
farci
violenza
per
consigliare
il
coraggio
,
abbiamo
un
bel
sentire
la
necessità
di
non
farci
più
piccoli
del
destino
,
abbiamo
un
bel
ripeterci
le
frasi
pompose
:
«
Gli
uomini
passano
,
le
nazioni
non
muoiono
»
,
ma
questa
intelligenza
europea
che
si
è
spenta
è
una
grande
,
è
un
'
immensa
,
è
una
irreparabile
sventura
.
E
quando
pensiamo
che
a
quest
'
Uomo
che
mette
a
lutto
colla
sua
morte
una
nazione
,
e
che
sgomenta
il
mondo
,
fecero
opposizione
certe
nullaggini
,
la
cui
morte
,
nonché
un
sospiro
,
non
darebbe
nemmanco
argomento
ad
un
Oh
!
E
che
si
pensavano
non
solo
discuterlo
,
ma
poterlo
surrogare
!
!
Oh
la
povera
gente
!
!
!
L
'
avete
veduta
questa
città
tetra
e
cupa
come
se
l
'
avessero
bombardata
?
Avete
veduto
tutte
quelle
liste
nere
che
sbarravano
tutti
i
negozii
con
scrittovi
sopra
:
Per
lutto
nazionale
!
Ditemi
quando
mai
un
sì
universale
dolore
ci
ha
tutti
così
investiti
?
Che
la
memoria
del
Conte
Cavour
ci
sia
sacra
,
o
Italiani
.
Che
nessuno
,
per
carità
,
turbi
con
insani
delirii
la
faticosa
soma
che
dovranno
adossarsi
gli
uomini
chiamati
a
succedergli
.
Noi
siam
pronti
di
gran
cuore
a
sorreggere
di
tutte
le
forze
nostre
in
questi
terribili
frangenti
gli
uomini
,
di
cui
la
voce
pubblica
comincia
a
pronunciare
il
nome
.
Non
iscoraggiamoli
in
quest
'
ora
di
solenne
sventura
,
con
ignobili
ed
inconsulte
parole
.
Pensiamo
che
la
Nazione
non
deve
già
tentare
alla
sventata
,
questa
o
quella
individualità
.
Ella
deve
affidarsi
ad
uomini
provati
,
ad
uomini
che
abbiano
fatto
qualche
cosa
per
lei
,
ad
uomini
che
,
alla
fermezza
dei
propositi
,
alla
grandezza
del
patriottismo
,
abbiano
mostrato
di
saper
congiungere
la
lealtà
,
l
'
onestà
,
la
dignità
del
carattere
.
Di
questi
uomini
la
Nazione
ne
ha
,
li
sperimentò
,
li
conosce
.
È
gravissimo
torto
il
tentare
di
sfiduciare
la
già
abbastanza
sconfortante
posizione
in
cui
versa
la
patria
.
Pensiamo
all
'
Italia
ed
al
Re
.
Ripariamo
presto
il
grande
vuoto
che
si
è
fatto
e
badiamo
a
non
aggiungere
,
alla
grande
sciagura
che
percosse
l
'
Italia
,
quella
più
funesta
ancora
di
indecorosi
garriti
.
E
la
tomba
di
Cavour
sia
il
tempio
della
nostra
concordia
.