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TORINO, 26 GIUGNO ( - , 1866 )
StampaQuotidiana ,
La Gazzetta Ufficiale dopo aver dato il dispaccio del passaggio del Mincio così si esprime : « Pubblicando il precedente dispaccio sulle notizie della guerra , prendiamo l ' occasione per esortare il pubblico a non accogliere le varie voci che per leggerezza o per fini malvagi si vogliono mettere in giro in simili casi . « Il governo , per corrispondere alla giusta ansietà del paese , ha disposto che le notizie pervenute dal campo siano immediatamente distribuite a tutti i giornali senza distinzione , e comunicate per telegrafo alle autorità politiche delle provincie , perché esse le rendano alla loro volta di pubblica ragione . « Queste comunicazioni , le sole che siano e si abbiano da ritenere come ufficiali , saranno autenticate dalla firma del ministro o del segretario generale dell ' interno . « Non si può d ' altra parte presumere che si abbiano da dare notizie ogni giorno . Si comprende facilmente che la più ovvia prudenza vieta di parlare dei movimenti e delle operazioni militari prima che i movimenti e le operazioni siano compiuti , e che i Corpi di marcia non fanno sapere il loro indirizzo , il quale , anche sapendosi , dovrebbe in ogni modo esser taciuto » . Noi vogliamo sperare che i riguardi che si avranno per la stampa a Firenze saranno usati anche altrove , poiché in questi momenti di febbrile ansietà preme a tutti ugualmente d ' avere notizie sollecite ed esatte , e tutti vi hanno uguale diritto . Molti dispacci arriveranno a notte inoltrata . E perché non dovranno essere comunicati immediatamente ai giornali ? Non dee forse il governo , egli pel primo , avere al cuore di non lasciare il pubblico nell ' incertezza , poiché solo l ' incertezza degli animi può talvolta far parer vera per qualche ora una falsa notizia inventata da qualche nemico ? Oltre a ciò che vale aver votate disposizioni per impedire i falsi allarmi e ragguagli sui movimenti dell ' esercito , se poi si lascia che il pubblico sia ingannato con trappolerie , come ben dice La Provincia ? Certe mistificazioni e particolarmente in momenti sì gravi si debbono impedire ad ogni modo . Ma che diremo della redazione dei dispacci ? Il telegramma da Firenze di ieri mattina fu universalmente deplorato . Esso non ha senso comune , ed è spiaciuto appunto perché inintelligibile . Che una guerra coll ' Austria fosse cosa seria sapevasi già prima e si è detto su tutti i toni . L ' Italia s ' è dunque preparata a tutto , e saprà far fronte a tutto . Essa non ha mestieri di telegrammi amfibologici ; di telegrammi in contradizione tra di loro come accadeva tra il dispaccio fiorentino e quello più soddisfacente della prefettura di Brescia !