StampaQuotidiana ,
Il
Concilio
Vaticano
II
ha
dato
luogo
ad
una
letteratura
d
'
occasione
.
Direi
che
in
una
futura
storia
letteraria
italiana
questi
anni
saranno
considerati
una
svolta
:
il
ritorno
nel
filone
dei
libri
diffusi
,
quelli
che
formano
l
'
opinione
pubblica
,
di
argomenti
religiosi
,
dopo
un
lunghissimo
periodo
in
cui
letteratura
su
tali
argomenti
coincideva
con
libri
chiesastici
,
di
assoluta
ortodossia
,
riservati
ai
credenti
che
non
avevano
bisogno
di
essere
convinti
.
In
questa
letteratura
sul
Concilio
poco
posto
trovano
peraltro
i
raffronti
con
altri
momenti
di
grande
rilievo
nella
storia
della
Chiesa
.
Direi
così
,
senza
ricorrere
al
troppo
abusato
termine
di
crisi
:
la
storia
della
Chiesa
come
di
molte
altre
istituzioni
può
rappresentarsi
come
un
fiume
con
pendenze
disuguali
,
sicché
a
tratti
l
'
acqua
ristagna
,
a
tratti
assume
andamento
torrentizio
.
Avrei
desiderato
che
questi
libri
insistessero
di
più
nel
confronto
con
gli
altri
momenti
della
vita
della
Chiesa
,
dove
si
ebbe
analogo
ritmo
:
in
pochi
anni
modificate
molte
cose
che
erano
rimaste
immutate
per
secoli
.
Uno
di
questi
fu
certo
la
Controriforma
,
gli
anni
intorno
al
Concilio
di
Trento
(
tra
il
Sacco
di
Roma
ed
il
1580
,
all
'
incirca
)
:
che
terrei
ben
distinti
dal
periodo
stagnante
del
Seicento
,
sicché
non
parlerei
a
proposito
della
condanna
di
Galileo
di
clima
della
Controriforma
,
che
già
era
lontana
.
Ripensavo
a
ciò
visitando
in
questi
giorni
la
mostra
romana
(
alla
Sapienza
,
l
'
antica
Università
)
Aspetti
della
Riforma
cattolica
e
del
Concilio
di
Trento
:
una
mostra
allestita
dall
'
Archivio
di
Stato
,
con
l
'
opera
particolarmente
intensa
della
dr.
Edvige
Aleandri
Barletta
,
che
ne
ha
pubblicato
uno
splendido
catalogo
,
denso
di
richiami
e
di
note
critiche
,
con
capitoli
esplicativi
dei
singoli
tratti
del
Cinquecento
religioso
che
formano
di
per
sé
una
bella
monografia
.
Compaiono
i
santi
popolari
della
Controriforma
:
Filippo
Neri
,
Camillo
De
Lellis
nelle
varie
tappe
della
sua
vita
,
prima
della
fondazione
dei
ministri
degl
'
infermi
,
Gaetano
da
Thiene
,
Ignazio
di
Loyola
nelle
prime
difficoltà
romane
,
ed
i
due
generali
dei
Gesuiti
che
lo
seguono
.
Attraverso
i
documenti
passano
i
grandi
prelati
del
tempo
:
Gian
Pietro
Carafa
prima
dell
'
ascesa
al
pontificato
,
nel
periodo
preconciliare
Girolamo
Aleandro
e
Gaspare
Contarini
,
al
Concilio
Jacopo
Sadoleto
e
Reginaldo
Polo
.
L
'
opera
di
rinascita
cattolica
s
'
inizia
in
pieno
Rinascimento
.
Si
esplica
come
più
immediata
e
spontanea
manifestazione
attraverso
le
Confraternite
;
iniziativa
di
laici
,
che
attendono
oltre
che
alla
preghiera
ed
alla
meditazione
ad
opere
di
carità
,
sicché
da
esse
nascono
nuovi
ospedali
(
difficile
immaginare
gli
squallori
della
Roma
del
Rinascimento
sotto
altri
aspetti
splendida
,
e
le
visioni
di
piaghe
purulente
,
il
lezzo
d
'
infermi
mai
ripuliti
,
che
s
'
incontrava
ad
ogni
angolo
della
città
)
.
Sorge
così
anche
un
ospedale
per
i
pazzi
,
che
,
almeno
in
un
primo
periodo
,
usa
metodi
nuovi
e
più
umani
:
non
catene
,
non
percosse
.
Dalle
Confraternite
si
originano
pure
ricoveri
per
i
pellegrini
,
non
più
ristretti
a
quelli
di
una
sola
nazione
,
come
n
'
erano
sorti
nel
Medioevo
;
nasce
un
monastero
delle
Convertite
,
che
dà
tuttora
il
nome
ad
una
via
nel
cuore
di
Roma
,
accanto
a
quello
che
per
noi
è
sempre
il
Caffè
Aragno
.
Per
assicurarsi
che
siano
convertite
vere
,
spinte
da
spirito
religioso
e
non
dal
bisogno
,
lo
statuto
escluderà
le
inferme
,
le
vecchie
e
le
brutte
;
mentre
S
.
Ignazio
fonderà
un
rifugio
di
Santa
Marta
,
in
cui
tutte
le
donne
che
vogliano
mutare
vita
saranno
accolte
senza
discriminazioni
.
La
rinascita
cattolica
si
concreta
altresì
nella
creazione
di
nuovi
Ordini
che
,
al
pari
di
quello
dei
Gesuiti
,
cercano
di
porre
subito
rimedio
al
grande
male
del
tempo
,
i
chierici
che
cercano
benefici
e
prelature
,
con
lo
stabilire
che
i
loro
iscritti
non
potranno
conseguire
alcun
ufficio
né
onore
;
a
differenza
degli
Ordini
contemplativi
o
volti
agli
alti
studi
teologici
sorti
nei
secoli
precedenti
,
questi
nuovi
vogliono
attendere
alla
istruzione
dei
giovani
ed
alla
cura
degl
'
infermi
;
così
i
Teatini
,
i
Barnabiti
,
i
Fatebenefratelli
,
le
Orsoline
.
Insieme
si
hanno
le
"
riforme
"
dei
vecchi
Ordini
,
e
così
nascono
i
Cappuccini
,
i
Carmelitani
riformati
.
C
'
è
anche
l
'
opera
culturale
,
l
'
edizione
del
Catechismo
,
la
revisione
del
Breviario
,
e
sorge
in
Roma
la
Tipografia
Camerale
diretta
da
Paolo
Manuzio
.
La
riforma
,
se
si
vuole
conservare
il
vecchio
nome
,
del
nostro
secolo
avrebbe
certo
problemi
più
vari
,
prospettive
più
ampie
(
oggi
in
primo
piano
i
rapporti
tra
la
Chiesa
e
le
religioni
non
cristiane
,
il
modo
di
presentare
il
Cristianesimo
ai
popoli
afro
-
asiatici
)
,
ma
non
del
tutto
diverse
.
Se
anche
non
vediamo
più
per
le
strade
appestati
o
visi
sfigurati
da
orribili
piaghe
,
le
miserie
del
corpo
sono
presenti
come
allora
,
le
stesse
cure
materiali
non
sovrabbondano
e
non
dovunque
giungono
,
ed
i
conforti
che
possono
recarsi
attraverso
la
parola
,
per
le
vie
dello
spirito
,
a
chi
soffre
,
sono
i
medesimi
.
Il
problema
delle
donne
perdute
da
cercar
di
recuperare
è
vivo
come
nel
Cinquecento
.
Come
allora
,
una
ripresa
di
vita
cristiana
non
può
fare
affidamento
su
mezzi
estrinseci
,
ma
solo
sull
'
esempio
,
che
alla
sua
volta
presuppone
un
rifiorire
di
fede
,
una
capacità
di
rinuncia
,
di
vivere
i
princìpi
del
Cristianesimo
per
cui
occorre
sacrificare
quasi
tutti
i
propri
impulsi
,
le
proprie
tendenze
istintive
,
per
preoccuparsi
degli
altri
,
dei
compagni
di
via
,
anche
di
quelli
che
ispirano
piuttosto
avversione
che
simpatia
,
anche
di
quelli
che
sentiamo
più
lontani
da
noi
.
Il
pericolo
dello
sfarzo
,
delle
grandi
ricchezze
che
col
Rinascimento
avevano
dato
a
chi
le
possedeva
anche
le
gioie
dello
spirito
,
quadri
,
arazzi
,
splendidi
libri
,
oggi
si
è
tradotto
nel
pericolo
che
incombe
su
tutti
,
della
ricerca
della
casa
sempre
più
comoda
,
dei
sempre
nuovi
agi
.
Nessun
cristiano
confiderà
nello
spunto
anticomunista
del
"
da
noi
si
vive
meglio
"
fino
al
giorno
in
cui
meglio
non
significherà
:
con
più
amore
per
il
prossimo
,
più
capacità
di
rinuncia
,
più
attitudine
alla
meditazione
,
più
desiderio
di
purificarsi
.
È
continuato
e
continua
il
rinnovamento
degli
Ordini
religiosi
,
con
la
nuova
forma
degl
'
istituti
secolari
:
la
promessa
di
castità
,
povertà
ed
obbedienza
,
ma
non
l
'
abito
,
ma
la
vita
in
gran
parte
nel
secolo
,
in
attività
comuni
ai
laici
.
E
se
le
Confraternite
appaiono
istituzioni
isterilite
,
sono
sorte
molteplici
nuove
forme
del
laicato
,
che
muovono
in
direttive
non
troppo
diverse
dalle
Congregazioni
o
Confraternite
del
primo
Cinquecento
.
Se
le
strutture
politiche
ed
economiche
del
mondo
esteriore
sono
in
quattro
secoli
profondamente
mutate
,
nulla
è
cambiato
nell
'
essenza
dell
'
uomo
,
nei
suoi
problemi
fondamentali
,
nelle
sue
angosce
;
nessuna
risposta
è
stata
data
al
problema
fondamentale
:
donde
veniamo
,
dove
andiamo
.
Momenti
di
raccoglimento
e
di
ripresa
nella
vita
della
Cattolicità
,
di
cui
uno
per
l
'
Occidente
precipuo
fu
la
Controriforma
,
possono
essere
riconsiderati
,
in
attesa
dell
'
ultima
sessione
del
Vaticano
II
.