StampaQuotidiana ,
Middlesbrough
,
19
luglio
-
Giornata
amara
,
giornata
di
vergogna
.
Una
mesta
broccaggine
sembra
essersi
impadronita
dei
nostri
giocatori
.
Undici
ragazzi
coreani
sprovveduti
di
tecnica
ma
non
certo
di
coraggio
né
di
slancio
hanno
messo
sotto
,
votandoli
ad
un
'
ignobile
fine
,
i
nostri
miliardari
,
esaltati
da
megalomani
dei
quali
purtroppo
siamo
stati
complici
.
Mi
mancano
parole
per
esprimere
il
dispetto
che
ha
preso
tutti
noi
all
'
indegno
spettacolo
cui
abbiamo
assistito
.
Credo
che
abbiamo
toccato
il
fondo
e
poiché
quasi
tutto
è
storto
nel
nostro
calcio
e
nel
nostro
costume
sportivo
inerente
il
calcio
,
debbo
,
per
consolarmi
,
pensare
che
questa
ennesima
figuraccia
giovi
a
riportarci
su
piani
meno
scandalosi
nei
confronti
del
mondo
intero
.
Lasciamo
il
campo
di
Middlesbrough
fra
risate
giustamente
beffarde
e
ingiuriose
.
Eravamo
venuti
strombazzando
prezzi
ed
ingaggi
favolosi
,
mezzi
miliardi
,
milioni
a
centinaia
per
brocchetti
vuoti
come
canne
,
paurosi
e
imbelli
al
punto
da
sdegnare
chi
appartiene
al
loro
paese
e
da
esilarare
chiunque
,
conoscendoli
famosi
,
li
ha
veduti
goffi
ed
inutili
.
Francamente
non
avrei
mai
potuto
prevedere
questa
débâcle
.
Considerando
le
due
disastrose
partite
giocate
con
il
Cile
e
la
Russia
osavo
tuttavia
sperare
che
una
scuola
ormai
semisecolare
potesse
esprimere
una
prestazione
almeno
dignitosa
,
e
neppure
la
spregiosa
previsione
che
contro
i
più
deboli
si
sarebbe
maramaldeggiato
ha
avuto
consistenza
.
In
effetti
í
coreani
,
come
tutti
avranno
visto
,
non
sono
tecnicamente
tali
da
incantare
,
ma
il
loro
brio
,
la
loro
determinazione
hanno
smontato
via
via
le
velleità
degli
azzurri
sino
ad
annichilirle
.
Dei
dieci
che
sono
rimasti
in
campo
dopo
l
'
infortunio
a
Bulgarelli
non
saprei
francamente
salvare
se
non
i
più
modesti
e
perciò
più
generosi
,
i
Janich
,
i
Landini
.
Tutti
gli
altri
sono
stati
incapaci
di
connettere
e
di
costruire
.
Sprecate
un
paio
di
azioni
all
'
inizio
,
gli
azzurri
hanno
perduto
Bulgarelli
e
Fabbri
ha
richiamato
in
centrocampo
Mazzola
e
Rivera
tenendo
di
punta
le
ali
.
Per
alcuni
momenti
del
secondo
tempo
è
sembrato
che
Rivera
e
Mazzola
riuscissero
effettivamente
ad
impostare
e
a
entrare
in
azione
.
Si
sono
spenti
troppo
presto
e
hanno
preso
a
sciupare
,
scadendo
sui
toni
mosci
delle
giornate
avverse
.
Barison
non
è
mai
stato
in
grado
di
liberarsi
e
nessuno
ha
saputo
liberarlo
a
rete
.
Perani
ha
avuto
spunti
discreti
all
'
inizio
ma
ha
anche
sprecato
due
palle
-
gol
piuttosto
agevoli
.
Mazzola
ha
incominciato
male
da
centravanti
ed
ha
avuto
buoni
sprazzi
da
interno
finché
,
inadeguato
al
ritmo
del
ruolo
,
si
è
spento
fino
a
scadere
a
brocchetto
sgradevole
a
vedersi
anche
sotto
l
'
aspetto
morfologico
.
Si
è
capito
,
scadendo
Rivera
e
Mazzola
,
che
non
si
sarebbe
più
passati
:
galvanizzati
dalla
prospettiva
della
vittoria
e
dal
vantaggio
raggiunto
sul
finire
del
primo
tempo
,
i
coreani
hanno
preso
ammoina
con
determinazione
veramente
ammirevole
.
Senza
badare
a
finezze
essi
hanno
sempre
saputo
sventare
ogni
insidia
,
sia
che
fosse
condotta
su
lanci
volanti
,
sia
che
fosse
portata
con
azioni
inevitabilmente
confuse
e
irresolvibili
.
Una
sola
palla
-
gol
hanno
creato
gli
azzurri
nel
finale
su
cross
di
Perani
e
su
quella
palla
-
gol
si
sono
trovati
i
due
più
imbeceriti
della
giornata
,
cioè
i
giganti
Facchetti
e
Barison
che
si
sono
danneggiati
a
vicenda
.
Lo
smarrimento
di
questi
due
colossi
faceva
strano
contrasto
con
la
miseria
e
la
rassegnazione
dei
piccoletti
che
da
fin
troppo
tempo
abbiamo
preso
a
chiamare
abatini
.
Via
via
che
il
tempo
passava
un
'
amarezza
greve
calava
nel
mio
animo
alla
quale
dovevo
reagire
con
il
sarcasmo
e
con
la
irriguardosa
speranza
che
non
uno
,
ma
più
di
uno
,
avessero
a
segnare
i
coreani
per
rendere
più
schiacciante
e
altresì
incredibile
questa
nostra
ennesima
sconfitta
.
L
'
ennesima
Waterloo
del
calcio
italiano
farà
forse
(
ma
vale
illudersi
?
)
finire
una
situazione
di
fatto
veramente
insostenibile
e
insopportabile
.
Nulla
è
serio
,
nulla
è
fondato
sulla
realtà
economica
e
sportiva
nel
nostro
calcio
.
La
selezione
venga
attuata
da
tecnici
e
non
da
ignoranti
eternamente
condannati
all
'
empirismo
.
Si
avviino
al
calcio
gli
atleti
e
non
le
smunte
signorinelle
che
abbiamo
veduto
miseramente
pedalare
e
sentito
fin
troppo
esaltare
in
questi
anni
di
desolante
penuria
agonistica
.
Per
favore
,
non
si
parli
ora
di
moduli
,
di
catenacci
,
di
sciocchezze
,
per
giustificare
una
magra
che
non
trova
spiegazioni
se
non
in
incongrui
errori
di
fondo
,
le
facilonerie
,
le
leggerezze
,
gli
sperperi
indecorosi
e
colpevoli
.
Il
nostro
campionato
ritorna
,
deplorevole
moloch
,
a
scontare
la
sua
elefantiasi
.
La
preparazione
ha
risentito
del
suo
peso
massacrante
e
dunque
illogico
.
I
non
«
atleti
»
che
Fabbri
ha
portato
con
sé
non
hanno
vigore
né
riserve
psicofisiche
.
Le
gradassate
,
anch
'
esse
fasulle
,
che
abbiamo
perpetrato
ai
danni
di
rappresentative
rese
docili
dall
'
ospitalità
,
si
sono
inevitabilmente
scontate
allorché
l
'
agonismo
ha
imposto
sua
legge
.
Si
è
già
detto
quasi
tutto
,
ahimè
,
prima
ancora
che
il
tonfo
avesse
luogo
.
La
squadra
veduta
a
questi
mondiali
non
ha
mai
avuto
consistenza
né
tecnica
né
agonistica
.
Fino
all
'
ultimo
abbiamo
sperato
in
un
ricupero
.
Non
ha
avuto
e
non
poteva
aver
luogo
.
È
bastata
la
Corea
a
dimensionare
una
spedizione
sbagliata
in
partenza
,
e
per
giunta
dilatata
fino
al
ridicolo
,
accompagnata
da
speranze
che
,
deluse
,
danno
soltanto
dispetto
e
malinconia
.
Ora
ce
ne
torniamo
umiliati
fin
quasi
allo
sgomento
.
I
coreani
vanno
a
Liverpool
per
giocare
i
quarti
.
Il
topolino
nascosto
dietro
alla
gigantesca
montagna
di
carta
che
è
il
nostro
calcio
ha
dovuto
lasciare
il
passo
ai
cavallucci
mongoli
da
noi
applauditi
,
alla
fine
,
per
dovere
di
lealtà
sportiva
,
e
con
la
morte
nel
cuore
.
Intorno
a
noi
,
risate
,
soltanto
risate
.
Al
diavolo
,
dico
al
diavolo
,
tutto
ciò
!