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È TORNATO EDUARDO ( De Monticelli Roberto , 1958 )
StampaQuotidiana ,
Il ritorno di Eduardo De Filippo , ieri sera , all ' Odeon , non poteva essere più allegramente vittorioso . Eccolo al comando di quella « scarpettiana » , già arrivata , se non andiamo errati , al terzo anno di vita ; e interprete di una delle più meccanicamente spassose farse di Eduardo Scarpetta , quel Medico dei pazzi che non è stato mai rappresentato a Milano e che , pur vivendo per tre atti su una trovata unica , ripetuta in una serie di situazioni consimili , ha una sua irresistibile forza comica . Si sa come Eduardo Scarpetta , grande attore comico e , in Miseria e nobiltà , che è il suo capolavoro , notevolissimo commediografo , fabbricava i copioni di quei suoi facili successi al « San Carlino » che egli aveva fatto rivivere : prendeva le pochades e i vaudevilles francesi e li napoletanizzava , tenendo buona la trama ( vedi la famosa Na santarella , da Ma ' selle Nitouche ) e l ' ossatura generale , ma introducendovi una serie di spunti , di invenzioni e di personaggi nuovi ; e soprattutto , facendo girare tutto attorno a quel suo eterno lepido protagonista , Don Felice Sciosciammocca , che sostituì efficacemente la maschera di Pulcinella . Erano commedie costruite su misura per quella sua comicità estemporanea e violentemente mimica , testi che non vanno dunque giudicati disgiunti da una interpretazione . Eduardo , rinnova gli « exploits » interpretativi di Scarpetta , rendendo vivo e divertente un copione che di per sé ha ben poco . Qui Felice Sciosciammocca è un provinciale , venuto a Napoli con la moglie e la figliastra , per incontrarsi con un nipote che egli ha mantenuto per anni agli studi . Ora il giovanotto , scapestrato , giocatore e gaudente , gli ha dato a intendere d ' essersi laureato e , specializzato in psichiatria , d ' esercitare la professione , dirigendo una clinica per alienati . La trovata consiste in questo : che il giovanotto spaccia per casa di salute dei pazzi una tranquilla pensione nella quale vive un suo amico e la comicità deriva dalle situazioni in cui viene a trovarsi il candido Don Felice che scambia per più o meno pericolosi malati di mente gli esagitati ospiti della pensione stessa . È facile immaginarsi le risorse che un attore come Eduardo può cavare da una serie di scontri del genere ; anche perché non si direbbe proprio , a giudicare da queste scene , che i clienti della pensione abbiano , come si dice , tutte le rotelle a posto . Ecco dunque un Eduardo col parrucchino che gli piove sulle sopracciglia , un volto cavo e spaurito , una giacca lunga come la fame , un grosso ombrello appeso al braccio ; e quei suoi toni di terrore , di stupore , di angoscia esilarante , quelle sue trovate mimiche ; e , nel nobile istrionismo di una parte del genere , quel suo non passar mai la misura . Irresistibile e applauditissimo . Come sono stati applauditissimi intorno a lui il bravissimo Franco Sportelli , dalla comicità spiritata e nervosa , Pupella Maggio , colorita caratterista , Ugo D ' Alessio , Pietro De Vico , ottima « spalla » , Pietro Carloni , Anna Maria Ackerman , quel tipico interprete napoletano , specializzato in buffe e corpulente macchiette , che è Salvatore Cafiero , e tutti gli altri .