StampaQuotidiana ,
Giuseppe
Saragat
esordi
come
poeta
con
il
famoso
Epicedio
in
morte
di
un
curculione
.
I
curculionidi
come
sanno
gli
entomologi
e
i
poeti
panteisti
,
sono
dei
coleotteri
:
appartengono
al
sottordine
dei
polifagi
e
alla
serie
dei
rincofori
,
e
sono
volgarmente
detti
punteruoli
.
Le
larve
di
questi
animaletti
sono
estremamente
divoratrici
,
più
assai
di
certi
gruppi
e
persone
di
nostra
conoscenza
:
e
distruggono
radici
,
gemme
,
fiori
,
foglie
,
frutti
.
Di
tali
curculionidi
.
sono
state
descritte
trentamila
specie
,
ciò
che
rende
minimo
il
valore
di
un
curculione
singolo
,
il
quale
è
né
più
né
meno
che
un
curculione
qualunque
.
La
morte
di
un
simile
individuo
non
commuove
la
gente
:
e
,
di
solito
,
non
commuove
neppure
sua
madre
.
Ma
nell
'
animo
del
poeta
sensibile
ogni
fatto
della
natura
,
anche
il
meno
percettibile
,
ogni
momento
dell
'
opera
eterna
di
trasformazione
delle
cose
e
degli
esseri
,
si
ripercuote
e
vibra
e
si
espande
:
nel
microcosmo
c
'
è
tutto
il
cosmo
,
c
'
è
tutta
la
storia
mutevole
della
natura
,
che
non
ha
principio
né
fine
.
Ed
ecco
che
dalla
filosofia
entomofila
e
curculionica
,
dalla
meditazione
cosmica
sulla
vita
frale
ed
effimera
di
un
triviale
punteruolo
,
Giuseppe
Saragat
giunse
all
'
uomo
,
per
un
processo
filogenetico
,
che
meravigliò
solo
i
materialisti
volgari
e
gli
uomini
che
ridono
ai
funerali
.
L
'
umanesimo
di
Giuseppe
Saragat
si
diffuse
nei
salotti
romani
dei
borsari
neri
,
piacque
alle
belle
signore
dai
rotondi
stupidi
occhi
,
che
bevvero
le
parole
del
nostro
in
magri
e
alti
bicchieri
di
cristallo
,
con
lunghe
cannule
di
paglia
gorgoglianti
,
e
arrivò
nel
boudoir
della
Signora
Anziana
,
dall
'
alito
di
àliga
morta
,
che
ci
fa
soffrire
la
nostalgia
del
fiato
odor
di
resina
della
nostra
antica
Camesena
.
Eppure
si
trattava
di
una
menzogna
!
La
filogenia
poetica
di
Giuseppe
Saragat
(
oggi
vice
presidente
soprannumerario
,
come
si
dice
alla
curia
democristiana
)
,
non
era
ancora
giunta
all
'
uomo
:
si
era
fermata
al
pitecantropo
,
all
'
antropoide
.
Di
fronte
al
massacro
degli
uomini
,
che
vogliono
essere
liberi
e
si
battono
per
la
libertà
nazionale
e
sociale
,
il
poeta
dei
curculioni
,
dei
tafani
e
delle
zecche
si
aggregò
ai
devastatori
,
agli
oppressori
.
Dichiarò
che
nel
suo
umanesimo
vi
erano
delle
contraddizioni
:
in
realtà
vi
mancava
l
'
uomo
.
Fece
proprio
il
modo
americano
di
pensare
,
che
è
poi
il
modo
di
pensare
della
civiltà
cattolica
;
e
si
dette
ad
applaudire
a
tutte
le
persecuzioni
contro
i
popoli
coloniali
,
in
lotta
per
la
loro
liberazione
nazionale
,
e
a
intrigare
contro
la
pace
del
mondo
e
contro
la
libertà
e
la
dignità
dell
'
uomo
italiano
.
Quando
il
dottor
Nance
,
rettore
dell
'
università
di
Tampa
(
Florida
)
,
dichiarava
:
«
Ritengo
che
dobbiamo
attuare
una
preparazione
totale
,
basata
sulla
legge
della
giungla
.
Ognuno
deve
imparare
l
'
arte
di
uccidere
.
Non
sono
del
parere
che
la
guerra
si
debba
limitare
agli
eserciti
,
alle
forze
navali
e
aeree
,
oppure
che
debbano
esistere
limitazioni
di
alcun
genere
nei
confronti
dei
metodi
o
delle
armi
di
sterminio
.
Io
approverei
la
guerra
batteriologica
,
l
'
uso
dei
gas
,
delle
bombe
atomiche
e
a
idrogeno
e
dei
razzi
intercontinentali
.
Non
chiederei
un
trattamento
misericordioso
per
gli
ospedali
,
le
chiese
,
le
scuole
o
per
determinati
gruppi
della
popolazione
.
Sarebbe
un
'
ipocrisia
prestare
aiuto
a
un
qualche
gruppo
della
popolazione
»
;
quando
questa
canaglia
faceva
tali
dichiarazioni
non
ambigue
,
l
'
umanista
curculionico
taceva
:
dunque
approvava
.
Quando
il
signor
Jackson
,
agente
del
FBI
e
membro
del
Comitato
nazionale
per
l
'
Europa
libera
(
!
)
,
dichiarava
pubblicamente
:
«
Tre
fattori
sono
per
noi
fondamentali
:
i
quattrini
,
il
principio
che
il
fine
giustifica
i
mezzi
e
il
principio
di
non
tollerare
nessuna
discussione
.
In
questa
lotta
abbiamo
bisogno
del
sostegno
di
ogni
sgozzatore
e
di
ogni
teppista
»
,
l
'
umanista
«
democratico
»
e
«
socialista
»
guardava
i
suoi
amici
d
'
intorno
e
taceva
:
dunque
aderiva
.
Quando
nel
dicembre
del
1950
il
parlamento
della
Corea
del
Sud
approvò
a
maggioranza
una
mozione
che
denunciava
Si
Manri
(
o
Li
Sin
Man
)
e
il
suo
gabinetto
come
colpevoli
di
aggressione
,
come
responsabili
dello
scoppio
della
guerra
coreana
,
l
'
umanista
sensibile
schiamazzava
con
ostentazione
il
suo
appoggio
all
'
aggressore
.
Quando
i
colonialisti
inglesi
pagavano
la
cattura
degli
indigeni
del
Kenia
,
vivi
o
morti
,
a
tanti
scellini
«
per
capo
»
,
o
cuocevano
gli
indigeni
a
fuoco
lento
,
il
nostro
umanista
sensibile
,
e
panteista
cristianeggiante
,
approvava
.
Egli
è
dalla
parte
dei
vandeani
contro
la
rivoluzione
;
è
dalla
parte
del
duca
di
Modena
contro
Ciro
Menotti
;
è
dalla
parte
del
Borbone
contro
Pisacane
;
è
dalla
parte
dei
versagliesi
contro
Parigi
.
Ha
pianto
per
la
triste
sorte
subita
dagli
americani
nella
Corea
,
battuti
dai
piccoli
eroici
coreani
,
difensori
della
loro
libertà
e
della
loro
indipendenza
nazionale
.
Ha
detto
che
il
generale
De
Castries
rappresenta
la
continuità
ideale
della
Grande
Rivoluzione
,
proprio
il
De
Castries
,
le
ci
-
devant
De
Castries
!
E
ora
,
questa
mammoletta
sensibile
auspica
l
'
internazionalizzazione
della
guerra
contro
l
'
Indocina
.
È
chiaro
che
egli
non
sa
cosa
sia
l
'
uomo
,
cosa
sia
la
libertà
dell
'
uomo
,
delle
nazioni
e
dei
popoli
.
Del
resto
non
è
egli
un
cedista
[
Ced
,
Comitato
europeo
di
difesa
]
,
un
fautore
della
soffocazione
della
libertà
e
della
indipendenza
del
proprio
paese
?
È
un
umanista
che
ignora
l
'
Uomo
.
Eppure
i
fatti
avrebbero
dovuto
insegnargli
che
non
è
più
tempo
di
scherzare
con
i
popoli
.
Nei
primi
soli
due
anni
e
mezzo
di
guerra
coreana
,
cioè
sino
alla
fine
del
1952
,
i
coreani
nordisti
avevano
messo
fuori
combattimento
e
preso
prigionieri
circa
un
milione
e
centomila
soldati
e
ufficiali
nemici
;
avevano
distrutto
o
catturato
più
di
6.400
aerei
americani
,
compresi
molti
caccia
a
reazione
e
«
fortezze
volanti
»
pesanti
;
avevano
distrutto
250
navi
da
guerra
,
più
di
3.000
carri
armati
e
autoblinde
,
7.800
pezzi
di
artiglierie
,
11.000
autotrasporti
,
165.000
fucili
,
ecc.
Per
la
verità
,
la
perdita
delle
armi
non
dava
nessun
fastidio
agli
aggressori
;
anzi
,
alimentava
il
mercato
americano
.
Ma
gli
americani
non
avevano
voglia
di
combattere
e
i
disertori
aumentarono
al
punto
da
diventare
un
problema
strategico
«
alla
rovescia
»
.
Gli
Stati
Uniti
hanno
fatto
,
in
Corea
,
una
figura
miseranda
.
Ora
,
vorrebbero
ridare
lustro
ai
loro
generali
,
internazionalizzando
la
guerra
nell
'
Indocina
ed
estendendola
in
Asia
,
con
l
'
appoggio
di
tutti
gli
avventurieri
dell
'
Occidente
e
dei
cristianucci
e
degli
umanisti
saragattevoli
.
È
.
la
tesi
degli
industriali
e
dei
mercanti
di
cannoni
americani
.
È
la
tesi
di
chi
pensa
che
si
potrebbe
rimontare
il
mercato
azionario
americano
col
sangue
di
un
esercito
variopinto
,
sia
pure
sotto
la
direzione
di
generali
delle
Società
anonime
americane
.
Ma
questi
generali
non
hanno
forse
fatto
le
loro
prove
?
Non
possono
che
essere
battuti
,
sempre
,
dovunque
si
presentino
.
Sono
un
oltraggio
per
l
'
esercito
americano
.
Non
c
'
è
dubbio
che
un
sergente
francese
degli
Zuavi
è
dieci
volte
più
capace
di
un
generale
americano
.
Tanto
varrebbe
,
allora
,
spedire
a
Saigon
il
comandante
Randolfo
!
La
realtà
delle
cose
dovrebbe
indurre
a
ben
altre
riflessioni
!
Militarmente
parlando
,
la
continuazione
della
guerra
in
Indocina
è
una
sciocchezza
,
che
si
concluderebbe
con
una
disfatta
più
grave
per
gli
aggressori
di
quelle
da
essi
patite
sino
a
ora
in
Asia
,
e
sarebbe
moralmente
un
crimine
contro
l
'
umanità
(
contro
l
'
umanità
vera
,
quella
degli
uomini
!
)
.
Quando
il
19
agosto
1945
l
'
imperatore
Bao
Dai
abdicò
,
sotto
la
spinta
della
rivoluzione
popolare
nazionale
vittoriosa
del
popolo
Viet
,
egli
fece
questa
dichiarazione
:
«
Non
posso
fare
a
meno
di
sentire
un
certo
rincrescimento
pensando
ai
venti
anni
del
mio
regno
,
durante
i
quali
non
siamo
stati
capaci
di
prestare
alcun
servizio
apprezzabile
al
nostro
paese
.
Sono
ora
felice
di
essere
un
libero
cittadino
in
un
paese
libero
e
indipendente
.
Io
non
permetterò
a
nessuno
di
abusare
del
mio
nome
o
del
nome
della
famiglia
reale
per
seminare
la
discordia
tra
i
nostri
compatrioti
.
Viva
l
'
indipendenza
del
Viet
Nam
!
Viva
la
nostra
repubblica
democratica
!
»
.
Come
,
poi
,
l
'
ex
re
divenuto
repubblicano
,
il
Bao
Dai
,
sia
ricaduto
nelle
mani
degli
azionisti
della
Banca
di
Francia
e
d
'
Indocina
e
degli
americani
,
è
cosa
ormai
nota
.
L
'
onestà
di
simili
personaggi
è
questione
di
prezzo
.
Ma
pensare
a
un
ritorno
al
potere
,
non
diciamo
di
Bao
Dai
,
che
non
è
stupido
al
punto
da
farsi
più
vedere
nel
suo
paese
,
bensì
dei
colonizzatori
francesi
;
o
,
peggio
,
pensare
che
gli
americani
siano
accolti
domani
in
questo
paese
asiatico
,
al
posto
dei
francesi
,
come
liberatori
,
vuol
dire
mettersi
fuori
della
storia
,
non
capire
il
tempo
nostro
e
cosa
bolle
in
Asia
e
nel
mondo
.
La
liberazione
dei
popoli
coloniali
è
un
fatto
irresistibile
e
inevitabile
,
così
come
l
'
avanzata
delle
classi
lavoratrici
verso
il
governo
degli
Stati
«
metropolitani
»
.