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GROSSETO , novembre - La scoperta della provincia è stata , in questo dopoguerra , uno dei temi scelti dalla nostra cultura viva : e pareva che un approfondimento di ricerca nell ' Italia periferica e negletta fosse , oltre tutto , l ' unico modo di uscire dal provincialismo ( magari pariginizzante ) che ci aveva mortificato , nel ventennio , ma forse sempre . Il cinema neorealista , ed in misura non piccola , ha fatto questo ; ha fatto questo una parte non trascurabile della nostra narrativa , specialmente quella giovane ( diciamo , per far dei nomi , Levi , Pratolini , Jovine , Rea ) . Ma anche i giornali quotidiani e rotocalco , pur con vario e non sempre lodevole intento , hanno assunto una loro parte , per niente trascurabile , in questa « scoperta » della provincia e non è raro , oggi , leggere « servizi » , anche illustrati , nei quali si « scopre » una città , un villaggio , un lembo d ' Italia , insomma . In questa direzione anche la Maremma ha avuto i suoi « scopritori » , che di solito però han seguito itinerari suggeriti dalla tradizione : gli etruschi , per esempio , od i butteri , o i cinghiali . Ma non pare che sia questa la strada più sicura per intendere davvero la Maremma . Gli etruschi sono un tema allettante ( oltre che per gli archeologi seri , s ' intende ) solo per chi vuol trastullarsi coi fumosi e dilettanteschi idoli della origine illustre , i butteri non esistono più da quando in Maremma si è iniziato l ' appoderamento e son scomparsi di conseguenza i larghi spazi a pascolo ; i cinghiali , ed in genere la caccia , fanno parte di un fenomeno domestico , ormai , e si trovano solo in bandita . La cerchia delle mura Grosseto , in breve , non è questo : e credere che sia questo è un atteggiamento di comodo , conservatore . Grosseto si scopre davvero giungendo dalle alte terre dell ' interno , per esempio dai poggi di Scansano , meglio se d ' autunno inoltrato . Quando si aprono le nubi un raggio di sole rivela la città , bianca e distesa in mezzo alla pianura con le sue strade diritte ad affrontare la campagna . Il vecchio nucleo urbano si distingue ancora , chiuso e contorto nella vecchia cerchia delle mura , che in questo caso , più che a difendere la città , pare che servano , al contrario , a difendere proprio la campagna , contro gli assalti della città . La quale ha ormai rotto le difese e trabocca e cresce vittoriosa fuori da quei limiti angusti : eccola là , a mezza strada fra Livorno e Roma , la vera capitale di questi trecentocinquanta chilometri di costa tirrenica . La stessa sensazione se la guardiamo dall ' interno . Qui a Grosseto , più che le vecchie strade della città antica , ben più modeste che nelle illustri sorelle di Toscana , Firenze , Pisa , Lucca , ma anche San Gimignano e Volterra e Massa Marittima , più che la stessa città delle mura , rifatta dai Medici su resti senesi , più che la modernissima cattedrale , più insomma che tutto quel che di solito segnalano le guide turistiche , qui a Grosseto si « scopre » davvero la periferia , dove rinasce appunto quella sensazione di slancio attivo e di conquista della città sulla campagna . In certe zone della periferia lo sviluppo è stato così improvviso che la pur vigile amministrazione democratica della città non riesce a tener dentro , con la strada e l ' acqua e la luce , alle nuove case , ai nuovi quartieri che sorgono nel breve volgere d ' una stagione . Si direbbe quasi che nella sua vittoriosa avanzata contro la campagna , nel cuore della campagna , la città trascuri questi frammenti di campagna : ha fretta , e penserà più tardi a completare la conquista . Così sta nascendo , all ' estrema periferia nord , una grande arteria che ha preso il nome beneaugurante di « Viale della pace » . In questo modo accade a Grosseto di trovarsi di fronte ad una nuovissima villetta borghese , con il giardino e la siepe di rose , sorta improvvisa in mezzo ad uno spiazzo erboso accanto ad uno sterrato , ad un orto ; o un grosso moderno blocco di case popolari che sovrasta un antico casolare cadente ed abbandonato ( proprio la « casina lontana lontana » della nostra infanzia ) tanto che ormai serve solo ai bambini , che ci giocano dentro . Il giorno di mercato Le case hanno l ' intonaco ancor fresco , e già portano visibili i segni della vita cominciata , i panni tesi , le tendine fresche , un vaso di gerani , qualche particolare insomma che già personalizza un appartamento , una finestra , un piano . Ancora la stessa sensazione se a Grosseto si capita in un giorno di mercato , quando dalla campagna e dalla montagna accorrono venditori e compratori : il loro concreto e rapido contrattare nella piazza affollata dice la vitalità del commercio . E si compra , si vende , olio , grano , vino , legna , bestiame , macchine agricole , i prodotti della provincia che dalla provincia partono per ogni luogo d ' Italia . Non è un paese sterile , questo , o sfiduciato . Con quarantaquattro abitanti per chilometro quadrato , la Maremma ha fiducia nel proprio avvenire , e si apre ai forestieri , li chiama a lavorare . Anche per questo la Maremma è democratica . Non a caso un ufficiale americano , che visse in Maremma durante la guerra , diceva che ogni volta , passando da Grosseto , aveva la sensazione di trovarsi a casa sua , a Kansas City . Non a caso , perché davvero Grosseto deve somigliare alle città americane del tempo dei pionieri , alle città della frontiera . Grosseto come Kansas City .