StampaQuotidiana ,
È
lo
sport
un
'
attività
marginale
,
un
divertimento
,
un
'
evasione
dalle
occupazioni
quotidiane
:
o
ha
una
radice
profonda
in
qualche
tendenza
o
bisogno
reale
dell
'
uomo
?
La
domanda
è
resa
attuale
dalla
diffusione
crescente
degli
sport
nel
mondo
moderno
;
dal
numero
crescente
di
attori
e
di
spettatori
che
partecipano
ad
essi
,
nonché
dalla
crescente
quantità
di
denaro
che
viene
in
essi
investita
e
dal
volume
di
affari
cui
dànno
luogo
.
Lo
sport
è
altresì
l
'
occasione
frequente
di
entusiasmi
fanatici
,
di
conflitti
e
di
rivalità
;
induce
spesso
le
moltitudini
a
esaltarne
i
campioni
come
eroi
,
idoli
o
semidei
.
Un
qualche
movente
nascosto
ci
deve
pur
essere
,
alla
base
di
un
fenomeno
che
ha
raggiunto
una
tale
massiccia
imponenza
.
La
risposta
più
semplice
a
questo
problema
è
che
lo
sport
contribuisce
alla
salute
e
al
benessere
del
genere
umano
.
È
una
attività
sana
e
benefica
,
che
fa
contrappeso
alle
condizioni
di
vita
e
di
lavoro
,
spesso
malsane
,
in
cui
la
maggior
parte
di
esso
trascorre
il
suo
tempo
.
Contribuisce
al
benessere
fisico
,
quindi
all
'
equilibrio
mentale
:
contribuisce
a
mettere
e
a
tenere
in
forma
l
'
organismo
e
a
difenderlo
,
almeno
in
certi
limiti
,
contro
la
decadenza
e
i
malanni
.
Tutto
questo
,
almeno
in
parte
,
è
vero
,
ma
vale
solo
per
gli
attori
,
non
per
gli
spettatori
dello
sport
,
che
sono
di
gran
lunga
i
più
numerosi
.
Dall
'
altro
lato
,
vale
solo
per
gli
spettatori
,
e
non
per
gli
attori
,
la
concezione
dello
sport
come
divertimento
o
evasione
dalle
occupazioni
e
preoccupazioni
quotidiane
.
Da
coloro
che
lo
praticano
,
lo
sport
esige
una
disciplina
severa
che
presuppone
sin
dal
principio
un
organismo
capace
di
prestazioni
eccezionali
,
che
mette
a
dura
prova
le
capacità
di
tale
organismo
per
portarlo
al
punto
dovuto
e
mantenervelo
il
più
a
lungo
possibile
.
Da
più
parti
si
insiste
oggi
sulla
funzione
formativa
ed
educativa
che
lo
sport
esercita
sull
'
individuo
umano
,
preparandolo
ed
addestrandolo
a
vivere
nella
società
dei
suoi
simili
.
Lo
sport
infatti
,
come
ogni
giuoco
(
anche
il
più
semplice
ed
infantile
)
,
ha
regole
precise
che
si
devono
rigorosamente
osservare
e
così
impone
una
disciplina
morale
,
oltre
che
fisica
,
educando
i
giovani
che
lo
praticano
a
quel
rispetto
delle
norme
che
è
indispensabile
ad
ogni
forma
di
vita
sociale
.
E
alla
vita
associata
prepara
pure
mediante
il
rapporto
costante
in
cui
mette
l
'
individuo
con
gli
altri
individui
.
Negli
sport
che
si
praticano
a
squadre
,
l
'
individuo
è
tenuto
ad
agire
solidalmente
colla
sua
squadra
,
a
coordinare
la
sua
attività
con
quella
degli
altri
componenti
di
essa
,
obbedendo
a
un
piano
o
progetto
comune
.
Ma
anche
negli
sport
in
cui
l
'
individuo
si
esibisce
da
solo
,
il
confronto
con
gli
altri
è
sempre
presente
,
perché
deve
tener
conto
delle
loro
prestazioni
e
superarle
,
pur
obbedendo
alle
stesse
regole
.
Da
un
altro
punto
di
vista
,
insistono
sulla
funzione
benefica
dello
sport
gli
antropologi
che
ammettono
nell
'
uomo
la
presenza
di
un
istinto
d
'
aggressione
che
sarebbe
a
fondamento
di
tutte
le
sue
attività
principali
.
A
tale
istinto
si
dovrebbe
lo
stato
,
almeno
potenziale
,
di
conflitto
che
esiste
permanentemente
tra
gli
uomini
.
Ma
l
'
aggressività
naturale
troverebbe
nello
sport
una
valvola
di
sicurezza
,
che
,
alla
lunga
,
potrebbe
diminuire
od
annullare
le
sue
manifestazioni
più
perniciose
.
E
in
realtà
la
competizione
sportiva
non
ha
i
caratteri
della
guerra
;
e
la
vittoria
,
che
in
essa
si
cerca
,
non
porta
alla
distruzione
o
alla
sottomissione
dell
'
avversario
,
ma
è
una
vittoria
accettabile
da
entrambi
i
lati
e
decretata
impersonalmente
sulla
base
delle
regole
stabilite
.
Non
manca
infine
chi
(
come
il
filosofo
americano
Paul
Weiss
che
ha
scritto
qualche
anno
fa
un
libro
sull
'
argomento
)
ha
dato
dello
sport
un
'
interpretazione
metafisica
,
scorgendo
in
esso
una
delle
vie
attraverso
le
quali
l
'
uomo
cerca
di
realizzare
la
perfezione
del
suo
essere
,
sviluppando
al
massimo
le
possibilità
del
suo
corpo
.
L
'
atleta
è
come
un
artista
riuscito
,
che
ha
saputo
esprimere
e
realizzare
una
forma
di
eccellenza
di
cui
tutti
gli
uomini
possono
essere
orgogliosi
e
di
cui
perciò
gli
spettatori
godono
vicariamente
,
sentendosene
in
qualche
modo
partecipi
.
In
realtà
lo
sport
è
cosa
umana
,
troppo
umana
,
per
realizzare
o
simboleggiare
questa
perfezione
o
per
compiere
efficacemente
tutte
le
funzioni
che
gli
si
vogliono
attribuire
.
Vanità
,
interesse
,
ambizione
si
mescolano
in
questo
campo
,
come
negli
altri
,
con
la
generosità
,
il
sacrificio
e
lo
sforzo
di
perfezionamento
.
Il
compromesso
,
e
talora
la
truffa
,
prendono
spesso
il
posto
della
competizione
autentica
;
e
la
vittoria
è
spesso
cercata
e
raggiunta
fuori
o
contro
le
regole
riconosciute
.
Gli
spettatori
non
sono
sempre
vicariamente
partecipi
dell
'
eccellenza
dell
'
impresa
,
ma
si
lasciano
spesso
andare
all
'
entusiasmo
provinciale
o
fanatico
e
traggono
motivi
di
violenza
dalla
vittoria
o
dalla
sconfitta
dei
loro
campioni
preferiti
.
Ma
forse
,
anche
per
questi
suoi
caratteri
negativi
,
lo
sport
è
,
nel
suo
complesso
,
la
rappresentazione
dell
'
esistenza
umana
nel
mondo
e
come
tale
ha
il
suo
fascino
.
In
questa
esistenza
,
ha
una
parte
ineliminabile
il
caso
,
cui
sono
dovute
molte
delle
circostanze
che
ne
determinano
la
conservazione
o
la
distruzione
,
la
riuscita
o
l
'
insuccesso
.
E
così
accade
nello
sport
.
L
'
intelligenza
,
la
forza
fisica
e
spirituale
,
il
numero
,
sono
,
nella
vita
come
nello
sport
,
i
fattori
che
favoriscono
la
sopravvivenza
ed
il
successo
.
La
vita
umana
è
,
a
tutti
i
livelli
,
una
competizione
incessante
che
può
assumere
la
forma
della
violenza
brutale
o
quella
della
gara
leale
che
rispetta
le
regole
del
giuoco
e
non
si
propone
la
distruzione
o
l
'
umiliazione
del
vinto
da
parte
del
vincitore
.
Lo
sport
dovrebbe
mantenersi
fedele
a
questa
seconda
forma
della
competizione
,
e
così
accade
quando
è
autenticamente
«
sport
»
e
non
interferiscono
in
esso
interessi
o
fattori
estranei
.
Ma
nello
sport
,
come
nella
vita
,
il
pericolo
di
questa
degradazione
c
'
è
sempre
.
L
'
esistenza
dell
'
uomo
,
a
partire
dalla
sua
prima
apparizione
sulla
Terra
,
è
stata
e
rimane
un
continuo
processo
di
selezione
,
attraverso
il
quale
riescono
a
sopravvivere
o
ad
avere
la
meglio
i
gruppi
più
organizzati
o
più
previdenti
,
gli
uomini
meglio
dotati
per
natura
o
per
educazione
,
attrezzati
a
cogliere
le
occasioni
favorevoli
che
ad
essi
si
offrono
,
a
prevederle
e
a
prepararsi
per
la
loro
occorrenza
e
a
riconoscere
gli
errori
commessi
per
correggerli
nel
futuro
.
E
così
fa
,
infatti
,
il
buon
atleta
sportivo
.
La
simpatia
degli
spettatori
gli
si
rivolge
naturalmente
perché
egli
è
un
esemplare
,
un
campione
,
non
solo
di
ciò
che
l
'
uomo
è
nelle
circostanze
ordinarie
della
vita
,
ma
anche
e
soprattutto
di
ciò
che
l
'
uomo
può
essere
in
circostanze
particolarmente
difficili
,
che
richiedono
il
pieno
impiego
delle
risorse
di
cui
dispone
.
L
'
ammirazione
suscitata
dall
'
atleta
che
ha
realizzato
un
record
eccezionale
è
suscitata
dal
riconoscimento
che
egli
si
è
posto
ai
limiti
delle
possibilità
umane
o
ha
mostrato
,
col
fatto
,
che
tali
possibilità
possono
essere
estese
,
perfezionate
,
o
almeno
sfruttate
,
col
vigore
fisico
e
con
l
'
intelligenza
,
al
di
là
del
grado
finora
raggiunto
.
Sicché
se
,
da
un
lato
,
lo
sport
è
l
'
immagine
esatta
dell
'
esistenza
,
nel
suo
duro
sforzo
di
sopravvivenza
e
di
progresso
,
è
dall
'
altro
lato
,
per
l
'
esistenza
stessa
,
un
motivo
di
incitamento
e
di
speranza
.
Purché
rimanga
sport
,
s
'
intende
cioè
finché
non
si
abbassi
a
diventare
il
luogo
di
scontro
di
rivalità
violente
e
meschine
,
il
campo
di
battaglia
di
interessi
affaristici
,
di
ambizioni
smodate
,
di
esibizionismi
disgustosi
,
offrendo
ancora
all
'
uomo
un
'
immagine
della
sua
esistenza
,
ma
un
'
immagine
che
lo
rappresenta
nei
suoi
aspetti
peggiori
,
che
la
minano
alla
radice
.