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PRESTIGIO DELL’ITALIA ( VITTORELLI PAOLO , 1941 )
StampaQuotidiana ,
Da quando è salito al potere , il Governo fascista ha giustificato il maggior numero dei provvedimenti da esso presi con il pretesto che questi rinsaldavano il prestigio dell ' Italia . Ragionando ora a mente fredda , e cioè . da politici , non da esteti , conviene esaminare più da vicino questa giustificazione della politica che ci ha fatto perdere qualsiasi prestigio agli occhi del mondo civile . Il prestigio dell ' Italia come se l ' Italia , dopo mille anni di storia , dopo un ' eredità come quella romana , avesse ancora bisogno di rifarsi un prestigio . Il prestigio è conficcato fin nelle radici del nostro suolo , fin nel midollo delle nostre ossa ; il nostro prestigio lo ritroviamo nella storia , e nella dignitosa continuazione di questa , esso viene mantenuto . Oggi , quello che ci fa perdere il prestigio è proprio il poco rispetto che si ha da noi per la storia . E ancora una volta , sarebbe necessario richiamare gli italiani alla storia . E ancora una volta , ispirandosi a questo motto , l ' Italia continuerà ad essere quello che merita . * * * Sotto il pretesto di ristabilire il prestigio della nostra nazione , il Governo fascista ne ha abolito tutti gli istituti tradizionali ed ha impedito che a questi il popolo recasse le necessarie trasformazioni per renderli più consoni alle nuove realtà che si erano venute creando dopo l ' ultima guerra . Per ristabilire il prestigio dell ' Italia , ancora , sono stati soffocati quei movimenti senza i quali , oggi , le nostre forze popolari sono state private dei loro diritti più essenziali ; sono state rese passive di fronte agli avvenimenti che ci travolgono . Il prestigio dell ' Italia ha anche dettato quella politica estera che , dal 1935 ad oggi , ha fatto subire sei guerre in sei anni . Nel ’35 , il nostro " prestigio " esigeva la guerra d ' Etiopia : tutto passava dopo la conquista dell ' impero ; non era permesso di ragionare d ’ altro che di colonizzazione demografica , di ricchezze naturali dell ’ Etiopia , del popolamento futuro del territorio conquistato . E così , si dimenticava la crisi economica non ancora superata , si dimenticava ancora che gli stipendi e i salari erano stati amputati , che una vita dignitosa diventava sempre più difficile , magari impossibile per la maggior parte della nostra popolazione . Si dimenticava che il nostro ritmo produttivo si era ridotto e che aumentava soltanto per preparare gli strumenti atti all ' uccisione di altri uomini . Poi , quando la guerra d ' Etiopia fu finita , venne quella di Spagna : venne , cioè , quella lunghissima , micidiale , guerra civile in cui prepotentemente il Governo fascista fece schierare i nostri legionari contro il popolo spagnolo . Ancora una volta , non si parlò più d ' altro che di guerra di Spagna , di aviazione legionaria , di rossi e di neri , di barbarie inesistenti , di amicizie eterne rinsaldate dal regime . E , ancora una volta , si dimenticò che dopo la conquista dell ’ Impero non era avvenuta la colonizzazione : che , dopo aver soddisfatto l ' ultima delle nostre rivendicazioni , dopo averci fatto credere che ormai per l ' Italia le guerre erano finite , altre guerre si tramavano , altre amicizie si rompevano , altri Stati ci preparavamo ad aggredire . Poi , anche la guerra di Spagna , a poco a poco , non fu più una maschera sufficiente per quello che succedeva all ' interno ; non permise più , cioè , al regime , di nascondersi dietro l ' intervento legionario di Spagna , per giustificare quello che succedeva all ' interno . Il prestigio del fascismo - poiché l ’ Italia , il suo prestigio , non l ' ha mai perduto - andava scemando . Venne quindi la conquista dell ' Albania : anche questa , come sempre , per rinsaldare il prestigio dell ' Italia . In che modo l ' esistenza di uno Stato albanese , apparentemente indipendente , che , in realtà , obbediva a tutti gli ordini di Mussolini , poteva nuocere al prestigio dell ' Italia ? Quale pericolo costituiva per noi l ' Albania ? Nessuno . Eppure , il 7 aprile 1938 , i nostri stormi aerei , la nostra flotta , le nostre truppe erano mandati oltremare per compiere una spedizione destinata ad " abbattere l ' orgoglio albanese " e " rinsaldare , come sempre , il prestigio dell ' Italia " . Da allora , questo prestigio , nella politica fascista , è passato in secondo piano . L ' anno 1938 è quello in cui Hitler si lanciò sulla medesima via delle guerre destinate anch ' esse a ristabilire un prestigio : quello della Germania ; e i vincoli stabiliti dal Conte Ciano con la Germania hitleriana non permettono più al Governo fascista di giustificare i suoi atti col pretesto del " prestigio dell ' Italia " . Poiché sarebbe assurdo e paradossale il fondare un predominio egemonico sull ' Europa essendo in due . " L ' offuscato prestigio della Germania " , che Hitler tenta di ristabilire , da Monaco in poi , impedisce a Mussolini di continuare eternamente a difendere il prestigio dell ' Italia . Però , se sino ad oggi , il prestigio dell ' Italia sul piano internazionale non era mai sfato contestato da nessuno , poiché era realmente inconfutabile , se la difesa del prestigio dell ' Italia era rimasta un puro pretesto , buono semplicemente per giustificare gli atti della politica fascista , ora , un problema del prestigio dell ' Italia si è posto . L ' Italia . nonostante tutto , fino ad oggi , era rimasta una potenza autonoma ed indipendente . Da quando il Governo fascista ha consegnato il nostro Paese alla Germania hitleriana , è diventata necessaria una reale difesa del suo prestigio . Oggi il Governo fascista non difende , né può più pretendere di difendere il prestigio dell ' Italia : esso giustifica tutti i suoi atti , tutte le sue azioni , con gli aleatori vantaggi che ci deriveranno dalla potenza germanica . Dopo i nostri insuccessi in Africa e in Europa , il Duce ha deciso egli stesso nel suo discorso che ormai la teoria politica del fascismo sarà quella dell ' Italia partecipe e beneficiaria delle vittorie tedesche . Dal 23 febbraio , giorno in cui il Dose ha pronunciato il suo ultimo discorso , tutti i nostri plutogerarchi ripetono all ' unisono che la vittoria della Germania è vittoria dell ' asse . Da quel momento è sparito il prestigio dell ' Italia , nella politica fascista : è nato invece " il prestigio dell ' asse " , il prestigio , cioè della Germania hitleriana , alle cui sorti il Governo fascista ha voluto assimilare quelle dell ' Italia . * * * Se , prima , gli italiani semplicemente potevano opporsi solo sul piano interno al regime fascista , e approvare o respingere tale regime , oggi si pone , invece , veramente , un problema di prestigio nazionale . Per la prima volta nella nostra storia siamo costretti a considerare come vittorie nostre quelle di un ' altra nazione , ad accogliere come successi nazionali quelli di un ’ altra potenza straniera . Fino ad oggi , nemmeno con la dominazione spagnuola o austriaca , nessuno ci aveva costretto a considerare le vittorie della Spagna o dell ' Austria - Ungheria come vittorie nostre . Sentivamo che il nostro prestigio rimaneva intatto a condizione di non perdere mai la nostra peculiare originalità nazionale . Oggi , invece , con questa politica , il passo dell ' oca è diventato passo romano , il berretto nazista è diventato berretto fascista , il Führer della Germania hitleriana è diventato il nostro Führer . Oggi , per la prima volta , tutti gli Italiani hanno il dovere di difendere il prestigio dell ' Italia ; il quale , dal Governo che ancora ha sede a Roma , è stato offuscato come mai fino ad oggi nella nostra storia . Italiani , ritornale alla storia : la storia dell ' Italia esige che siano messi fuori i barbari !