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Sulle sponde del Tigrai ( Ginzburg Natalia , 1970 )
StampaQuotidiana ,
Pochissime sono le cose che mi rallegrano in questo inizio dell ' anno : mi rallegra però il fatto che Paolo Poli canti e reciti in un teatro della città . Sono stata a vederlo già due volte e vi potrei sempre tornare ; qualunque giornata disordinata e confusa , del tutto priva di senso , può avere al suo termine alcune ore in quel teatro ; e anche se io non ci vado , sono contenta che si avveri per altri ogni sera , non molto lontano da casa mia , il miracolo del divertimento . Se dovessi descrivere Paolo Poli a qualcuno che non l ' avesse mai visto , direi di lui che la sua figura è quella di un giovinetto esile : ignoro la sua età , ma ho l ' idea che comunque resterà sempre come un esile giovinetto ; che il suo linguaggio è un puro toscano ; che i suoi spettacoli sono , in genere , parodie di romanzi o di commedie dell ' Ottocento , o del primo Novecento , inframmezzate da canzoni ; che quando canta alza nell ' aria le sue lunghe braccia snodate e le mani fini e soavi , assomigliando a una bella ragazza , o a un cigno , o a un fiore dall ' altissimo stelo ; che suscita ilarità con la grazia , in un tempo in cui la comicità sembra poter nascere soltanto su note stridenti e odiose , da volti e gesti scomposti e ripugnanti . Lui è comico restando se stesso , conservando i suoi tratti lindi e gentili . Non c ' è tuttavia nulla di lezioso o vezzoso nella sua grazia : non c ' è in lui nessuna civetteria , e nessuna timidezza , nei confronti della realtà . La sua grazia sembra rispondere a un ' armonia intima , sembra sprigionarsi da un ' intima e lucidissima intelligenza . Fra i suoi molteplici volti nascosti , c ' è essenzialmente quello d ' un soave , ben educato e diabolico genio del male : è un lupo in pelli di agnello , e nelle sue farse sono parodiati insieme gli agnelli e i lupi , la crudeltà efferata e la casta e savia innocenza . Usa essere circondato , nei suoi spettacoli , da ragazzi vestiti da donna , e da donne vestite da uomo : ha pochi attori , e li traveste in un modo o nell ' altro a seconda delle esigenze della storia . I suoi attori hanno le voci chiocce o stridule , i costumi mal cuciti e infilati in fretta d ' una recita di collegio ; i costumi hanno l ' aria di coprire a malapena altri panni , come maglioni o calzettoni di lana : in verità questi maglioni forse non appaiono , ma vien fatto di pensarci e di riderne come se si intravedessero . I suoi attori evidentemente sono bravissimi , perché non li vorremmo diversi nemmeno di un ' unghia ; eppure le loro voci chiocce o in falsetto hanno l ' esatta intonazione di chi è chiamato a recitare per la prima volta . Quanto a lui , i suoi travestimenti ( da zingara , o da monaca , o da frate , o da diavolo , o da aviatore , o da signora ) sono sempre meravigliosi ; ha il dono di cambiare costume in un lampo , e quando appare in un nuovo travestimento , nel teatro corre un brivido di gioia e di emozione , esplodono applausi , e la sua alta persona volteggia sulla scena e nella sala svolazzando con ventagli , tuniche o piume . Fra i suoi spettacoli riusciti e felici , vanno ricordati La nemica di Nicodemi , il suo presente spettacolo che è una serie di romanzi di Carolina Invernizio , e La vita di Santa Rita da Cascia che era stupendo , e che fu sequestrato come blasfemo : in verità non so come si potesse definirlo blasfemo ; è un grande peccato che non si dia più , e darei non so cosa per vederlo ancora una volta . M ' è accaduto di assistere a suoi spettacoli non del tutto riusciti ; non che fossero mai sciocchi o freddi , ma avevano qualcosa di slegato e frammentario ; mi dispiaceva per lui , non per me , perché io mi divertivo ugualmente , quasi senza ombra di delusione ; un momento di suprema bellezza c ' era sempre : e per un fedele spettatore di Paolo Poli , come io sono , non importa molto la riuscita dello spettacolo , basta qualche attimo della sua presenza sulla scena , basta un attimo d ' una sua canzone ; per sentirgli cantare Sulle sponde del Tigrai penso che farei chilometri . Dell ' esito felice d ' un suo spettacolo , mi rallegro sempre , come della fortuna d ' un amico o d ' un parente ; in verità non sono che uno spettatore , e lui di persona lo conosco appena , per essere andata a salutarlo a volte nel suo camerino . Come persona , per quel poco che so di lui mi sembra estremamente civile , gentile e umile ; si sa cosa può fare il successo con le persone , come può deformarle e involgarirle ; pure mi sembra che sopra di lui il successo dovrebbe passare senza toccargli un capello . Inoltre la sua fortuna fra la gente è una fortuna di qualità particolare , è qualcosa che sembra rifiorire ogni sera dal nulla e come per caso , senza alcun legame né con lo snobismo , né con la pubblicità , né con la moda . Benché egli abbia tra la gente grande fortuna , benché il suo teatro sia ogni sera pieno , pure non mi sembra che lui sia diventato di moda : e spero che una cosa tossica , aberrante e pericolosa come la moda non riesca a giocare con la sua persona . E del resto forse ogni essere ha la fortuna che il suo spirito chiede ; e quando uno viene deturpato e involgarito dal successo , è ergermi della volgarità erano in lui preesistenti , e si potevano scorgere nel suo spirito anche quando era solo e oscuro . A pensarci bene , il segreto del fascino di Paolo Poli è proprio nella maniera nobile , civile e intelligente con cui tocca , esamina ed esprime la volgarità rimanendone pienamente immune . Poiché non c ' è ombra di volgarità in lui , le volgarità e i luoghi comuni che estrae dal passato egli li illumina con un totale distacco , non in una caricatura deformante e grottesca ma in un disegno penetrante e limpido . Dell ' Ottocento , del primo Novecento , altri avevano fatto parodie prima di lui . Di luoghi comuni e di trivialità del passato , esisteva una raccolta di parodie e farse che erano diventate non altro che luoghi comuni e trivialità nuovi . Paolo Poli ha buttato via dalla sua strada tutte le farse antiche ; ci ha restituito un mondo fantastico che ai nostri occhi ha l ' incanto delle cose ancor vive e dissepolte . L ' ilarità in noi nasce dalla meraviglia , dalla grande felicità di poter toccare età remote con mani e sguardi totalmente nuovi . Nel suo presente spettacolo , in mezzo a danze di zingare , neonati partoriti in cantina , spose tradite e sepolte vive , lui a un tratto prende a cantare Giovinezza . Canta questa canzone com ' era prima che diventasse l ' inno delle camicie nere , la restituisce in tutta la soavità floreale che aveva nella sua origine . E un momento meraviglioso . Questa « Giovinezza » di cui nessuno può dimenticare il destino e che sorge ad un tratto sopra una fantasia ottocentesca , mescolando le memorie e le età , ha il potere di riportare ai nostri piedi non soltanto la nostra infanzia , ma il mondo , le memorie e le illusioni della generazione che ci ha preceduto , cioè l ' epoca dei nostri padri . Su tali illusioni e memorie , non è proiettata alcuna sorta di rimpianto crepuscolare , ma le inchioda un giudizio inesorabile ; melodie floreali e spoglie innocenti e soavi , nascondono futuri fatti di sangue , il lupo si nasconde dietro ai bianchi riccioli dell ' agnello . E solo lui può cantare Giovinezza in un teatro senza che riappaia né l ' immagine di Mussolini , né l ' ironia ormai vecchia e involgarita che si è usata su questa immagine . Solo lui può farlo , essendo lui l ' esatto contrario del fascismo , essendo tutto quello che il fascismo ha voluto bandire dalla terra . Q meglio , a Mussolini quando lui canta Giovinezza pensano tutti , ma per misurare e giudicare le distanze che ci separano sia dall ' epoca in cui Mussolini viveva e operava , sia dall ' epoca in cui l ' abbiamo irriso . E in fondo appare chiaro che a Paolo Poli l ' unica cosa che stia a cuore nelle sue parodie è questa , lo scoprire nella goffaggine , nella apparente innocenza e nel candore delle età perdute , i veleni e gli orrori delle future abbiezioni .