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Vita collettiva ( Ginzburg Natalia , 1970 )
StampaQuotidiana ,
Se devo dire la verità , il mio tempo non mi ispira che odio e noia . Se è perché sono diventata vecchia e retrograda , annoiata e ipocondriaca , o se invece quello che provo è un giusto odio , non lo so . Penso che molti della mia generazione si pongano questa mia stessa domanda . Ho l ' impressione che l ' odio e la noia siano cominciati in me in un momento determinato . Non so precisare un simile momento nel tempo : so però che tutto è successo di colpo , e non a poco a poco . E stato alcuni anni fa : forse cinque o sei anni fa . Prima , tutto quello che i miei contemporanei inseguivano e amavano non mi era mai né odioso , né estraneo ; tutto quello che incuriosiva , seduceva e trascinava le persone intorno a me , incuriosiva , seduceva e trascinava me pure . Invece a un tratto ho sentito che non era più così ; che io continuavo a perseguire in me stessa cose di cui la gente intorno a me s ' infischiava : e il contrario . E quello che deliziava i miei simili , a me non ispirava che repulsione . Se dovessi tradurre quello che mi è accaduto in un ' immagine , direi che ho la sensazione che il mondo a un tratto si sia coperto di funghi e a me non interessano questi funghi . Vorrei capire però se è un fatto che devo spiegare con la mia vecchiaia , personale e privata , o se invece di colpo abbia preso coscienza in me un giusto odio . Un simile atteggiamento di indifferenza o di repulsione per le curiosità , le inclinazioni e i costumi che ruotano intorno a noi nel presente , mi sembra in se stesso quanto mai melenso e riprovevole . Il rifiutarsi al presente , l ' isolarsi nel rimpianto d ' un passato defunto , vuol dire rifiutarsi di pensare . Mi sembra però ancora più melenso , e ancora più colpevole , l ' atteggiamento inverso : cioè il costringere noi stessi ad amare e inseguire tutto quanto di nuovo compare intorno a noi . Questa è ancor più un ' offesa contro il vero . Vuoi dire aver paura di mostrarci come siamo , cioè stanchi , amari , ormai immobili e vecchi . Vuoi dire aver terrore d ' essere lasciati in disparte ; aver terrore di trovarci respinti , con i nostri inutili rimpianti , nei nostri regni in rovina . Che i nostri rimpianti per un mondo defunto siano inutili , è indubitato . Difatti quel mondo , così com ' era , non potrà risorgere mai . è inoltre assai dubbio se fosse davvero da rimpiangere . Nel fatto che noi siamo portati a rimpiangerlo , essendo stato il mondo che ospitava la nostra giovinezza , non va osservata che un ' inclinazione sentimentale , una debolezza del nostro spirito . Detto questo però va anche detto che è totalmente impossibile all ' uomo stabilire cosa gli sia utile e cosa gli sia inutile . L ' uomo non lo sa . Penso che essenzialmente quello che detesto nel mio tempo , è proprio una falsa concezione dell ' utile e dell ' inutile . Utile viene oggi decretata la scienza , la tecnica , la sociologia , la psicanalisi , la liberazione dai tabù del sesso . Tutto questo è reputato utile , e circondato di venerazione . Il resto è disprezzato come inutile . Nel resto però c ' è un mondo di cose . Esse vanno evidentemente chiamate inutili , non portando con sé per i destini dell ' umanità nessun vantaggio sensibile . Enumerarle sarebbe difficile , essendo esse infinite . Fra esse c ' è il giudizio morale individuale , la responsabilità individuale , il comportamento morale individuale . Fra esse c ' è l ' attesa della morte . Tutto quello che costituisce la vita dell ' individuo . Fra esse c ' è il pensiero solitario , la fantasia e la memoria , i rimpianti per le età perdute , la malinconia . Tutto quello che forma la vita della poesia . Una simile parola , negletta , schernita e umiliata , appare oggi così antica e intrisa di vecchie lagrime e polvere , quasi fosse lo spettro stesso dell ' inutilità , che uno si vergogna perfino di pronunciarla . Essendo dunque negletto e mortificato tutto quello che forma la vita dell ' individuo , essendo venerati e santificati gli dei dell ' esistenza collettiva , avviene che non è più tenuto in nessun conto il solitario pensiero . E stato decretato che non serve a nulla , che non ha potere alcuno , che non incide in nulla sulla vita dell ' universo . Sembrando l ' umanità ammalata , utili sono chiamate soltanto quelle che si stimano essere medicine per curarla . Il pensiero solitario non appare se non come un malinconico e sterile frutto di solitudine e di fatica ; e due cose sono oggi con prepotenza odiate e ripudiate , la fatica e la solitudine . Si cerca di combatterle e di annientarle ovunque se ne scorga una pallida impronta . Ci si raduna in gruppo , per difendersi dall ' oscurità e dal silenzio , dalla presenza faticosa e stremante del proprio essere singolo ; ci si raduna in gruppo per viaggiare , per esistere , per suonare e cantare , per creare opere . Ci si raduna in gruppo anche per fare l ' amore : sembrando faticoso e stremante , e troppo imparentato con la solitudine , il famoso antichissimo rapporto di una sola donna con un solo uomo . Il desiderio di difendersi con ogni mezzo dalla solitudine e dalla fatica , appare chiaro soprattutto in due espressioni della vita attuale : nelle opere creative , e nei rapporti fra donne e uomini . Fra le età dell ' uomo , quella che oggi è preferita e amata è l ' adolescenza : essendo insieme l ' età in cui ci si sveglia ai piaceri della vita adulta , e in cui la fatica degli adulti ci è risparmiata . Essa è anche l ' età in cui le colpe ci vengono perdonate . Così , il mondo di oggi appare come il regno degli adolescenti ; donne e uomini si travestono da adolescenti , qualunque sia l ' età che hanno toccata . In questo sogno d ' adolescenza , uomini e donne si rassomigliano e si identificano , sembrando voler apparire la medesima cosa : il medesimo essere ambiguo , languido , randagio e soave , indifeso e tenero , con panni colorati e laceri e chiome fluenti ; immerso in un eterno abbandono , perduto in un eterno pellegrinaggio , senza propositi e senza tempo . Qualcosa fra una vergine , un profugo , un monaco , una principessa . Volendo apparire insieme uomo e donna , questo essere vuole anche apparire insieme ricchissimo e poverissimo , e mescolare su di sé e condividere molteplici destini : né per lui esistono stagioni , mescolandosi nelle sue vesti l ' estate e l ' inverno . Nell ' unirsi in gruppo per far l ' amore , nel rifiutare il segreto del rapporto a due , c ' è ancora un sogno d ' adolescenza . Possiamo leggervi il desiderio che il rapporto più drammatico fra quelli esistenti , il rapporto fra uomo e donna , perda la sua drammaticità e si trasformi in qualcosa di innocente , che assomigli il più possibile a un gioco di ragazzi , senza propositi , senza durata e senza fatica , leggero , transitorio e incruento . Quanto alle opere creative , esse esprimono ugualmente un desiderio di non - fatica , non - travaglio , non - dolore , non - spargimento di sangue ; i romanzi e i versi aridi e confusi che oggi vengono scritti , dicono chiaro come non sia stata spesa per scriverli un ' ombra di fatica reale , e chi li ha scritti si è limitato a specchiarsi nella sua aridità e confusione ; le opere d ' arte che si vedono nelle gallerie e nei musei , composte di veri manici di scopa e di veri secchi di plastica , i quadri fatti di un semplice strato di colore , non hanno richiesto nulla di più d ' una veloce ricerca in cucina o d ' una rapida pennellata simile a quella di chi vernicia una stanza . Portando così di peso nell ' arte la realtà più transitoria e più vile , l ' uomo di oggi intende esprimere il vuoto e la sfiducia che lo circonda , vuoto da cui non trae che una scopa , una palla di vetro o una macchia di vernice ; ma esprime anche la sua volontà di risparmiare a se stesso il sangue , il travaglio , lo strazio e la solitudine della creazione . In verità , fatica e solitudine appaiono come i più temibili nemici del vivere , perché l ' umanità intiera è oppressa da fatica e solitudine . L ' uomo di ieri non lo sapeva ; poteva vivere ignorando le sventure della sua specie . L ' uomo di oggi non ignora più nulla di quanto accade ai suoi simili sotto il sole ; così non può più sopportare la convivenza con se stesso , odia la propria immagine , e sente sulle sue membra pesare una consapevolezza universale e intollerabile . La sua liberazione è sopprimere dal suo spirito ogni inclinazione al dolore e alla fatica ; e con essi ogni senso di colpa , ogni solitario terrore . La sua liberazione è rifugiarsi in uno stato di adolescenza eterna , di estrema irresponsabilità e libertà ; far buio sui propri complessi , sulle proprie inibizioni , sulle proprie nevrosi ; avendoli a lungo esplorati , sbarazzarsene , come di ombre o di incubi ; definirli inutili , e definire inutile con loro tutto il mondo dello spirito . L ' essersi così sbarazzato di complessi e inibizioni , non lo rende fiero né lo rallegra , perché l ' uomo di oggi non ha dentro di sé un luogo dove rallegrarsi o andar fiero . Inoltre sa che il mondo delle angosce e degli incubi non si è dissolto , ma è stato semplicemente chiuso fuori e si affolla sulla sua soglia . Gli strumenti per difendersi da queste presenze nascoste gli sono stati insegnati , ed egli li adopera . Essi sono la droga , la collettività , il rumore , il sesso . Sono le espressioni molteplici della sua libertà . Non fiera e non allegra , e nemmeno disperata perché non ha memoria d ' aver mai sperato nulla , priva di passato e di futuro perché non ha né propositi né ricordi , questa libertà dell ' uomo di oggi cerca nel presente non una fragile felicità , che non saprebbe come usare non possedendo né fantasia né memoria , ma invece una fulminea sensazione di sopravvivenza e di scelta . Bandito lo spirito , l ' uomo di oggi non ha a sua disposizione nulla se non questa scelta imperiosa , occasionale e fulminea . Quello che essa coglie nel presente è come il manico di scopa o le bacinelle delle attuali opere d ' arte : un oggetto , in verità assai banale e volgare , ma comunque un oggetto , scelto e acchiappato a volo nel vuoto ; un segno che una scelta è ancora possibile , che un oggetto può ancora essere chiamato unico , essendo stato scelto non si sa perché fra i milioni di oggetti identici che ruotano nei vortici dello spazio .