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Cosa rimane del Concordato ( Jemolo Arturo Carlo , 1976 )
StampaQuotidiana ,
Di fronte ai centoquattro anni che segnarono la vita del Concordato napoleonico , ai duecentosettantacinque durante cui ebbe vigore quello di Francesco I , quaranta sono una ancor piccola età . Però molti dei concordati conchiusi durante il pontificato di Pio XI , che scorgeva in essi una garanzia per la Chiesa , sono decaduti da tempo : quelli con la Polonia , con la Lituania , con la Romania ; oggetto di accanite discussioni , cosa sopravviva del Concordato col Reich del 1933 , mentre la centralizzazione e le vicende tedesche fanno ritenere superati quelli con la Baviera , la Prussia , il Baden . Nei manuali ben pensanti credo si scriva sempre che il nostro concordato sanava i conflitti di coscienza che ancora dilaceravano l ' animo dei cattolici italiani ; ma non è punto vero . Quei conflitti , vivissimi e dolorosi a suo tempo , nel 1929 erano già cosa di una generazione scomparsa . Nessuno più pensava al potere temporale ; Benedetto XV e Pio XI avevano rinunciato all ' ultima forma di protesta , il rifiuto di ricevere sovrani cattolici che venissero a visitare il re d ' Italia ; i più zelanti cattolici facevano precedere il matrimonio civile a quello religioso ; la nobiltà nera aveva indossato con entusiasmo la divisa militare durante la guerra del '15 , e prestato omaggio al re ad ogni incontro . Per la Chiesa gli accordi lateranensi erano anzitutto una occasione per abbandonare decorosamente la forma di protesta del Papa che non usciva dal Vaticano , forma incomprensibile alle nuove generazioni ed , ormai , alla quasi totalità dei cattolici d ' Oltralpe ; ma erano altresì una rivincita contro il liberalismo . L ' espressione può suonare male ; ma non dev ' essere intesa come un puntiglio , ché sarebbe far torto ed al Pontefice che conchiuse gli accordi ed al cardinal Gasparri , che vi diede opera ; bensì nel senso che da parte della S . Sede , dell ' episcopato , di gran parte del clero , si credeva fermamente che il liberalismo , con la scuola aconfessionale , la piena libertà lasciata alla propaganda non solo anticlericale , ma atea , la laicità dello Stato , col togliere alla Chiesa ogni appoggio statale , ogni tributo di onore da parte delle autorità civili , avesse fortemente contribuito a sradicare dalle coscienze la religione . Si era convinti che lo Stato confessionale giovasse alla salute delle anime . Da parte del fascismo , non soltanto si otteneva l ' adesione di parte notevole della borghesia e dell ' aristocrazia conservatrice , che nel Concordato vedeva la più sicura manifestazione della rinuncia ad ogni conato di sovvertimento , ma ci si assicurava la simpatia di tutti i partiti cattolici . E c ' era anche un po ' di rivincita contro il liberalismo risorgimentale , c ' era il vanto di Mussolini di essere riuscito dove Cavour era fallito . Fu realmente lo Stato confessionale ; con la sostanziale rinuncia al matrimonio civile , con una effettiva eliminazione della libertà di propaganda per gli acattolici , con la degradazione civile del prete che abbandonasse l ' abito . Ma lo Stato confessionale dell ' Ancien Régime o della Restaurazione aveva a sostegno principi , funzionari , magistrati sinceramente religiosi ed altrettanto convinti dei diritti dello Stato che occorre difendere anche di fronte alla Chiesa . Senza quella condizione umana , non poteva rivivere ; questo ora suscitato poté dare qualche po ' di braccio secolare , aiuti economici , onori esteriori , non il supporto dell ' esempio dei capi . In effetto quasi tutti i matrimoni furono ora celebrati in forma religiosa , non si videro quasi più funerali civili , si prese a inaugurare con benedizioni ogni locale , anche quelli dagli usi che meno avevano che fare con la religione , nessun uomo ebbe più rispetto umano che gl ' impedisse di entrare in chiesa . Ma non credo ci fosse pastore così sordo da non accorgersi che non per questo gli italiani erano divenuti più religiosi . In quarant ' anni ci sono state variazioni , non intense peraltro , nel grado di confessionalità dello Stato , che appare non tanto dalla legislazione quanto dalla vita vissuta . Per quel ch ' è repressione di ogni tentativo di propaganda acattolica , anzitutto dei Pentecostali , mano pesante per quanto potesse apparire vilipendio dei principi cattolici ; presenza nelle scuole medie d ' insegnanti di religione paventati da presidi e provveditori : i primi nove o dieci anni di vigore della Costituzione repubblicana sono stati particolarmente duri . La legislazione è rimasta fino ad oggi immutata ( disposizioni del Codice penale Rocco con il vilipendio della religione dello Stato ) , ed in qualche lato è ancora divenuta più favorevole alla Chiesa con l ' onere addossatosi dallo Stato per la costruzione di nuove chiese . Ma molti vescovi oggi aborrono dall ' invocare il braccio secolare contro gli offensori della religione , e se la giurisprudenza della Cassazione è sempre severissima , e sul terreno civile difende la esclusività dei tribunali ecclesiastici in materia matrimoniale anche in punti dove una parte della dottrina non la scorge , le magistrature minori accennano ad un orientamento più elastico . Si parla di revisione del Concordato ; è stata anche nominata una commissione governativa di studio che fino ad oggi non è però stata convocata . Ma da parte di quegli elementi del clero , di giuristi cattolici , di avvocati rotali che s ' interessano di questi problemi ( ad onor del vero , la più gran parte del clero è oggi assai più preoccupata di problemi pastorali , di vita religiosa , che non di questioni giuridiche ) , si è subito sentito parlare di tali « punti irrinunciabili » , che se queste voci esprimessero , ciò che non credo , il pensiero della S . Sede , meglio varrebbe di smettere ogni idea di revisione . L ' esperienza storica , di quei concordati ch ' ebbero lunghissima vita cui accennavo all ' inizio , mostra che , meglio che con revisioni formali , si opera con le tacite intese , col lasciar cadere senza rumore le foglie secche . Così avrebbe potuto essere di quel disgraziato art. 5 del nostro ( il sacerdote che non può essere nominato ad ufficio né conservare questo senza il nulla osta , sempre revocabile , del suo vescovo ; il sacerdote apostata o irretito da censure escluso da insegnamenti , uffici od impieghi in cui sia a contatto col pubblico ) : una disposizione che oggi è in contrasto con il comportamento della S . Sede e che i nostri uffici continuano ad applicare . Non molti giorni fa mi narrava il suo caso un sacerdote dell ' Alta Italia : professore in un seminario , per contrasti con il suo rettore si era dimesso ed aveva preso ad insegnare come incaricato in una scuola statale ( sempre vestendo l ' abito , celebrando la Messa , mantenendo gli obblighi sacerdotali ) ; ora aveva vinto un concorso e si attendeva la nomina in ruolo . Ma il ministero dell ' Istruzione esaminando i suoi atti aveva notato che non aveva prestato servizio militare come ordinato in sacris ; ed allora gli aveva chiesto il nulla osta del suo vescovo che lo rifiutò . Il sacerdote , non più giovane , era disperato , vedendo sfuggirsi questo pane sicuro che riteneva ormai assicurato . Siamo in uno dei casi in cui senza protocolli , con un discorso a mezza bocca tra un ambasciatore ed un cardinale segretario di Stato , e con una circolare riservatissima dei ministri ai loro direttori generali , si sarebbe potuto lasciar cadere la norma , dimenticandola da entrambe le parti , con reciproco vantaggio . Se c ' è virtù che gli uomini di Stato odierni hanno ereditato dai loro remoti predecessori , è quella di saper dimenticare le norme che disturbano ; ma qui non ha agito . Me ne dispiace . Io sono tra quelli che non hanno creduto nel '29 , e non credono oggi , che il Concordato abbia recato e rechi beneficio vuoi alla Chiesa , vuoi all ' Italia : resto fedele all ' ideale dei vescovi che non domandano mai aiuto al braccio secolare , dei cattolici che obbediscono propter amorem , che si fanno un vanto ed un onore di sopperire con i loro mezzi economici ai bisogni della Chiesa ( ciò che i cattolici di altri paesi realizzano , talora anche generosamente ) . Ma non vorrei una denuncia unilaterale : giustificabile quando si formò la Costituzione per incompatibilità con questa , sarebbe oggi atto di ostilità ; e rispetto chi è di diverso avviso , crede nella virtù dei concordati . Proprio questi , però , dovrebbero curarsi che il tempo operasse quella levigazione delle asprezze , che qui è il miglior modo per conservare .