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Il Papato, l'Italia e il clerical-comunismo ( Jemolo Arturo Carlo , 1976 )
StampaQuotidiana ,
Si parla più che mai , malgrado ogni smentita , di « repubblica conciliare » , cioè di un Governo in cui entrino i comunisti , riformandosi quell ' unità di programmi e d ' intenti tra socialisti e comunisti che fu già per alcuni anni . Non sono tra quelli che nel '47 plaudirono a De Gasperi , ritenendo atto di grande saggezza avere messo i comunisti fuori del Governo ; né tra coloro che ( echeggiando Paolo Sarpi , allorché scriveva che i gesuiti sarebbero stati lieti di ritornare a Venezia anche come schiavi incatenati al remo , perché pochi anni di poi sarebbero divenuti i padroni della Repubblica ) , credono ogni partito sia fatalmente destinato ad essere presto assorbito o soppresso quando i comunisti entrino in un Governo , né tra gli altri che pensano i comunisti sarebbero fagocitati dai democristiani . M ' interessa solo di cercar d ' intuire quale sarebbe la posizione della Chiesa in quella che si suole chiamare « repubblica conciliare » ; e , poiché difficilmente l ' esempio dell ' Italia sarebbe senza seguito , quale sarebbe tale posizione in un ' Europa dove in ogni Stato i comunisti fossero elemento importante di governo . Qui pure non ho la visione semplicistica di coloro , per cui il colloquio tra comunisti e credenti è solo una trappola dei primi per sgominare la Chiesa . Obiettivamente osservo , peraltro , che le maggiori personalità del comunismo sono rimaste fuori da questo colloquio ; e credo di poter dire con qualche conoscenza che nel campo comunista l ' incontro ha portato alcuni ad apprezzare la forza sociale della religione , ma nessuno non dico ad andare a Messa , bensì ad ammettere soltanto l ' ipotesi del trascendente . Mentre nel campo cattolico vedo più d ' uno , anche tra i sacerdoti , che ha completamente dimenticato Il mio Regno non è di questo mondo , pur continuando a credere di battere le vie tracciate da Cristo . E quando guardo al passato , al Concordato ed ai dibattiti alla Costituente , penso sempre che i rapporti tra Chiesa e Stato si siano svolti nell ' ultimo mezzo secolo sulla trama di quelli che si racconta essere stati i rapporti tra i navigatori d ' altri tempi ed i selvaggi che incontravano in lontane terre : scambi in cui ciascuno dava quelle che per lui erano bazzecole , e riceveva quello che per lui era un tesoro . Per Mussolini non era nulla accordare alla Chiesa la legislazione sul matrimonio , i tribunali ecclesiastici , la degradazione civile dei sacerdoti apostati , restituire vecchi edifici acquisiti allo Stato dalle leggi eversive ; ed era molto ottenere al regime la calda adesione delle masse cattoliche , allora omogenee e subordinate ai pastori , ottenere la simpatia ( che ci fu , e fattiva ) dei partiti cattolici di tutto il mondo . E per il Papato tutto quel che riceveva serbava un gran valore , credeva giovasse a rafforzare la religione ; ed a chi gli avesse rimproverato d ' avere trattato con il fascismo , avrebbe potuto rispondere che da secoli e secoli la sua politica era di riconoscere qualsiasi tiranno quando ciò poteva servire al bene delle anime ( i tiranni passano , il filone della fede resta ) , e che Mussolini ed anche i peggiori dei fascisti erano candidi agnellini di fronte a Costantino , ai vari re barbari ch ' erano stati decorati dei titoli di « Protettori della Chiesa » , « Difensori della fede » . Analogo discorso per le discussioni alla Costituente , la salvezza di tutte le norme concordatarie . Ed il discorso potrebbe ripetersi domani : il Concordato , che la S . Sede continua a ritenere efficace presidio , non darebbe alcuna noia ad un Governo ove pur predominassero i comunisti . Qui , tuttavia , non è facile fare presagi . Infatti nessuno è in grado di dire se l ' avvenire del comunismo sia una trasposizione su altra chiave del cristiano un solo gregge ed un solo ovile , o invece dell ' impero romano , una potenza che è come il Sole , accanto a cui gravita una costellazione di staterelli che sono come i pianeti rotanti intorno all ' astro maggiore . Nel primo caso , non sembra che si avrebbero giorni di pace per i credenti . Sono tra quelli che avevano pensato che il comunismo avrebbe seguito il cammino di molti altri partiti politici , nati intorno al nucleo d ' una concezione filosofica , d ' una visuale del mondo , e che man mano se ne distaccano per svolgere soltanto un piano concreto di riforme economiche e giuridiche . Ma l ' esperienza di oltre mezzo secolo non conferma quest ' attesa ; il comunismo resta legato ( e forse è la sua forza ) ad un materialismo che domina ogni attività intellettuale , da cui derivano precise regole in ogni campo , anche nei vari rami dell ' arte . Ma se invece si avesse un impero russo , con Stati che gli facessero corona , non è detto che a questi sarebbe imposta sempre , come alla Cecoslovacchia , la fede nella medesima Weltanschauung . La Roma d ' Augusto e di Tiberio non si preoccupava di quel che si credesse nei vari Stati alleati od associati . I culti orientali ebbero anche dure repressioni a Roma , come quelli che potevano corrompere i costumi , ma non furono perseguitati in Oriente . Né oggi la Russia si preoccupa di staccare gli arabi dalla fede nel Corano , dal divieto dei cibi impuri , dal velo alle donne . Utilizza la forza , il cemento , che può venire dalla fede comune ai popoli dell ' Islam . Probabilmente è a questo possibile rispetto della religione che pensano , quando pensano , quegli uomini politici cattolici , che sembrano desiderare l ' avvento di un ' Italia dai connotati comunisti , con un ' economia che escluda l ' iniziativa privata , e con le conseguenze che quei connotati portano anche per ciò ch ' è libertà individuale . E può darsi abbiano ragione . Ma a me tornano al pensiero alcune parole che scriveva Manzoni nel Discorso su alcuni punti della storia longobardica in Italia a proposito del Papa , evocando quei secoli dell ' Alto Medioevo : Roma , così incapace per sé di farsi temere , aveva nel suo seno un oggetto di venerazione , e qualche volta di terrore , anche per i suoi nemici , un personaggio per cui verso di essa si volgeva da tanta parte del mondo uno sguardo di reverenza e d ' aspettazione ... Solo questo personaggio poteva pronunziar parole che diventavano un oggetto d ' attenzione e di discussione . Se c ' è cosa che pare certa , è che nulla di simile potrebbe rinnovarsi in una costellazione di Stati comunisti ; tolleranza religiosa , autonomia della Chiesa , sua potestà sull ' assottigliato numero dei credenti , forse sì ; ma tacere o lodare lo Stato , guardare soltanto al cielo e non alla terra ( l ' antitesi del clero contestatore ) , mai e poi mai ricordare che si deve obbedire a Dio prima che agli uomini : ché appena il Papato volesse anche soltanto protestare contro iniquità , o difendere innocenti , un ' altra pagina del Medioevo rischierebbe di ripetersi , con i papi deposti e gli antipapi ligi all ' imperatore .