StampaQuotidiana ,
Si
parla
a
sufficienza
della
Chiesa
,
ma
considerando
soltanto
la
sua
azione
sociale
o
politica
;
una
minima
parte
di
quanto
si
è
scritto
anche
su
religiosi
di
grande
prestigio
,
don
Mazzolari
,
padre
Bevilacqua
,
don
Milani
,
non
analizza
l
'
essenza
della
loro
fede
.
È
quasi
un
luogo
comune
che
la
Chiesa
con
Giovanni
XXIII
e
Paolo
VI
ha
subìto
una
svolta
,
ma
questa
svolta
consisterebbe
nel
non
pretendere
più
privilegi
,
rivolgersi
ai
popoli
più
che
ai
governi
,
soprattutto
prospettare
in
primo
piano
la
questione
sociale
,
essere
la
Chiesa
dei
poveri
,
abbandonare
,
come
si
è
fatto
con
la
Populorum
progressio
,
il
secolare
concetto
della
proprietà
privata
diritto
naturale
,
che
il
legislatore
doveva
rispettare
.
Non
mi
consta
che
si
analizzi
mai
ciò
ch
'
è
mutato
nella
religione
non
solo
degl
'
italiani
,
ma
direi
di
tutti
gli
occidentali
;
né
se
ne
troverebbe
traccia
in
documenti
ufficiali
;
dove
come
in
passato
è
raccomandato
non
solo
il
culto
a
Maria
,
ma
la
devozione
al
S
.
Cuore
,
la
recita
del
Rosario
,
celebrate
le
rivelazioni
di
Fatima
.
Eppure
chi
sia
abbastanza
vecchio
per
ricordare
quella
ch
'
era
al
principio
del
secolo
la
fede
diffusa
nella
massa
dei
credenti
(
che
forse
neppure
allora
costituivano
la
maggioranza
degl
'
italiani
)
,
soprattutto
quella
ch
'
era
la
fede
degli
umili
,
si
accorge
dei
cambiamenti
.
Era
un
cattolicesimo
in
cui
il
Dio
Padre
era
lontano
,
poco
invocato
,
cui
si
parlava
attraverso
gl
'
intermediari
,
soprattutto
la
Vergine
ed
un
gran
numero
di
santi
,
tra
cui
era
dato
scegliere
il
proprio
intercessore
.
Una
fede
semplice
,
cui
non
a
torto
si
rimproverava
molto
antropomorfismo
;
si
credeva
in
una
sopravvivenza
,
ma
come
una
continuazione
della
vita
presente
;
un
cattolico
credeva
nelle
sofferenze
sensibili
e
senza
fine
dell
'
Inferno
,
nelle
anime
purganti
per
cui
si
prega
e
che
pregano
per
noi
,
in
un
Paradiso
in
cui
ci
si
ritrova
ancora
con
gli
affetti
della
vita
terrena
;
quando
si
consolava
chi
piangeva
sulla
salma
di
una
persona
cara
,
dicendogli
:
«
Tra
qualche
anno
vi
ricongiungerete
»
,
si
pensava
proprio
al
figlio
che
ritrova
la
madre
,
e
conversa
con
lei
,
ed
ancora
le
chiede
perdono
dei
suoi
mancamenti
,
allo
sposo
che
ritrova
la
sposa
,
i
genitori
,
il
figlio
.
L
'
intimo
sentire
non
era
un
confondersi
in
Dio
,
ma
un
ritrovare
proprio
le
persone
care
;
qualche
anno
,
e
poi
di
nuovo
la
famiglia
riunita
.
Un
aldilà
,
lo
si
concepiva
ancora
con
i
colori
,
le
forme
,
i
suoni
che
ci
sono
noti
;
in
un
culmine
di
bellezza
cui
non
possiamo
arrivare
,
ma
sempre
forme
,
sempre
colori
,
sempre
suoni
.
I
veri
credenti
erano
certi
che
le
indulgenze
abbreviano
l
'
espiazione
nel
Purgatorio
,
che
l
'
assoluzione
riporta
nello
stato
di
grazia
,
che
il
sacerdote
ha
dei
poteri
carismatici
e
può
quindi
quello
che
nessun
altro
uomo
può
,
rimettere
i
peccati
;
gli
ortodossi
ritenevano
esservi
una
sola
via
,
quella
della
Chiesa
cattolica
per
giungere
a
Dio
.
Cosa
rimane
di
questo
,
anche
in
un
giovane
iscritto
all
'
Azione
cattolica
?
Non
gli
darebbe
molestia
vedere
una
di
quelle
immaginette
,
tanto
diffuse
allorché
ero
bambino
,
le
anime
purganti
che
emergono
con
metà
del
corpo
da
un
mare
di
fiamme
,
giungendo
le
mani
e
levando
gli
occhi
'
al
cielo
?
O
ritrovare
in
un
vecchio
libro
una
delle
storie
edificanti
che
si
leggevano
allora
,
il
bambino
morto
che
alla
domanda
pressante
dei
genitori
se
è
in
Paradiso
,
risponde
che
è
all
'
Inferno
perché
è
morto
dopo
aver
commesso
un
atto
impuro
?
Ripeto
,
nulla
è
cambiato
nel
dogma
,
nell
'
insegnamento
ufficiale
;
ancora
pochi
giorni
fa
una
signora
mi
diceva
che
un
confessore
le
aveva
negato
l
'
assoluzione
s
'
ella
persisteva
nel
non
credere
nell
'
Inferno
(
non
gliel
'
avrebbe
negata
se
lo
accettava
,
ma
pensava
ad
un
carcere
senza
detenuti
)
.
Ma
anche
nel
Credo
non
si
parla
più
di
discesa
di
Cristo
all
'
Inferno
,
e
quando
sento
da
ottimi
sacerdoti
le
spiegazioni
del
Vangelo
odo
parlare
sì
di
vita
eterna
,
di
ricongiungersi
con
Dio
,
ma
non
già
quel
ritrovarsi
proprio
in
una
continuità
degli
affetti
terreni
,
anziché
come
scintille
che
ritornino
ad
una
grande
fiamma
;
e
se
pure
continuino
ad
annunciarsi
certe
indulgenze
,
come
quella
della
Porziuncola
,
non
sento
mai
accennare
alle
indulgenze
che
abbrevierebbero
le
pene
delle
anime
purganti
;
mentre
la
facilità
delle
riduzioni
allo
stato
laicale
,
il
non
considerare
più
il
sacerdote
che
gettava
la
veste
e
passava
al
matrimonio
come
un
disertore
,
un
reietto
,
non
può
(
accompagnata
all
'
abbandono
dell
'
abito
talare
,
alla
stessa
trasandatezza
frequente
del
rito
;
non
più
il
chierichetto
in
cotta
,
che
faceva
suonare
ad
un
certo
momento
il
campanellino
)
non
avere
diminuito
un
po
'
la
figura
del
sacerdote
cui
si
baciava
la
mano
.
Una
purificazione
del
cattolicesimo
da
troppe
scorie
inseritesi
nei
secoli
,
d
'
accordo
;
direi
anche
cattolicesimo
più
consono
alla
ragione
umana
,
che
se
qualcosa
può
proclamare
è
il
proprio
limite
;
non
può
né
provare
né
negare
l
'
esistenza
di
un
mondo
fuori
dell
'
ambito
dell
'
uomo
chiuso
nei
suoi
sensi
(
gli
argomenti
dimostrativi
di
questa
esistenza
poggiano
tutti
sempre
nella
cerchia
della
ragione
,
cioè
della
presumibilità
che
l
'
ordinamento
umano
in
cui
viviamo
abbia
caratteri
che
non
possono
essere
non
comuni
a
quello
in
cui
resusciteremo
:
effetto
che
richiama
una
causa
,
sviluppo
che
deve
portare
ad
una
mèta
,
niente
senza
una
ragion
d
'
essere
)
,
e
meno
che
mai
conoscere
quale
sarebbe
la
condizione
dell
'
uomo
che
più
non
fosse
tale
;
il
credente
è
tale
per
la
fede
,
e
già
Dante
ammoniva
sui
limiti
del
conoscibile
,
sulla
non
sostituibilità
della
fede
,
ché
se
no
,
d
'
uopo
non
era
partorir
Maria
.
Ed
ancora
esortazione
all
'
uomo
che
il
vero
modo
di
onorare
Dio
è
operare
bene
,
prodigarsi
per
i
fratelli
,
non
pensare
a
sé
,
che
è
la
spiegazione
dell
'
evangelico
e
misterioso
-
chi
ama
la
sua
vita
la
perde
,
e
chi
odia
la
sua
vita
in
questo
mondo
,
la
conserverà
per
la
vita
eterna
-
;
esortazione
ad
un
comportamento
che
è
certo
d
'
interesse
generale
,
che
permette
di
collaborare
credenti
e
non
credenti
;
e
già
i
migliori
sacerdoti
da
tempo
predicavano
contro
il
voler
ridurre
la
religione
a
«
sentimento
»
.
Tutto
questo
è
vero
;
prendiamo
atto
di
questo
tacito
mutamento
anche
con
soddisfazione
;
ma
non
disconosciamo
che
quella
che
pare
scomparsa
era
la
religione
dei
poveri
in
spirito
prediletti
nel
Vangelo
,
e
che
non
è
dato
supporre
un
Dio
che
non
accogliesse
come
una
preghiera
innalzata
a
lui
quella
diretta
al
santo
protettore
da
una
data
malattia
,
o
il
rosario
recitato
,
storpiando
le
parole
latine
,
dalla
povera
vecchietta
.
Né
so
pensare
ad
un
Cristo
che
amando
i
poveri
in
spirito
,
non
sia
stato
l
'
intercessore
presso
il
Padre
quale
fosse
la
loro
preghiera
,
non
gradisse
il
cuore
d
'
argento
che
appendevano
per
la
grazia
ricevuta
.