StampaQuotidiana ,
Comico
,
sessuale
,
sarcastico
,
Kika
,
che
per
via
di
contese
giudiziarie
esce
in
Italia
con
un
anno
di
ritardo
sul
resto
d
'
Europa
,
è
quasi
un
'
antologia
,
un
collage
o
un
pastiche
del
cinema
di
Almodóvar
,
quasi
una
sintesi
d
'
addio
a
quel
mondo
e
a
quello
stile
bizzarro
,
spiritoso
,
erotico
,
anarchico
e
brillante
che
ha
reso
celebre
e
fatto
amare
nel
mondo
il
regista
spagnolo
quarantaquattrenne
.
Appena
un
po
'
stanco
,
a
volte
ripetitivo
:
ma
è
nel
caso
la
ripetizione
di
personaggi
e
avventure
così
divertenti
che
(
capita
anche
con
Woody
Allen
)
li
si
rincontra
sempre
con
gran
piacere
.
In
due
giornate
travolgenti
e
assurde
si
condensano
tanti
tic
di
Almodóvar
:
storie
melodrammatiche
sincere
e
ironiche
;
donne
ardite
,
sensuali
,
nevrotiche
e
allegre
;
cieli
notturni
d
'
azzurro
profondo
con
luminose
lune
da
presepio
;
passioni
e
sentimenti
tanto
abnormi
quanto
schietti
;
colori
primari
e
squillanti
,
soprattutto
il
rosso
;
trasgressione
,
peripezie
,
carnalità
,
buffoneria
.
In
più
,
c
'
è
in
Kika
l
'
ossessione
voyeuristica
contemporanea
della
vita
guardata
anziché
vissuta
;
c
'
è
la
vanificazione
del
desiderio
e
dell
'
utopia
;
c
'
è
l
'
invadenza
televisiva
che
riduce
i
destini
umani
a
brandelli
d
'
informazione
sensazionalista
.
A
rappresentare
la
tv
abietta
è
Victoria
Abril
,
ex
psicologa
,
autrice
del
teleprogramma
«
Il
peggio
della
giornata
»
che
mescola
notizie
raccapriccianti
e
interviste
con
vittime
o
carnefici
quotidiani
,
battezzata
Andrea
la
Sfregiata
(
«
Caracortada
»
)
,
montata
su
un
'
immensa
motocicletta
veloce
,
vestita
da
Jean
-
Paul
Gaultier
,
con
in
testa
un
casco
-
telecamera
che
le
permette
di
riprendere
tutto
ciò
che
vive
e
vede
.
La
cultura
tradizionale
è
invece
impersonata
da
Donna
Paquita
,
una
vecchia
signora
(
è
la
mamma
di
Almodòvar
)
che
conduce
stracca
un
telesalotto
letterario
,
senza
neppure
fingersi
interessata
ai
libri
e
ai
loro
autori
,
ostentando
persino
la
propria
ignoranza
e
la
propria
noia
:
e
che
ha
quindi
gran
successo
.
Molto
più
simpatica
,
Kika
è
una
truccatrice
che
attraversa
lietamente
indenne
le
più
straordinarie
avventure
.
Trucca
un
morto
così
bene
da
riportarlo
in
vita
.
Abita
con
un
fotografo
che
non
arriva
all
'
orgasmo
senza
le
Polaroid
scattate
durante
l
'
amore
,
che
la
spia
da
lontano
con
il
teleobiettivo
,
che
porta
uno
zainetto
leopardato
e
che
la
ama
«
al
mio
modo
sporco
e
silenzioso
»
.
È
anche
amante
del
patrigno
dell
'
amante
,
uno
scrittore
americano
assassino
.
Ha
una
cameriera
lesbica
che
pure
la
ama
ma
critica
la
sua
eterosessualità
:
«
Juanita
,
sei
mai
stata
con
un
uomo
?
»
«
No
,
solo
con
mio
fratello
,
un
subnormale
,
ipersessuato
come
tutti
i
subnormali
»
.
Questo
fratello
,
un
galeotto
ex
pornodivo
,
fugge
dalla
prigione
,
piomba
in
casa
,
ruba
,
si
getta
su
Kika
e
la
violenta
in
uno
stupro
lunghissimo
(
lei
,
annoiata
,
lo
incita
a
sbrigarsi
,
a
farla
finita
)
,
frenetico
e
impossibile
da
interrompere
:
neanche
la
polizia
,
quando
arriva
,
riesce
a
tirarlo
via
dal
corpo
della
donna
.
Ma
nulla
doma
la
vitalità
di
Kika
,
sempre
pronta
a
nuove
peripezie
e
compagnie
,
a
nuovi
viaggi
,
a
nuove
scoperte
:
e
speriamo
che
così
sia
anche
per
Almodóvar
.