StampaQuotidiana ,
Vorrei
sapere
se
il
pilota
americano
del
Cermis
,
il
boy
di
cui
abbiamo
dimenticato
il
nome
e
la
faccia
,
sta
in
queste
ore
bombardando
o
mitragliando
a
bassa
quota
Belgrado
.
Sarebbe
giusto
,
è
un
esperto
nei
voli
radenti
,
lo
abbiamo
addestrato
nelle
nostre
basi
,
e
ora
la
nostra
dignità
nazionale
offesa
dalla
sua
assoluzione
verrebbe
ripagata
se
quel
veterano
guidasse
questa
guerra
umanitaria
a
fianco
del
generale
Clark
e
del
ministro
Scognamiglio
.
Il
quale
ultimo
ha
un
pregio
,
quello
di
aver
detto
apertamente
una
verità
che
D
'
Alema
ancora
tace
goffamente
ma
che
era
chiara
fin
dall
'
inizio
:
che
anche
noi
pagheremo
presto
un
prezzo
di
sangue
,
come
ogni
paese
europeo
,
un
prezzo
incalcolabile
se
la
guerra
sfocerà
in
un
'
invasione
del
Kosovo
e
quindi
della
Serbia
e
dei
Balcani
,
da
parte
della
Nato
.
Nessuno
pensi
che
,
trattandosi
di
una
follia
,
non
si
verificherà
.
Bili
Jefferson
Clinton
,
che
si
fa
fotografare
in
queste
ore
mentre
gioca
a
golf
per
rimettersi
da
altre
fatiche
,
si
è
assegnato
una
missione
da
demiurgo
e
,
se
la
follia
non
è
una
categoria
della
politica
,
la
volontà
di
potenza
lo
è
.
L
'
idea
guida
è
una
sola
,
è
il
primato
militare
e
produttivo
americano
a
cui
tutto
dev
'
essere
subordinato
.
Non
Milosevi
?
,
che
è
solo
un
nazionalista
(
folle
?
)
,
non
la
Russia
che
muove
le
navi
ma
è
al
guinzaglio
del
Fondo
monetario
internazionale
,
bensì
l
'
Europa
vecchia
e
neonata
e
il
suo
euro
da
soffocare
in
culla
:
questa
è
la
strategia
americana
.
Se
la
guerra
sfocerà
nell
'
invasione
e
nell
'
occupazione
permanente
del
Kosovo
,
un
vulcano
in
perenne
eruzione
oltre
l
'
Adriatico
,
questa
non
sarà
un
'
escalation
improvvisata
ma
pianificata
fin
dall
'
inizio
.
Sarà
presentata
come
«
inevitabile
»
,
come
clamorosa
rappresaglia
all
'
inaudito
sequestro
di
tre
marines
americani
in
Macedonia
?
Ma
sarà
invece
il
frutto
di
un
freddo
calcolo
.
Non
so
se
i
governanti
europei
siano
stati
infinocchiati
o
fossero
informati
fin
dall
'
inizio
di
questa
opzione
finale
e
abbiano
mentito
ai
loro
popoli
.
E
non
so
quale
tra
queste
due
sia
l
'
ipotesi
peggiore
.
Che
differenza
farebbe
se
avessimo
l
'
on.
Berlusconi
a
capo
del
governo
?
Forse
i
toni
delle
televisioni
sarebbero
ancora
più
bellicosi
e
anche
lo
spirito
umanitario
sarebbe
più
enfatico
(
ricordate
l
'
uomo
di
Arcore
in
pianto
tra
gli
emigranti
albanesi
sul
molo
di
Brindisi
)
.
Ma
non
farebbe
gran
differenza
,
il
Polo
ha
già
al
governo
i
ministri
della
Difesa
e
degli
Esteri
.
Una
differenza
ci
sarebbe
in
senso
opposto
:
nel
senso
che
l
'
opinione
di
sinistra
ritroverebbe
se
stessa
e
la
sua
unità
nella
lotta
per
la
pace
e
la
protesta
riempirebbe
le
piazze
.
Di
fronte
a
questo
paradosso
e
a
questo
orrore
che
cresce
su
se
stesso
è
difficile
sottrarsi
a
un
senso
di
stordimento
e
di
impotenza
.
Perfino
la
voce
del
Papa
,
così
ascoltata
nella
sua
veemenza
profetica
contro
l
'
impero
del
male
,
è
flebile
e
ignorata
adesso
che
implora
la
pace
nel
giorno
di
Pasqua
.
Ma
è
una
ragione
di
più
perché
ciascuno
faccia
sentire
la
propria
voce
come
può
sperando
che
diventi
un
coro
.