StampaQuotidiana ,
Benvenuto
Ciampi
perché
ha
,
credo
,
una
memoria
antifascista
,
che
per
me
(
e
non
so
quanti
altri
)
resta
il
fondamento
della
democrazia
italiana
.
Ma
il
benvenuto
si
ferma
qui
.
È
stato
eletto
da
una
brutta
maggioranza
,
con
la
riserva
mentale
(
che
forse
è
un
altro
patto
della
crostata
)
di
liquidarlo
tra
due
anni
con
l
'
elezione
diretta
di
un
altro
personaggio
:
non
si
chiamerà
Massimo
D
'
Alema
ma
Silvio
Berlusconi
.
Che
è
lo
stesso
.
Forse
è
un
giudizio
precipitoso
.
Se
Ciampi
,
nel
suo
primo
messaggio
alla
nazione
,
reciterà
l
'
articolo
della
Costituzione
secondo
cui
l
'
Italia
ripudia
la
guerra
e
auspicherà
una
sospensiva
dei
bombardamenti
per
far
largo
al
negoziato
e
a
un
accordo
di
pace
,
farò
autocritica
.
Per
ora
ne
dubito
e
tutto
il
resto
mi
sembra
ininfluente
.
Credo
che
,
prima
o
poi
,
dovremo
coraggiosamente
prendere
atto
del
fatto
che
non
siamo
governati
da
uno
schieramento
di
centro
-
sinistra
ma
da
uno
schieramento
di
centro
-
destra
(
per
restare
nella
toponomastica
istituzionale
)
.
Da
quando
i
diessini
hanno
assunto
con
D
'
Alema
la
guida
del
governo
,
l
'
asse
politico
si
è
spostato
a
destra
e
le
decisioni
cruciali
-
quelle
che
definiscono
la
fisionomia
di
un
paese
-
hanno
avuto
questo
segno
negativo
.
Dalle
prime
decisioni
militari
in
Albania
fino
alla
guerra
guerreggiata
.
Ogni
politica
sociale
è
dismessa
perfino
nel
linguaggio
.
La
parola
«
occupazione
»
non
si
riferisce
oggi
al
lavoro
ma
a
un
'
eventuale
conquista
del
Kosovo
.
La
parola
«
mezzogiorno
»
non
si
riferisce
a
un
risanamento
civile
del
paese
ma
agli
inconvenienti
turistici
indotti
dalla
guerra
sulle
coste
adriatiche
.
I
listini
di
borsa
sono
l
'
unico
parametro
.
«
Forza
Italia
»
non
è
più
una
sigla
da
stadio
ma
un
comun
denominatore
culturale
.
Berlusconi
e
Fini
,
D
'
Alema
e
Veltroní
,
Amato
e
Fazio
,
Di
Pietro
e
l
'
ex
Prodi
,
Scognamiglio
e
la
Confindustria
,
sono
la
nostra
classe
dirigente
.
Manca
solo
la
Pivetti
.
Perfino
i
«
popolari
»
,
come
le
piccole
formazioni
governative
rosse
e
verdi
,
sono
(
meritatamente
)
azzerati
.
Esiste
ancora
una
generica
opinione
di
sinistra
che
ha
perso
però
1e
sue
radici
e
sembra
disposta
a
digerire
tutto
,
alienando
ogni
sensibilità
e
idealità
alle
convenienze
del
potere
.
Ed
esiste
una
sinistra
sociale
radicale
che
però
non
riesce
a
raccordarsi
su
una
linea
comune
per
tentare
,
anche
solo
tentare
,
di
risalire
la
corrente
.
Colpa
anche
nostra
.
Forse
non
osiamo
prendere
atto
di
come
stanno
veramente
le
cose
.