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La bilancia ( Pintor Luigi , 1999 )
StampaQuotidiana ,
Bettino Craxi dimostrerebbe di credere alla propria innocenza e di avere stile personale e politico se rifiutasse , senza oscillazioni , di tornare in Italia per favoritismo e sotterfugio , e si facesse operare in terra di Francia , tradizionalmente ospitale verso gli esuli o i latitanti . La malattia non dovrebbe impedirgli questo comportamento , anzi dovrebbe suggerirglielo , perché qui da noi non sarà un malato da rispettare al di là dei reati che ha commesso e del potere di cui ha abusato , ma un uomo strumentalizzato da amici e avversari , un oggetto ( o un soggetto ) di speculazione politica . Possiamo permetterci ( magari ingenuamente ) di dare all ' ex leader socialista questo consiglio , perché , pur se siamo stati e restiamo assolutamente anticraxiani , in qualche occasione gli abbiamo dato più credito di quanto meritasse . Specialmente agli inizi della sua carriera , quando non era nessuno ma sembrava potesse contribuire a rompere il monopolio democristiano del potere . Ma non era un garibaldino e neanche un Ghino di Tacco , cosicché il suo anticomunismo viscerale , il suo rodomontismo ( i fischi a Berlinguer , la volpe andreottiana in pellicceria ) , le sue inclinazioni plebiscitarie e presidenzialiste , ne hanno fatto una stampella del potere democristiano e il pioniere di una seconda Repubblica che aggiunge nuovi mali ai vecchi . Si ha la fastidiosa impressione che i suoi amici o epigoni nella maggioranza e fuori , e i suoi ex avversari o neodiscepoli al governo non attendano Bettino Craxi ma le sue spoglie : c ' è del cinismo in questo paese , soprattutto nelle alte sfere . Commissione di inchiesta o no , questo balletto avverrà attorno a un letto d ' ospedale . Dopo l ' assoluzione e la riabilitazione di Andreotti , dopo la messa in mora dei processi , dopo l ' archivio anglo - russo , dopo molte altre cose , l ' indulgenza compassionevole per l ' ex leader socialista si iscrive in una meticolosa restaurazione del vecchio regime , anzi in una saldatura del vecchio col nuovo : oggi il regime ulivista , domani quello berlusconiano . Se fosse un atto di clemenza , potrebbe piacerci . Ma le carceri italiane ( come ogni carcere ) sono ricolme di sofferenza e malattia , e la clemenza non le ha mai frequentate , non si è mai seduta alla tavola degli uomini comuni che le abitano . I muri delle città italiane sono tappezzati di manifesti che proclamano la tolleranza zero e invocano per i piccoli scippatori pene certe e severe . Non lo ricordo per provocazione o demagogia , ma perché una volta la giustizia era raffigurata con la bilancia , e perché la bilancia truccata in favore del potere e dei potenti è per ogni onesto cittadino un ' istigazione a delinquere .