StampaQuotidiana ,
Non
ho
alcuna
riluttanza
,
caro
Possenti
,
ad
affrontare
il
«
caso
Bocca
»
.
E
'
vero
:
in
altri
tempi
gli
articoli
,
le
prese
di
posizione
,
gli
atteggiamenti
di
Bocca
servirono
da
avallo
alle
tesi
di
aspiranti
rivoluzionari
che
non
sapevano
quel
che
volevano
,
ma
lo
volevano
subito
.
Quando
lei
ci
si
arrabbiava
mi
ci
arrabbiavo
anch
'
io
,
per
motivi
generali
e
per
motivi
personali
.
Del
giornalista
avevo
sempre
ammirato
la
capacità
e
l
'
efficacia
,
dell
'
uomo
avevo
sempre
stimato
la
indiscussa
probità
:
e
non
sapevo
darmi
pace
nel
vedere
queste
qualità
,
così
rare
nel
panorama
intellettuale
italiano
,
messe
al
servizio
di
cause
sbagliate
.
«
Bastian
contrario
»
per
istinto
e
per
scelta
,
Bocca
portava
acqua
,
senza
volerlo
,
al
mulino
della
faciloneria
populista
,
e
copriva
con
la
sua
autorevolezza
onesta
le
più
spregiudicate
manovre
di
molti
furbastri
.
Tutto
questo
non
l
'
ho
dimenticato
.
Ma
non
ho
neppure
dimenticato
,
e
non
dimentico
,
che
Bocca
ad
un
certo
punto
guardò
attorno
a
sé
,
e
constatò
da
chi
fosse
composto
,
e
verso
quali
traguardi
stesse
marciando
l
'
esercito
,
smisuratamente
ingrossato
,
che
issava
stendardi
con
i
suoi
slogans
e
con
le
sue
denunce
.
La
compagnia
non
gli
piacque
.
Era
troppo
becera
e
troppo
numerosa
,
per
i
suoi
gusti
.
E
mirava
a
traguardi
assai
diversi
da
quelli
che
egli
aveva
indicato
,
magari
idealizzandoli
ingenuamente
.
Si
era
battuto
contro
il
grigio
conformismo
democristiano
,
e
stava
per
essere
travolto
da
un
altro
conformismo
,
meno
molle
,
meno
tollerante
,
meno
bonario
.
Voleva
maggiori
libertà
,
e
assisteva
allo
spettacolo
di
una
intolleranza
violenta
,
nelle
università
e
nelle
piazze
.
Predicava
una
società
austera
,
rigorosa
,
ed
aveva
aiutato
a
far
trionfare
il
facilismo
,
il
rifiuto
del
lavoro
,
il
disordine
,
la
demagogia
prepotente
.
Aveva
puntato
l
'
indice
contro
il
terrorismo
fascista
,
e
assisteva
con
sgomento
al
proliferare
delle
Br
,
dei
Nap
,
insomma
del
«
partito
armato
»
rosso
.
Di
fronte
a
questa
realtà
Bocca
non
ha
chiuso
gli
occhi
;
non
ha
avuto
paura
di
restare
isolato
,
e
di
essere
di
nuovo
,
come
vuole
la
sua
vocazione
,
minoritario
.
Ha
riconosciuto
i
suoi
errori
senza
invocare
scusanti
o
attenuanti
,
ha
deplorato
le
degenerazioni
che
le
sue
idee
avevano
subìto
,
ha
sacrificato
una
popolarità
facile
al
rispetto
della
verità
.
La
sua
conversione
è
venuta
prima
che
il
partito
comunista
desse
ad
essa
il
«
placet
»
,
e
non
è
mai
stata
-
né
è
ora
-
in
sintonia
con
le
parole
d
'
ordine
di
Berlinguer
.
Bocca
ha
«
rifluito
»
prima
che
«
rifluisse
»
la
massa
degli
opportunisti
.
Il
suo
verbo
,
in
anni
passati
osannato
,
è
ora
esecrato
nelle
grandi
e
piccole
sagrestie
dell
'
ultrasinistra
.
Ammetto
senz
'
altro
che
in
un
certo
momento
Bocca
sia
stato
un
«
utile
intelligente
»
.
Ma
ora
,
restando
intelligente
,
non
è
più
utile
,
anzi
è
dannoso
ai
propalatori
di
luoghi
comuni
,
di
dogmi
prefabbricati
,
di
bugie
comode
.
Categoria
alla
quale
invece
appartengono
gli
«
utili
intelligenti
»
della
nostra
inchiesta
.
Io
riconosco
a
tutti
il
diritto
di
sbagliare
.
Ne
ho
fatto
uso
anch
'
io
e
non
me
ne
vergogno
.
Riconosco
anche
il
diritto
ai
ravvedimenti
,
purché
non
coincidano
platealmente
con
i
propri
interessi
,
con
la
propria
carriera
,
con
le
indicazioni
del
«
potere
»
presente
o
supposto
,
magari
a
torto
,
prossimo
venturo
.
Di
questi
peccati
e
di
queste
ipocrisie
Bocca
non
può
essere
sospettato
.
Merita
sempre
rispetto
:
quando
è
d
'
accordo
con
noi
e
quando
non
lo
è
.
Detto
questo
,
dobbiamo
aggiungere
che
incombe
,
su
Bocca
,
e
su
noi
che
gli
siamo
amici
,
un
grave
pericolo
.
Poiché
il
«
riflusso
»
trionfa
,
la
ragione
si
apre
un
varco
nella
dissennatezza
,
la
moderazione
è
di
moda
-
anche
per
merito
dell
'
ultimo
Bocca
-
c
'
è
il
rischio
di
vederlo
ripiombare
nella
contestazione
,
nauseato
dai
troppi
consensi
,
avvilito
dal
numero
e
dalla
qualità
di
coloro
che
abbracciano
il
suo
nuovo
corso
.
Per
farlo
restare
dov
'
è
,
il
migliore
sistema
è
di
continuare
a
dirgli
che
ha
torto
.